
Libia, La Russa negli Usa: «L’impegno italiano non è secondo a nessuno». Gheddafi bombarda Misurata – Rassegna Stampa/3
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa è giunto ieri a Washington per incontrare il suo omologo americano Robert Gates e discutere della questione libica. Gli Stati uniti continuano a insistere affinché l’Italia si impegni di più nel conflitto e fornisca armi ai ribelli. La Russa avverte però che per questa risoluzione “«non sembra esserci spazio. Un conto è parlare di fucili, pistole. Un conto fornire a questo esercito che non è un esercito aerei, bombe». Il fatto nuovo – su cui ieri ha insistito anche Frattini – è l’accentuarsi del rischio che dietro agli insorti ci possano essere anche gli estremisti di Al Qaeda” (Repubblica, p. 16).
Non sarà dunque l’Italia a rinforzare le azioni della Nato ma La Russa afferma che non è per motivi «etici», come aveva affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Non è bello parlare di etica «mentre i nostri amici alleati bombardano» dice. «Certo ho espresso anche a Gates le preoccupazioni del premier. E non si tratta soltanto del nostro passato coloniale ma anche di quello recente. […] L’Italia non è seconda a nessuno. E agli americani ho ribadito il nostro impegno. Dalle sei basi a disposizione alla gestione degli immigrati»” (Repubblica, p. 16).
Intanto continuano i bombardamenti di Gheddafi. I ribelli affermano che nelle ultime 48 ore a Misurata ci sono state 29 vittime e almeno 100 feriti. Dall’inizio della guerra sarebbero almeno mille i morti, soprattutto civili. Oggi il capo del Consiglio nazionale di transizione libico, Mustafa Abdul Jalil, incontrerà a Roma il presidente Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi.
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