
«L’affettività non si può ridurre a poche istruzioni per l’uso»

«La dimensione sessuale e la conoscenza della propria corporeità condizionano ogni istante della nostra vita, anche se spesso tendiamo a dimenticarne la centralità». Sono queste le prime parole rilasciate a Tempi da Paolo Bordin, medico e presidente nazionale dell’associazione Bottega dell’Orefice, organizzatrice del corso “Educazione all’affettività e sessualità dei bambini e degli adolescenti” che prenderà il via venerdì 22 novembre a Udine presso l’Istituto Salesiano Bearzi.
Il percorso formativo si compone di un primo fine settimana in presenza (22-24 novembre 2024) a cui faranno seguito cinque incontri online tra dicembre e gennaio. Il corso terminerà con il secondo weekend conclusivo a Udine (31 gennaio-2 febbraio 2025). La Bottega dell’Orefice, che per realizzare l’evento ha collaborato con Diesse Fvg (Didattica e Innovazione scolastica), è un’associazione composta da insegnanti di regolazione naturale della fertilità e si occupa da vent’anni di educare giovani e adulti su questi argomenti, proponendo eventi e corsi di formazione su tutto il territorio nazionale.
Gli appuntamenti del corso sull’affettività
«Gli interventi si concentreranno sui temi che da sempre ci stanno più a cuore: bellezza, persona, corporeità, relazione ed educazione – spiega Bordin -. Il nostro operato si basa sugli insegnamenti rivoluzionari della teologia del corpo di Giovanni Paolo II, che ha saputo valorizzare come nessuno prima di lui la preziosità della corporeità umana. Credo che, a differenza di quanto viene spesso detto, nessuno come la Chiesa sia in grado di valorizzare la persona, la corporeità e la figura della donna».
Il percorso formativo è pensato per approfondire aspetti biologici, psicologici, spirituali e sociali. Interverranno ospiti autorevoli «che provengono da contesti molto diversi tra loro e per questo possono arricchire di esperienze e competenze trasversali i partecipanti», spiega Bordin. Sarà quindi possibile passare dall’ascolto degli aspetti metodologici spiegati da Furio Pesci, ordinario di Storia della pedagogia alla Sapienza di Roma, al laboratorio “A corpo libero, il ballo come metafora della relazione (da soli, di gruppo, di coppia)” tenuto dalla coreografa argentina Angela Babuin.
Al centro degli incontri temi come biofertilità, psicologia dello sviluppo dell’età evolutiva, identità e autostima, dimensione corporea, anatomia e fisiologia dell’apparato riproduttivo maschile e femminile, bioetica, bellezza della corporeità e gestione del gruppo.
Testimoni credibili
«Oggi mi sembra che l’educazione all’affettività si riduca ad alcune istruzioni per l’uso per non farsi troppo male – spiega Bordin -. Nel nostro tempo i bambini vivono una sessualizzazione precoce, che porta a trattare l’argomento in una forma assolutamente parziale. Così, sempre di più, ci troviamo di fronte a giovani che hanno un estremo bisogno di testimoni e insegnanti preparati e credibili sull’argomento. Per questo desideriamo riportare lo sguardo in primo luogo sull’educazione alla persona, tenendo sempre a mente che il corpo è un tesoro sterminato che ci è stato donato».
Tra gli ospiti interverranno don Alberto Frigerio, medico ed esperto di bioetica, l’ostetrica Rosaria Radaelli, il consulente educativo Marco Maggi, la psicologa Elena Canzi, don José Noriega, teologo morale statunitense, don Alessio Geretti, responsabile degli Eventi d’arte della Santa Sede per il Giubileo 2025, e molti altri. Saranno numerosi i momenti di confronto organizzati e di condivisone del lavoro, per poter comprendere come spendere i temi trattati e come trasmetterli in maniera interattiva. L’idea, inoltre, è che la proposta formativa abbia una continuità nel tempo, così da poter creare una rete in dialogo su questi argomenti, in un impegno che prosegua con una crescita costruttiva sul campo anche “a distanza”.
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