«Vediamo di mettere le cose in chiaro: nessun istituto religioso – cattolico o di altro tipo, inclusi i servizi sociali cattolici – deve fornire e pagare la contraccezione ad altri, nessuno è costretto a essere il veicolo della contraccezione attraverso la polizza assicurativa che fornisce. Questo è un fatto. Questo è un fatto». Così il vicepresidente Joe Biden, che venerdì scorso si è battuto in un duello televisivo con il numero due di Mitt Romney, Paul Ryan, ha risposto al repubblicano che accusava la riforma sanitaria voluta da Barack Obama di «minare la libertà religiosa in questo paese, invadendo la libertà delle charity, delle chiese e degli ospedali cattolici».
LA CHIESA SMENTISCE BIDEN. Queste, per il numero due di Obama Biden, sarebbero tutte falsità. Ma la smentita dell’attuale vicepresidente è arrivata in forma ufficiale dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti, che ha replicato: «Non è un fatto. L’Obamacare obbliga i datori di lavoro a includere contraccezione, sterilizzazione e medicine che possono causare l’aborto nelle
polizze di sicurezza che devono obbligatoriamente pagare ai loro dipendenti».
IL FINTO COMPROMESSO DI OBAMA. Nel momento di scrivere la legge, l’amministrazione Obama ha cercato un compromesso, che però la Chiesa giudica insufficiente. Secondo il compromesso, alcuni istituti religiosi sono esentati e possono non pagare per la contraccezione, ma non è chiaro se siano ancora costretti a pagare per sterilizzazione e aborto. L’altro punto che non soddisfa la Chiesa è questo: è lo Stato a decidere quali istituti religiosi possono avere l’esenzione e quali no, quali sono “abbastanza religiosi” e quali no. Se, ad esempio, un cattolico ha un’azienda o un negozio, siccome fa profitti non è considerato religioso e deve fornire contraccezione e aborto anche se non è d’accordo. Per questo, come fa notare la Chiesa, formalmente gli istituti religiosi sono esentati dal pagare per l’aborto, praticamente non è ancora chiaro, e soprattutto non tutti possono accedere all’esenzione. Scrive la Conferenza episcopale: «Noi siamo comunque costretti a pagare ai nostri dipendenti l’assicurazione sanitaria, che deve contenere sterilizzazione, contraccezione e medicine che causano l’aborto. Siamo costretti a pagare per questo».
I CATTOLICI FANNO CAUSA. Le bugie del cattolico Biden hanno fatto infuriare la Chiesa. Anche perché la società civile ha già aperto molte cause contro la violazione della libertà religiosa e di coscienza cui porta l’Obamacare. A luglio l’azienda Hercules Industries, di proprietà di una famiglia cattolica del Colorado, ha fatto causa all’amministrazione Obama e ha ottenuto dal giudice distrettuale federale del Colorado il permesso «a non fornire trattamenti che violano gravemente il diritto della famiglia a esercitare liberamente le proprie convinzioni religiose». Anche la Tyndale House Publishers ha fatto causa al governo perché ritiene i trattamenti aborti e contraccettivi «immorali, contrari alla nostra coscienza e al nostro credo religioso».