Libia, Nato al comando della missione. I ribelli prendono anche Bin Jawad – Rassegna stampa/2

Di Redazione
28 Marzo 2011
La Nato ha annunciato che ha preso ufficialmente il comando delle operazioni militari. La missione cambia nome e diventa "Unified Protector", visto che lo scopo è proteggere i civili. I ribelli continuano la loro avanzata e giungono a 100 chilometri da Sirte, dopo aver conquistato anche Bin Jawad. Gheddafi torna a colpire Misurata

La Nato prende ufficialmente il comando di tutte le operazioni militari in Libia.
“Lo ha annunciato ieri il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen, al termine della riunione del Consiglio Atlantico. Il quartier generale della missione sarà a Napoli, e sarà il generale canadese Charles Bouchard, a guidare tutte le operazioni della coalizione internazionale in Libia” (Repubblica, p. 11).

La missione cambia format e titolo: non più Odyssey dawn (Odissea all’alba), ora l’operazione si chiamerà Unified protector (Protezione unificata), per sottolineare la protezione dei civili come solo e unico scopo. È già entrata in vigore una no-fly zone rafforzata (la ‘no-fly zone plus’) che prevede anche raid su bersagli di terra e un embargo navale delle armi.

Prosegue intanto l’avanzata dei ribelli. Dopo la riconquista di Ajdabiya, Ras Lanuf e ieri Bin Jawad, gli insorti sono arrivati a circa 100 chilometri da Sirte, città natale di Muammar Gheddafi. “Ieri in tarda serata dalla importante città costiera venti veicoli delle truppe governative, inclusi alcuni dotati di batterie antiaeree, sono stati visti abbandonare la città portuale e procedere alla volta di Tripoli, mentre gli aerei della coalizione internazionale hanno proseguito i pesanti bombardamenti sulla direttrice costiera da Ajdabiya a Sirte” (Repubblica, p. 6).

L’avanzata dei ribelli è stata più rapida del previsto e dichiarano che entro oggi prenderanno Sirte. Considerata la roccaforte del Colonnello, gli insorti non erano mai riusciti a raggiungere la città fermandosi sempre a 200 chilometri di distanza.

Le forze di Gheddafi, da parte loro, hanno ripreso ieri il bombardamento su Misurata, città dalla parte occidentale del paese, controllata dai ribelli ma nelle cui vicinanze si erano trincerati i lealisti fino all’offensiva della coalizione di sabato” (Repubblica, p. 6). Muammar Gheddafi sta spostando lì la maggior parte delle sue truppe nel tentativo di controllare l’intera parte occidentale del Paese, dopo aver ormai perso quella orientale.

Ma la vera preoccupazione del Colonello restano i centri petroliferi. L’opposizione dopo aver ripreso il controllo di quelli principali, ritiene di poter esportare greggio entro «meno di una settimana».

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