Il 6 maggio, dopo una serie di rinvii, uscirà negli Stati Uniti in edizione “limitata”, The Beaver, l’ultimo film con Mel Gibson. Chi ha visto il film giura che si tratta di una delle interpretazioni più intense dell’attore, ma non è detto che ci sarà anche lui a presentare il film sul red carpet di Cannes. La pellicola infatti, in cui Gibson recita da protagonista al fianco e sotto la direzione della collega e amica Jodie Foster, è stata rimandata più volte per le turbolente vicende personali del regista di The Passion.
Circa un mese fa Gibson è stato riconosciuto colpevole di violenza domestica nei confronti della ex fidanzata e madre di sua figlia, Oksana Grigorieva. I nastri delle telefonate con gli insulti pesantissimi di Mel a Oksana erano già finiti su internet. Qualche anno prima era stato diffuso in rete anche il verbale con gli insulti antisemiti riversati da Gibson su due agenti che lo arrestarono per guida in stato di ebbrezza. Se l’immagine dell’attore uscirà da questo mare di fango che lui stesso si è tirato addosso si deciderà, probabilmente, proprio con questo film in cui interpreta un professionista depresso che non riesce a comunicare con la sua famiglia fino a che non scopre un castoro di pezza. “The beaver”, appunto. Ora Gibson rompe il silenzio e lo fa in una lunga e intensa chiacchierata con la giornalista Allison Hope Weiner pubblicata dal sito Deadline Hollywood. «È solo Mel che è se stesso – scrive la reporter. L’ho trovato divertente, ma anche malinconico, qualche volta sfrontato e spesso imbarazzato».
Nella lunga intervista Gibson chiede scusa per quello che ha fatto e ribadisce che le mostruosità registrate in quella famosa telefonata non lo definiscono come persona. Dice che potrebbe anche non recitare più, «non importa». «Non posso credere che non le importi se la gente vede il suo lavoro», osserva la giornalista. «È come essere uno chef. Se stai facendo una torta, non puoi soltanto farla e farla bene e poi non avere nessuno che la assaggia. Ma questo non ti toglie la capacità di fare quello che fai nel modo migliore possibile e di volerlo fare per tutti. È come Apocalypto quando è uscito. Io penso che sia un buon film. Non ci sono molti dialoghi, è scritto in una lingua mai sentita. Non è stato sorprendente al box office, ma ha colpito molte persone. (…) Alla fine della giornata cosa pensano? Ne hanno tratto qualcosa? Si sono divertiti? Educati? Elevati? Sai cosa è davvero importante? Divertire, educare, elevare. Io penso che sia quello che ha fatto Jodie (in The Beaver)».
Bellissimo il modo in cui Mel parla della sua vecchia amica Jodie Foster, una delle poche persone, tra l’altro, a non averlo mollato in mezzo allo scandalo. «Le farei la pedicure tutti i giorni se potessi», scherza. «Ci siamo incontrati sul set di Maverick molti anni fa. È una persona brillante, intelligente, di buon cuore. Come potevamo non diventare amici? È successo subito e siamo rimasti amici nel corso degli anni. Non si potrebbero trovare nel mondo due persone più lontane di noi su un sacco di cose, dalla religione alla politica. Ma c’è una bontà innegabile in lei e per questo le voglio così bene».