La playlist italiana che aiuta a vivere meglio

Di Carlo Candiani
03 Gennaio 2012
Esce negli Stati Uniti uno studio sulle 10 canzoni che possono rivoluzionare la salute, la memoria, l'organizzazione, l'attenzione. Verità? Bufala? Poco importa, qui si gioca a elencare quali potrebbero le canzoni italiane che meglio rappresentano i nostri stati d'umore. Da Vasco Rossi a Ivano Fossati, da Fabio Concato a Eugenio Finardi

Canzoni come medicine, pop songs al pari di dopamina o noradrenalina: rock in farmacia, praticamente. È il risultato di uno studio, pubblicato in questi giorni, sottoforma di pamphlet, che in America sta spopolando. Titolo: “La tua playlist ti può cambiare la vita”. Un terzetto di psicologi e divulgatori, Galina Mindlin, Don Durousseau e Joseph Cardillo, sono gli autori di questa guida, dove si spiega al lettore, amante della musica rock, «10 modi per cui la musica favorita può rivoluzionare la propria salute, memoria, organizzazione, attenzione e molto di più». Gli esempi si sprecano: da “Imagine” a “Every breath you take”, ideali per momenti di relax, da “Pride (in the name of love)” a “Power of Love” (ricordate Ritorno al Futuro?), perfette mentre state rassettando casa, da “Thunder road” (capolavoro di Sprinsteen) a “Beat it” (del fu Michael Jackson), giuste per incominciare la giornata alla grande.

Forse qualche scelta è scontata, per la cronaca non mancano i Beatles e i Rolling Stones, usati naturalmente, in diverse situazioni umorali, ma lo studio ha la pretesa di essere scientifico, perché segue in parallelo i ritmi del pop e del rock con quelli del nostro cervello.

Vero, falso? In attesa che questo testo venga pubblicato anche in italiano, perché non provare a cimentarci in una playlist, totalmente nostrana, che aiuti a valorizzare i nostri stati di umore? Una scelta, magari, non altrettanto scientifica, ma ugualmente efficace.

Per i nostri momenti di relax, la produzione italiana, ha per tradizione diversi titoli. Cominciamo con un Vasco Rossi d’annata, pre ospedaliero: “Canzone per te” (1981), ballata sospirosa, con un sax niente male e il pronunciato accento emiliano dell’interprete.

Ivano Fossati è l’autore delle due più belle canzoni cantautorati degli ultimi cinquant’anni: “I treni a vapore” e “Il bacio sulla bocca”. La prima cantata in tutte le salse da diversi interpreti (Mannoia, Il superquartetto De Gregori, Daniele, Mannoia e Ron e naturalmente dallo stesso Fossati), la seconda, un potenziale successo sanremese doc.

Per la stessa categoria, particolare menzione per il Fabio Concato d’inizio anni Ottanta, da “Fiore di Maggio” a “Guido piano”, da “Ti muovi sempre” a “Prendi la luna”, belle fino alle lacrime.

Un altro bel tomo da amaca in giardino è Ron: da “Chissà se lo sai” ad “Anima”, da “Non abbiam bisogno di parole” (abusata, anzichenò) a “Io ti cercherò”.

Ora passiamo dal relax all’euforia.
Volete iniziare una giornata in maniera positiva ed allegra? Non può mancare l’ascolto di “Bartali” di Paolo Conte, cantata anche da Jannacci, ma valorizzata al massimo da Bruno Lauzi.

Ritorna Fossati, non se ne può fare a meno, con l’epica e funkeggiante “La mia banda suona il rock”: canzone che, nel tempo, il grande Ivano ha un po’ ingiustamente diseredato.
Infine, croce e delizia del pop italico, il divo Claudio Baglioni, in una canzone di quelle che non gli riescono più: “W l’Inghilterra”, chitarre acustiche e cornamuse, sorrette da un testo più che birichino.

Ultima categoria di canzoni, molto utili, per i maschietti costretti settimanalmente ai lavori domestici: titoli che danno il rimo alla ramazza e alleviano la fatica:
Non si può prescindere da Adelmo “Zucchero” Fornaciari; non c’è che l’imbarazzo della scelta, consigliamo quella che non contiene plagi: “Il mare impetuoso al tramonto”.
Provate anche con un dimenticato Eugenio Finardi: “Vil Coyote”.

E per finire una coppia di rock man “de noantri”, Edoardo Bennato, “È arrivato un bastimento” e il compianto Ivan Graziani e la sua “Monna Lisa”, veramente strepitosa.

Come avete notato ci sono titoli conosciuti e altri più “ricercati”: questa playlist non vi cambierà di certo la vita, ma può essere di grande compagnia durante i vostri cambi umorali nelle situazioni quotidiane. È anche una lista molto incompleta e a tratti raffazzonata: volete partecipare anche voi a questo gioco? Segnalateci i titoli che ritenete più adatti alle situazioni sopra elencate. Sarà un modo divertente e originale di condividere i vostri gusti musicali.

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