Mariacristina Cella Mocellin. La vita, il sacrificio, la testimonianza. «Quello che desidera il nostro cuore è vero»
L’INCONTRO. Non è un caso che la Chiesa abbia scelto, come patrona dell’Ottavo incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Filadelfia, negli Stati Uniti, dal 22 al 27 settembre 2015, insieme a Giovanni Paolo II, una santa come appunto la Beretta Molla, un medico che a 39 anni ha sacrificato la vita per dare alla luce la sua terza bambina, Gianna Emmanuela. Al pari di santa Gianna, che è stata canonizzata nel 2004 dallo stesso Papa Wojtyla, Mariacristina Cella è una giovane madre di famiglia, di cui è in corso il processo di beatificazione, che a 26 anni ha deciso di non voler curare un tumore per far vivere il figlio nel suo grembo.
A Tuscania (Viterbo), dal 23 al 31 agosto, nell’ambito delle “Giornate di formazione per i giovani” organizzate ogni anno dall’Istituto del Verbo Incarnato (I.V.E.), congregazione fondata nel 1984 in Argentina da padre Carlos Miguel Buela, il marito della Serva di Dio, Carlo Mocellin, parlerà della “vita donata” di Mariacristina, e di come sua moglie, al pari di tante altre giovani, «voleva il meglio per sé e si chiedeva quale fosse la sua vocazione», scoprendo così che «quello che desidera il nostro cuore è vero».
L’Istituto religioso argentino, che ha appena raggiunto i suoi primi trent’anni di storia e vanta al suo occhiello una grande crescita in termini di vocazioni ed attività di formazione, ha organizzato l’incontro con Carlo Mocellin sabato 30 agosto, alle 16.30, nella casa delle Serve del Signore e della Vergine di Matarà (famiglia religiosa femminile dell’I.V.E.), in via del Monastero 3, a Tuscania.
MATRIMONIO E FAMIGLIA. La testimonianza di questa autentica vita cristiana donata a Dio ed all’umanità è perpetuata oggi dal marito, che ha scelto la via della castità nella vedovanza, il quale non si stanca di presenziare ad incontri e presentazioni pubbliche, così come di promuovere l’Associazione “Amici di Cristina Onlus” di Cinisello Balsamo (MI), che ha curato l’edizione del libro ed è impegnata da tempo a far conoscere la sua vita, la sua fede ed a far riscoprire, attraverso lei, la vera vocazione al matrimonio e alla famiglia.
Le “Giornate per Universitari” dell’I.V.E. sono frutto del rilevante lavoro d’insegnamento del Centro di Alti Studi “San Bruno” di Segni (Roma) e quello portato avanti dall’Istituto religioso argentino, soprattutto con la casa editrice “Edivi” di Segni. Sono pensate per giovani universitari e lavoratori tra i 18 e i 30 anni ma, in generale, sono anche aperte ad accogliere tutti coloro che vogliano ricevere una formazione salda ed avere gli strumenti necessari per conoscere e difendere le questioni della fede cattolica, in particolare nell’ambito della teologia fondamentale e della bioetica.
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2 commenti
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Ogni volta che vedo la foto di Maria Cristina mi percorre un brivido. Ho avuto il Dono di ricevere da lei una grande Grazia, e sono assolutamente certo, avendone una prova, che sia stata lei a donarmela. Il nostro Cristoforo Maria, Santo in Cielo, è anche figlio tuo… A te, Maria Cristina, prego devoto di intercedere per tutte le creature la cui esistenza è messa on discussione. Proteggi le mamme, i bimbi e le famiglie. E senza fine ti prego di proteggere mia moglie, Giacomo e me.
Sono scelte troppo personali e delicate. Non me la sento di esprimere un giudizio che, oltre tutto, non mi spetta. Questo vale sia nel caso di chi sacrifica la sua vita per un’altra vita sia nel caso di chi non se la sente di rinunciare alla propria. Non posso e non voglio giudicare casi così drammatici.