Julian Assange, da mente di WikiLeaks a innocuo vicino dei Simpson

Di Paola D'Antuono
01 Febbraio 2012
Lo spione australiano torna a far parlare di sè. Ma stavolta le vicende legate al suo sito o i presunti reati sessuali per cui è ancora in attesa di giudizio non c'entrano. Sarà il protagonista della puntata numero 500 dei Simpson, che andrà in onda in America il 19 febbraio.

La lista delle guest star comparse nei Simpson dal 1989 a oggi è chilometrica. In America star di Hollywood come Meryl Streep, Dustin Hoffman, Susan Sarandon, Mel Brooks, Brooke Shields, Danny De Vito hanno prestato la loro voce a personaggi irriverenti, star della musica hanno intepretato se stesse (il primo fu Tony Bennett, a cui seguirono tra gli altri Ringo Starr, Sting. i Green Day e gli Aerosmith), senza dimenticare il numero di astronauti, star della tv, giocatori di baseball e di basket che quasi quotidianamente si confrontano con Bart e la sua famiglia.

In occasione della 500esima puntata, che andrà in onda il prossimo 19 febbraio in America,  i produttori del cartone più longevo della tv hanno svelato di aver convinto a partecipare come ospite il creatore di WikiLeaks, Julian Assange. Stando al racconto del produttore Al Jean, il direttore dei casting Bonnie Pietila, vero cacciatore di guest star, la scorsa estate è riuscito a contattare Assange, che nei mesi precedenti aveva espresso pubblicamente la sua voglia di comparire nella serie creata da Matt Groening. Lo spione australiano, che in quel periodo si trovava agli arresti domiciliari in Inghilterra, ha accettato l’offerta (di cui ovviamente non sono noti i termini economici) e ha registrato la propria voce seguendo le indicazioni dal quartier generale dei Simpson a Los Angeles, senza svelare dove si trovasse e lasciando alla produzione solo un anonimo numero di telefono.

Nell’ episodio celebrativo Homer e Marge scoprono che i cittadini di Spingfield stanno tramando alle loro spalle per cacciarli dalla città e per questo motivo scompaiono nel nulla. Si trasferiscono altrove e stringono amicizia con il loro vicino, Assange, che li invita a casa sua per guardare un film su un matrimonio afgano che finisce a suon di bombe. Ma perché la produzione dei Simpson ha deciso di ospitare un personaggio di questo calibro? Il produttore del cartone animato, Al Jean, sul sito Entertainment Weekly ha spiegato che «Assange è di certo un personaggio controverso e c`è una ragione per cui lo è. Questo ci ha portato a una lunga discussione all’interno della produzione per decidere se ospitarlo o meno all’interno dello show ma alla fine abbiamo deciso di girare la puntata, anche perché l’episodio non ha nulla a che fare con la situazione legale in cui si trova in questo momento il creatore di WikiLeaks. Volevamo solo che la sua apparizione fosse satirica, e lui era d`accordo con noi». Nei primi fotogrammi comparsi in rete il personaggio di Assange compare intento a preparare un gustoso barbecue con tanto di grembiulino e faccia rassicurante: speriamo solo che non faccia la spia anche con Bart & co.

Twitter: @paoladant

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