La sottile striscia blu. A Foggia si trova parcheggio, ma solo se si paga in oro

Di Chiara Rizzo
29 Marzo 2013
Per tamponare i debiti con l'azienda locale dei trasporti, il Comune ha riempito la città di parcheggi a pagamento. E i cittadini s'arrangiano per evitare le multe
Su facebook alcuni foggiani ironizzano con dei fotomontaggi sui parcheggi più assurdi

Quando circa due anni fa avvenne la grande “rivoluzione”, un giornale online locale scrisse: “Foggia sembra uscita direttamente dal testo di Volare di Domenico Modugno. È tutto un blu, dipinto di blu”. Era l’ottobre del 2011, e per sanare un debito enorme con la società dei trasporti locale, l’Ataf, il comune varò una grande riforma. Appaltò la riscossione dei ticket per le soste a pagamento direttamente all’Ataf, dato che, tra l’altro, le cooperative che c’erano prima per dieci anni non avevano mai versato un euro nelle casse della città, pur se obbligate a farlo per legge. Fu così che comune e Ataf raddoppiarono le “strisce blu” nella città, che passarano da 2.200 a 4.500, contro solo 7 mila parcheggi gratuiti. In pratica, da allora, a Foggia è a pagamento tutto il centro, moltissime zone della periferia e le zone degli Ospedali Riuniti e dell’Università.

I DEBITI. Di recente le telecamere di Ballarò hanno ripreso un foggiano che, spazzando la strada di fronte al suo negozio, ha raccontato: «Io amo la città. Mattina e pomeriggio spazzo per terra. Siamo rovinati. Mancano i vigili urbani, manca la sicurezza, manca la pulizia, manca tutto. Noi paghiamo solamente tasse e servizi zero». Si proseguiva raccontando proprio delle famose strisce blu che in città, di fatto, stanno tenendo in piedi i bilanci di una società. Con il Comune blindato dal patto di stabilità e strangolato dai debiti, dopo il fallimento dell’azienda raccolta rifiuti all’inizio del 2012, l’Ataf ha rischiato seriamente la bancarotta, e se essa non è stata dichiarata è grazie al gettito da 3 milioni di euro all’anno di quelle lunghe e odiate strisce blu. Il credito con il Comune ammonta a 15 milioni, e lo scorso settembre ne è stata saldata solo una parte, con la cessione all’Ataf di due grandi parcheggi, e la vendita da parte della società di altri due parking per 3 milioni 650 mila euro.
La situazione resta grave perché la società, lo scorso settembre, ha dichiarato un debito con i suoi fornitori per 4 milioni di euro, uno con l’Inps su contributi previdenziali non versati in passato da 1 milione di euro (che però pagherà a rate, ad Equitalia), più un altro debito con Bnl.
Lo scorso ottobre i 254 dipendenti hanno mostrato coraggio e responsabilità per salvare l’azienda, accettando di aumentare le ore di lavoro (38 o 39 alla settimana) e di rinunciare però ad una parte della busta paga (4 ore al mese gratuite) e agli straordinari. Con la metà dell’incasso da strisce blu, l’Ataf ha dovuto comprare alcuni nuovi bus, dato che ce ne sono molti vecchi più di 15 anni.

SOSTA VIETATA CREATIVA. L’altro modo con cui l’Ataf si tiene in piedi sono le multe. Che in un anno sono state 20 mila da parte dei vigili urbani, e 40 mila dagli ausiliari del traffico (che hanno lavorato intensamente: in 46, hanno fatto 869 multe a testa). Non c’è da stupirsi delle infrazioni, perché come l’azienda trasporti fu creativa nel tracciare le strisce blu, i foggiani lo sono nel tentativo di evitarle. Dapprima ci hanno provato con i metodi legali, attraverso le associazioni di residenti e consumatori: dopo un anno di braccio di ferro sono riusciti ad ottenere che venissero tagliati solo 500 parcheggi a pagamento. Ci sono state lievi riduzioni anche nel prezzo degli abbonamenti per i residenti e lavoratori foggiani: da 750 a 500 euro all’anno, che comunque vanno pagati. Ci hanno provato con la forza, sono insorti, e sono riusciti ad ottenere di non essere multati per la sosta gratuita almeno nei giorni festivi.
Allora i foggiani hanno iniziato a lavorare di fantasia. Come ha documentato un articolo del Corriere del mezzogiorno locale, a Foggia si è iniziato a parcheggiare molto di più in curva, e persino in doppia fila, poi anche in mezzo agli incroci, che mediamente sono occupati da quattro auto in sosta. I pedoni spesso non riescono ad attraversare nemmeno sulle strisce, abbondano le auto sui marciapiedi e secondo i rilevamenti Ataf mediamente un’auto su cinque è in divieto di sosta. È stato anche un fiorire di parcheggi abusivi, tanto che il Comune ha dovuto organizzare una “retata” a fine 2012, per liberare alcune aree, in particolare una molto vasta. «Il Consiglio comunale si è piegato ad una visione economicista con l’affidamento all’Ataf del parcheggio» è stato il commento del leader di Rifondazione comunista locale, Giorgio Cislaghi, anche se il sindaco di Foggia, Mongelli, e la sua maggioranza sono del Pd.

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