Masseroli si dimette da consigliere di Milano. «Ma la politica me la porto sempre addosso»

Di Matteo Rigamonti
13 Marzo 2013
L'annuncio questa mattina in conferenza stampa. Pisapia: «Innamorato della città». Rozza: «Un avversario leale e onesto intellettualmente»

Milano, Carlo Masseroli si dimette da consigliere comunale. L’annuncio questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Marino. Il motivo: «Dopo dodici anni di impegno pubblico, spesi a scrivere regole che dessero spazio all’intrapresa dei singoli per costruire una città migliore, adesso voglio provare a vedere se, in qualità di libero cittadino, posso continuare a lavorare in altro modo per il bene della città, giocando lo stesso la mia partita ma su un terreno nuovo», quello dei soggetti privati. Perché non restare a “mezzo servizio”, invece, in qualità di semplice consigliere comunale, rinunciando all’incarico di capogruppo del Popolo delle libertà, provando a conciliare impegno civile e privato? «Non credo nelle cose fatte a metà», spiega Masseroli ai presenti; piuttosto, come lui stesso ha tenuto a precisare, «resto a disposizione nel caso, un giorno, ci dovessero essere le condizioni» per un ritorno, perché – e Masseroli ne è pienamente consapevole – «chi fa politica se la porta addosso per sempre, è un gusto che non andrà mai via».

Presente in sala Brigida, tra consiglieri di maggioranza e di opposizione, anche Carmela Rozza, capogruppo del Pd, che ha detto: «Perdo un avversario politico leale, che ha sempre agito dimostrando onestà intellettuale, e che oggi ci ha insegnato anche che si può cambiare mestiere». Trova il tempo per fare un saluto anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che, entrando in aula, afferma: «Questa mattina, quando la notizia delle sue dimissioni mi ha raggiunto, è stato come un fulmine a ciel sereno; Masseroli compie una scelta di vita e coraggiosa». Pisapia, poi, ha aggiunto un ricordo personale: «Quando ero solito riceverlo nel mio ufficio molti si meravigliavano che io incontrassi il capogruppo dell’opposizione proprio lì, ma lui ha sempre agito per il bene della città, ha dimostrato di essere innamorato della città e la città non dimentica». Masseroli, tra le altre cose fatte, ha contribuito a rinnovare modernizzandolo, quando era assessore all’urbanistica, il Piano di governo del territorio.

@rigaz1

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8 commenti

  1. Nicola

    Questa è la differenza tra Masseroli e Cattaneo

    ”Non si può pretendere di avere spazio politico per tutta la vita e io sono solo grato di tutto ciò che ho avuto l’opportunità di fare”

    Dal giornale.it

    Chapeau

  2. Ferdinando Ametrano

    si, certo…

    scaricato dalla politica nazionale che non gli ha offerto un posto in parlamento, privato del potere che sperava di gestire e che all’opposizione non ha, si ritira a coltivare i suoi interessi in attesa di eventuali future opportunità di potere.

    come tutti… senza alcuna diversità culturale o tanto meno morale. Senza la benchè minima logica di servizio.

    Buono a sapersi, ché il mio voto non lo rivede mai più, nemmeno se dovessero tornare gli “ordini di scuderia”…

    1. Franco

      Caro Ferdinando, è stata data una notizia inesatta. Masseroli non è del Pdl, ma del Pd. Provi adesso a riscrivere il commento.

      1. Franco

        Anzi, forse non è nemmeno del Pd. Non importa. L’importante è che non sia del Pdl.
        Aspetto con ansia il nuovo commento.

        1. Ferdinando Ametrano

          Non capisco cosa dovrei riscrivere… ma a maggior chiarimento: mi sono speso in passato per far campagna elettorale per Masseroli, e già me ne ero parzialmente pentito per la “distanza” percepita non appena finita la campagna elettorale.

          Il messaggio “siccome sono all’opposizione non perdo tempo a stare in consiglio comunale” conferma chiaramente che ormai tutti guardano alla politica dal punto di vista del tornaconto strettamente personale. Nessuno si sente davvero espressione dei suoi elettori, cioè investito della responsabilità di rappresentare i loro interessi per tutto il mandato, foss’anche all’opposizione.

          Sono stato ingenuo a pensare che Masseroli potesse essere diverso, puntava invece solo a lappare dalla mammella romana e sfumata questa opportunità torna a fare il suo mestiere da privato cittadino.

          Speriamo di non incrociarlo più.

          1. Masseroli Carlo

            Caro Ferdinando,
            intanto grazie per quanto hai fatto per me in passato.
            Non ci conosciamo e mi piacerebbe conoscerti.
            Per intanto mi preme dirti che, dopo una dozzina di anni dedicati al comune di Milano (e quasi due anni di opposizione), la decisione di interrompere la mia attività in Consiglio Comunale è stata ponderata e sofferta.
            Ho vissuto un’esperienza eccezionale in cui certamente ciò che sono stato in grado di dare è ampiamente meno di quello che ho ricevuto.
            Il sentimento per me prevalente in questo momento è certamente quello di gratitudine nei confronti di chi mi ha dato fiducia e di tutti quelli che a vario titolo hanno condiviso con me questo pezzo di strada.
            Ritengo però chiusa una stagione della mia vita e ho scelto di tornare all’attività professionale.
            Il lavoro in consiglio si è dimostrata sterile per la città e arido per me. L’attuale ordinamento azzera infatti qualsiasi utilità al lavoro dell’assemblea eletta: di fatto mi sento un irragionevole costo pubblico. Da giugno 2011 non è stato possibile incidere significativamente sui provvedimenti proposti dalla giunta.
            Unico esito possibile è il rallentamento dei provvedimenti di giunta. E’ stato cosi per il bilancio come per Sea solo per citare due casi clamorosi.
            Ciò che potrebbe essere fatto in un giorno, è dibattuto per mesi senza che questo dibattito generi visibile valore aggiunto. Ho visto piuttosto che il rallentamento dell’operatività va a scapito di tutti.
            Quindi indipendentemente da chi governa e da chi fa opposizione andrebbero cambiate le regole.
            Occorrerebbe annullare qualsiasi possibilità di azione interdittività e massimizzare le sole azioni di controllo. In sintesi: occorre reinventare la forma applicativa della democrazia cittadina.
            Come gli ho detto personalmente, resto a disposizione del Sindaco, da semplice cittadino, se mai volesse mettere mano ad una riforma sulle regole dell’assemblea elettiva con il duplice obiettivo di ridurre la spesa pubblica e di rendere efficace l’azione politica.
            Altre considerazioni potrebbero essere fatte ma se vorrai potremo parlarne incontrandoci. Spero per ora di aver sgombrato il campo da insinuazioni gratuite e false

  3. Allora,

    da una parte complimenti a Masseroli che ha dimostrato che non è vero che c’è l’attack sotto alle poltrone dei politici.
    Dall’altra però cavoli, perchè uno di quelli buoni se ne va?? A parte che ovviamente è l’erba grama che non muore mai, però è proprio un peccato.
    Io spero, come si legge tra le righe, che capiti l’occasione che gli faccia venire voglia di tornare in primo piano a fare politica.
    Intanto grazie sia per il lavoro fatto in questi anni e per l’esempio dato con questo gesto.
    Hat off…

  4. Piera

    Grande! tutta la mia stima, complimentos!!!

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