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L’Italia trasfigurata dalla pandemia in 84 “istantanee” di Marina Corradi

Di Valerio Pece
08 Novembre 2021
Nel suo nuovo libro la scrittrice racconta un paese in cui «la morte, di tutte le verità la più censurata», era d’improvviso diventata la dominatrice di ogni discorso
Piazza del Duomo a Milano deserta durante il lockdown
Piazza del Duomo a Milano deserta durante il lockdown (foto Ansa)

Nel suo L’anno che verrà (Itaca) Marina Corradi racconta l’Italia del Covid. Con la prosa lirica e cristallina che i lettori di Tempi amano da sempre, la scrittrice regala 84 bozzetti struggenti, «sms da un’Italia trasfigurata». E lo fa, scrive nell’introduzione, «come un viaggiatore su un treno in corsa in un paese mai visto», tanto «l’Italia, fra il 2020 e il 2021, è un altro paese».

Le istantanee che la Corradi, «prigioniera come gli altri», ha annotato sulle pagine di Avvenire e poi fatto confluire in questo libro, raccontano un’Italia in cui «si moriva in due giorni, spesso soli», e in cui «la morte, di tutte le verità la più censurata», era d’improvviso diventata la dominatrice di ogni discorso.

Aprono il libro due reportage, in cui l’autrice affronta «la Milano e la Roma del lockdown più duro». Eccola, allora, Marina Corradi, il 3 aprile 2020, inoltrarsi nella sua Milano. Un inquietante deserto in cui – le succede una notte in G...

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