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Sempre più introvabili e (dunque) sempre più care. Le materie prime sono alla base della nostra vita quotidiana, e così la loro carenza a livello globale impensierisce l’industria e mette a rischio la ripresa nel post (almeno si spera) pandemia. Prezzi alle stelle per ghisa, acciaio, ferro, rame, pvc e legno, ma non solo. Anche grano, soia e mais, su cui si basa la filiera degli allevamenti, fanno registrare incrementi da record. Rincari che toccano punte, è il caso dell’acciaio, del 150 per cento in più rispetto ai livelli pre-pandemia. E poi, naturalmente, silicio e litio, elementi senza i quali possiamo scordarci computer, tablet e smartphone. Uno dopo l’altro interi settori, dall’edilizia all’informatica, dalla siderurgia all’agricoltura, sudano freddo per colpa della scarsità di risorse.
Colpa anche del lungo “stop and go” imposto dal Covid. Complici i rallentamenti imposti alla filiera dalle chiusure, e il consumo frenetico specie nei primi m...
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