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Ritratto di Gianni De Michelis Il geniale ministro degli esteri ce l’ha fatta: buttato ai margini da una magistratura singolarmente unilaterale, è riuscito a tornare in campo. La principale forza vitale del suo nuovo PSI è Stefania Craxi, una sorta di eroina da tragedia greca che trasmette la sua passione al popolo socialista e getta sconforto tra chi si è scordato dai torturatori. Ma la strategia politica è del vecchio Gianni che riprende il filo della modernizzazione tentata negli anni 80e la ripropone nelle nuove condizioni. Lo fa da destra? Ma è lo stesso Giuliano Amato che per sedurre i tecnici che vuole portare con se a palazzo Chigi, che dice loro come destra e sinistra siano oggi concetti relativi. Il problema è che oggi in Italia i conservatori (e i reazionari forcaioli) stanno a sinistra. E dunque una battaglia di riforme radicali e di libertà, si fa meglio a destra. De Michelis ha spiegato questi concetti, ha convinto parecchi socialisti e ora torna da protagonista.
Ritratto di Ivano Barberini Il presidente della Lega delle cooperative, il modenese Ivano Barberini, ha invitato questa settimana Massimo D’Alema a spiegare ai cooperatori di sinistra le sue ideee e della Fondazione Italianieuropei per il paese. La sinistra per ripartire dopo il semifallimento della maggioranza che ha governato in questi quattro anni e mezzo, ha bisogno di uomini come Barberini cresciuti nel cuore dell’Emilia rossa facendo i conti con i problemi concreti: come si organizza una rete di supermercati a prezzi bassi, come si trasformano dei muratori in imprenditori, come ci si allea ai ceti medi per governare città, provincie e Regione. Non è mancato nel comunismo emiliano una nota di soffocante egemonismo rispetto alla società. Ma accanto a questo vi sono stati tanti e tanti Barberini che hanno ripreso a costruire dove i riformisti Prampolini e altri si sono fermati nel ’21. SE invece dei Veltroni e degli Occhetto, fossero stati loro i veri padroni del Pci (invece di limitarsi solo a pìagare le spese) la storia sarebbe stata diversa. Sicuramente meno giustizialista.
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