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Quando ad agosto si discuteva in quali giorni fissare il voto per le regionali in Liguria, Emilia-Romagna e Umbria la domanda che circolava negli ambienti del centrodestra era: «Meglio un 3 a 0 oppure tre 1 a 0?».
Il clima era questo: l'Emilia-Romagna era data per inespugnabile, la Liguria era stata devastata dall'affaire Toti, in Umbria tutto faceva presagire un'altra débacle. Quindi il dubbio, dovendo fissare le date delle consultazioni, era: è peggio perdere, in un giorno solo, tre regioni oppure perderle una alla volta? Un solo 3-0 o tre volte 1-0?
Alla fine si è votato in due tornate diverse ed è finita 2 a 1 per il centrosinistra. Quello del risultato, così raccontato, è metafora calcistica (va sempre ricordato, infatti, che, a parte la Sardegna, finora le elezioni hanno premiato più i conservatori dei progressisti), ma un paio di lezioni importanti la compagine di centrodestra le può imparare.
In Umbria il centrodestra si è svegliato tardi
In Umbria ci è svegliati solo dopo ch...
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