La Mostra di Venezia mette a segno il primo colpo: Michael Mann è il presidente di giuria

Di Paola D'Antuono
04 Giugno 2012
È il regista di Ali e Collateral, ma sopratutto l'autore di Nemico pubblico, il capolavoro del 2009 con Johnny Depp e Marion Cotillard. Comincia sotto i migliori auspici l'edizione numero 69 del festival.

Un grande nome per la Mostra del cinema di Venezia edizione 2012. Quest’anno a presiedere la giuria del festival, che andrà in scena dal 29 agosto all’8 settembre, ci sarà il regista americano Michael Mann. La sua è una carriera da 10 e lode, di quelle che a Hollywood fanno invidia. Se il nome non vi dice nulla, un titolo potrebbe ricordarvi di chi stiamo parlando: Miami Vice. È Mann che la crea e la produce dal 1984 al 1989, portando alla ribalta mondiale la storia dei due detective sotto copertura, interpretati da Don Johnson e Philip Michael Thomas. E sarà lui a portarla sul grande schermo molti anni dopo, nel 2006, curandone la sceneggiatura e la regia. La tv è il suo primo amore, ma il cinema è la forma d’arte in cui riesce ad esprimersi al meglio. Sarà lui nel 1986 a presentare agli spettatori per la prima volta il personaggio di Hannibal Lecter nel film Manhunter – Frammenti di un omicidio. Nei panni del dottore, il cui nome fu modificato da Mann in Lecktor, Brian Cox, ottimo interprete purtroppo surclassato dall’interpretazione di Antony Hopkins nel capolavoro Il silenzio degli innocenti.

Il successo di pubblico Mann lo raggiunge qualche anno dopo con il bellissimo L’ultimo dei moicani (1992), film storico ambientato durante la Guerra dei sette anni, con un Daniel Day-Lewis che, dopo l’Oscar per Il mio piede sinistro, si era preso un anno di riposo. Nel 1995 Mann realizza un sogno: avere i più grandi attori dell’epoca, Al Pacino e Robert De Niro, già visti nel Padrino II, ma che fino ad allora non avevano mai recitato  insieme sulla scena. Heat – La sfida, è un poliziesco ispirato ai noir francesi, dalla fotografia curatissima e dall’impatto attoriale notevole. Sono gli anni della piena maturazione del regista, che nel 1999 sceglie ancora Al Pacino e gli mette accanto Russel Crowe per Insider – Dietro la verità: una storia vera di intrighi politici e sete di verità, dove l’eroe è un solitario che combatte contro un mondo tanto potente quanto corrotto. Nonostante le 7 nomination all’Oscar, il film non piacque eccessivamente al pubblico e registrò un incasso scadente.

La riscossa e dietro l’angolo e arriva nel 2001, quando Will Smith è chiamato a interpretare il personaggio più intenso della sua carriera: sale sul ring è diventa il più forte pugile al mondo in Alì. Il film ripercorre i dieci anni più intensi della vita di Muhammad Ali, dalle sue vittorie incredibili, all’incontro con Malcom X e la sua conversione alla religione islamica. Adorato dal pubblico, riceverà due nomination all’Oscar, senza però portare a casa alcun premio. Nel 2004 avviene il primo contatto tra il Festival di Venezia e il regista, che presenta il suo Collateral fuori concorso. Un film particolarissimo, con attori del calibro di Tom Cruise e Jamie Foxx, interamente girato di notte a Los Angeles. Dopo Miami Vice nel 2006, nel 2009 arriva il capolavoro assoluto del maestro: Nemico pubblico. Ambientato negli anni della Grande depressione, il film racconta la storia del criminale John Dillinger, interpretato dal perfetto Johnny Depp e da Marion Cotillard fresca vincitrice dell’Oscar per La via en rose e lanciatissima a Hollywood. Un curriculum impressionante quello del prossimo presidente della Mostra di Venezia, che tra poco più di due mesi vedremo sbarcare in Laguna per l’edizione diretta da Alberto Barbera.

@paoladant

 

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