
Libia: Gheddafi bombarda Ras Lanuf, voci discordanti su Zawiyah e Misurata
Infuria la battaglia a Ras Lanuf, la città costiera petrolifera bombardata dalle forze aeree di Muammar Gheddafi. E’ stata udita una fortissima esplosione, seguita dai colpi dei cannoni della contraerea dei rivoltosi. In precedenza erano stati bombardati un posto di blocco dei ribelli e un accampamento installato in una caserma dell’esercito.
Migliaia di libici hanno celebrato invece la vittoria sui rivoltosi rivendicata dal regime di Muammar Gheddafi. La tivù di Stato ha proclamato la riconquista delle città di Misurata e Zawiyah ma non ha dato voce alla smentita dei ribelli. Per ore nella capitale libica si sono uditi colpi d’arma da fuoco che il portavoce del governo ha imputato ai festeggiamenti per le notizie delle riconquiste di quattro città diffuse dalla tv di Stato. «Spariamo per festeggiare perché stiamo sconfiggendo Al Qaeda. Abbiamo vinto, Al Qaeda se ne è andata», ha dichiarato un soldato.
Militari e miliziani fedeli al colonnello hanno alzato i loro fucili al cielo e hanno sparato in aria mentre 4-5 mila manifestanti pro-regime, tra cui donne e bambini, dimostravano nella piazza Verde, quella di solito utilizzata da Gheddafi per i suoi comizi. Bandiere verdi sono comparse alle finestre della case.
Gheddafi, in un’intervista pubblicata oggi da Le Journal du Dimanche, ha dichiarato che «migliaia di immigrati dalla Libia invaderanno l’Europa e nessuno potrà fermarli». Il colonnello inoltre ha avanzato l’ipotesi, una volta che saranno cessate le violenze, del figlio Seif al-Islam come suo successore. Il leader libico ha ribadito la richiesta di una commissione di inchiesta delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana che si renda conto venendo sul posto di quanto sta veramente succedendo nel Paese.
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