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L’alternativa Ugolini. Gli emiliano-romagnoli meritano di non morire comunisti

Di Emanuele Boffi
16 Settembre 2024
Non sarà facile, ma è tempo di cambiare quel “modello” tanto decantato dalla sinistra; un modello “buono” sì, nel senso che gronda bontà da tutti gli artigli
Elena Ugolini, candidata per il centrodestra in Emilia-Romagna, 6 settembre 2024 (Ansa)
Elena Ugolini, candidata per il centrodestra in Emilia-Romagna, 6 settembre 2024 (Ansa)

In autunno si vota in Umbria, Liguria e Emilia-Romagna e per il centrodestra sarà una bella sfida. Riconfermare in Umbria la vittoria di cinque anni fa sarà arduo. Qui, come altrove, il centrosinistra si presenta con la formula del “campo largo”, il nuovo nome dell’Ulivo di prodiana memoria, che del suo antesignano conserva pregi e difetti: buone possibilità di successo, pessime capacità di manovra (coi pastrocchi si vince, ma non si governa). Della Liguria sapete tutto: si è arrivati al voto dopo la defenestrazione di Giovanni Toti, il governatore che si è dimesso dopo un’incredibile e vergognosa campagna mediatico-giudiziaria vecchio stile. Accuse flebili trasformate in prove lampanti, intercettazioni ritagliate ad arte, la solita spruzzata di sesso&mafia per confondere le acque, domiciliari usati come ricatto fino all’unico esito possibile: dimissioni e voto. Dite voi se questa è democrazia.
L'alternativa Ugolini
In Emilia-Romagna c’è una nov...

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