
Libia, Gheddafi: «L’Europa mi ha choccato, posso allearmi con al Qaeda» – Rassegna stampa/3
Muammar Gheddafi continua la sua avanzata verso Bengasi, roccaforte dei rivoluzionari. Ieri sera intanto i ministri degli Esteri del G8 si sono riuniti a Parigi per trattare la crisi in Libia. Francia e Gran Bretagna sono gli unici paesi ancora determinati a sostenere la causa dei ribelli. Parigi insiste per una rapida approvazione della no-fly zone sul cielo libico, che impedirebbe a Gheddafi di utilizzare lo spazio aereo per bombardare i rivoltosi.
Londra invece non esclude la vendita di armi ai ribelli, ormai nel mirino delle truppe del rais. Per quanto riguarda l’Italia, Franco Frattini ha ribadito che si muoverà solo insieme alla comunità internazionale.
Davanti a queste posizioni, Muammar Gheddafi risponde con tono di sfida all’intervista esclusiva di Fausto Biloslavo, inviato de il Giornale. “«Sono realmente choccato dall’atteggiamento dei miei amici europei» afferma il leader libico. «In questa maniera hanno messo in pericolo e danneggiato una serie di grandi accordi sulla sicurezza, nel loro interesse e la cooperazione economica che avevamo. Sono talmente choccato, mi sento tradito: non so che dire a Berlusconi. […] Penso ed auspico che il popolo libico riconsidererà i legami economici e finanziari e anche quelli nel campo della sicurezza con l’Occidente»” (il Giornale, p. 4).
Di fronte alla vicina riconquista della Cirenaica, il Colonnello cancella ogni possibilità di dialogo coi ribelli. “«Negoziare con i terroristi legati ad Osama Bin Laden non è possibile. Loro stessi non credono al dialogo, ma pensano solo a combattere e ad uccidere, uccidere ed uccidere. La sua idea della situazione a Bengasi è completamente sbagliata. La popolazione ha paura di questa gente e dobbiamo liberarla. […] Il consiglio nazionale dell’opposizione è una facciata, non esiste. Alcuni militari che ne fanno parte ci hanno detto che non avevano alternative: o accettavano o li avrebbero sgozzati come faceva Al Zarqawi (il terrorista di Al Qaeda ucciso in Irak, nda)»” (il Giornale, p. 4).
Si rivolge infine all’intera comunità internazionale, dichiarando folle la proposta di una no-fly zone da parte del governo francese e pronto a resistere a una possibile offensiva americana. “«Non sanno cosa accade veramente in Libia. Il popolo è con me. Il resto è propaganda. Posso solo ridere. […] Qualsiasi commissione internazionale può venire in Libia a rendersi conto sul terreno di cosa è accaduto veramente. La nostra guerra è contro al Qaeda, ma se loro (gli occidentali) si comportano con noi come hanno fatto in Iraq, la Libia uscirà dall’alleanza internazionale contro il terrorismo. Ci alleiamo con al Qaeda e dichiariamo la guerra santa»” (il Giornale, p. 4).
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