Lo Zambia sconfigge la Costa d’Avorio e conquista la sua prima Coppa d’Africa
Lo Zambia riesce nell’impresa di vincere la sua prima Coppa d’Africa. La sfida contro la favoritissima Costa d’Avorio di Drogba si conclude con uno 0 a 0 tirato fino ai calci di rigore. Dove, dopo diciotto tiri (e tre errori), la “cenerentola” africana può alzare al cielo il proprio trofeo, e mostrarsi al mondo come l’ennesimo esempio di una squadra proletaria, senza grandi nomi ma con foga agonistica da vendere e un sano senso di rivalsa. E pensare che non si è mai qualificata neppure a un singolo Mondiale…
È un peccato per gli Elefanti, che perdono senza aver subito neanche una rete. La formazione di Drogba, pur vantando talenti presigiosi come Kalou, Yaya Toure e Gervinho, non riesce a imporre il suo ritmo alla partita. La selezione dello Zambia è accondiscendente: permette l’attacco, poi riparte sfruttando i suoi centometristi – Katongo, Mayuka e Kalaba. Drogba trova nel dischetto degli undici metri la possibilità di dare una svolta alla partita – per un fallo di Chansa su Gervinho – ma il pallone schizza alto sopra la traversa: niente da fare. Alla fine, lo stopper Sunzu sigla il rigore della vittoria: 8 a 7. Vince lo Zambia.
Che bella sorpresa, quella dei chipolopolo. I “proiettili di rame” dello Zambia non avevano mai superato il secondo posto nel torneo del continente nero: nel 1974 e nel 1994. L’ultimo di questi è stato toccato da una tragedia ancora impressa nella memoria dei calciatori africani. Il 28 aprile 1993 la Nazionale, mentre si recava nel Dakar a disputare la qualificazione per il Mondiale Usa 94 contro il Senegal, fu vittima di un incidente aereo. Nelle coste del Gabon – dove quest’anno si è ospitata la coppa – persero la vita diciotto giocatori.
A vent’anni dal fatto, lo Zambia sale il gradino più alto del podio. I chipolopolo sono riusciti pure a superare l’Italia nelle Olimpiadi di Seul del 1988. Qui, gli azzurri subiscono una pesante batosta: 4 a 0. Lo Zambia passa il turno in testa al girone, per poi perdere ai quarti contro la selezione della Germania Ovest, evidentemente più capaci in tecnica e qualità. Tuttavia, i pronostici non sono mai certezza. Lo dimostra la vittoria contro la Costa d’Avorio. Davide sconfigge Golia. E la storia si ripete.
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