
J.K. Rowling scrive un romanzo sotto pseudonimo. Un flop
Kate Mills continuerà a mangiarsi le mani per qualche altro mese. Kate Mills è il nome della responsabile della Orion Publishing che coraggiosamente ha scritto su Twitter: «Ora posso anche dirvi che ho rifiutato un romanzo di J.K.Rowling. Ho letto Il richiamo del cuculo e ho detto di no, senza sapere che fosse suo. Ma chi altro lo avrebbe mai confessato?». C’è da apprezzarne senza dubbio il coraggio.
PSEUDONIMO. La mamma di Harry Potter infatti ha mandato alle case editrici, firmandosi con lo pseudonimo di Robert Galbraith, un giallo chiamato The cuckoo’s calling. Come un’esordiente qualsiasi, ha aspettato che glielo pubblicassero e che i critici facessero le loro recensioni. Molti i giudizi positivi, ma nessun pubblico realmente interessato alla storia di questo veterano di guerra investigatore. Solo 1500 copie vendute.
VENDITE. A pubblicare una recensione positiva qualche giorno fa è stato il Sunday Times, e il segreto è stato rivelato da una commentatrice dell’articolo, una certa Jude Callegari (forse uno pseudonimo, a sua volta, di qualcuno dell’entourage della Rowling). «Robert Galbraith in realtà è J.K.Rowling» ha scritto, e così è tutto è cambiato. La Rowling ha dovuto ammettere che sì, era lei, che voleva riprovare il brivido di scrivere quello che voleva senza le pressioni dei media. Che il suo editore storico David Shelley l’aveva incoraggiata a farlo, e a farle firmare anche per un seguito. The cuckoo’s calling è stato editato nella collana Sphere, la stessa dell’altro libro per adulti scritto qualche mese fa dalla scrittrice, Il seggio vacante, che non ha avuto il successo sperato. Ma da quando è stato rivelato il segreto dello pseudonimo su Amazon il libro ha quintuplicato le vendite.
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