Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

Ispanici e donne per Trump, gli intellò cadono dalle nubi

Il voto delle minoranze sconvolge Pulizter e femministe. E ancora una volta il problema non è l'incapacità democrat di capire la gente ma "l'ignoranza""

Caterina Giojelli
08/11/2020 - 2:00
Società
CondividiTwittaChattaInvia

“Siete solo dei cazzo di bamboccioni, i più cazzo di bamboccioni che io abbia mai sentito in tutta la mia cazzo di vita e per favore cazzo vedete di darvi una calmata cazzo – ho capito, ho capito quel Trump del cazzo non vi piace un cazzo, ma cazzo ne ho abbastanza e che cazzo”.

Ora vince Biden, ma la reazione isterica e infantile dei media a cui è servito poco, pochissimo, puntare sulla superiorità morale della sinistra e la narrazione del “vittimismo competitivo” (dicesi l’adesione impiegatizia a una visione del mondo suddivisa in categorie svantaggiate sulla base di razza, sesso e origine), è identica a quella degli amici, millennial come 40-50-60enni, denunciata da Bret Easton Ellis nel suo White dopo le elezioni del 2016: “Ogni volta che sentono nominare Trump sembra che si debba passar loro i sali”. Ma se allora Trump era diventato presidente degli Stati Uniti d’America togliendo il sonno ai liberal – vedi la nevrosi permanente degli editorialisti del Nyt -, oggi l’élite culturale fatica a raccapezzarsi con chi, a distanza di quattro anni, è tornato a consegnare a uno “squilibrato” il favore di mezzo paese.

IL TRADIMENTO DEI LATINOS, “ACQUA GELIDA IN FACCIA”

“Il tradimento dei latinos”, titolava Repubblica il 4 novembre chiedendosi come avesse fatto Trump a conquistare 160 mila voti in più tra gli ispanici soltanto a Miami, “ora ballano con Macho Trump”. Ma come, non era lui “quello del muro al confine messicano; della separazione dei dreamers, i bambini immigrati con genitori clandestini; il presidente che chiude il quadriennio con un +10 per cento di disoccupati fra i latinos?”. Non importa, “non abbastanza”.

Quattro anni di “safe space”, messa al bando dalle università di accademici non allineati, manifestazioni al grido “not my president”, il me too, le rivolte dei black lives matter e quelle dei pro choice, impeachment, la moltiplicazione dei diritti, l’avanguardia dei valori progressisti, la “gender revolution”, i cambiamenti climatici, il blackwashing a tutte le latitudini per combattere il razzismo sistemico, il suprematismo bianco, il sessismo, e nessuna onda blu. “Mentre guardavo i risultati in televisione ho avuto la sensazione che mi lanciassero in faccia dell’acqua gelida”, dice lo scrittore dominicano naturalizzato americano Junot Díaz a sempre Repubblica.

TUTTA COLPA DEI RAPPER E DELLA TRUMP MYSTIQUE

L’intellettuale – Pulitzer per la narrativa nel 2008, docente al Mit di Boston, nonché membro fondatore della fondazione VONA/Voices of Our Nations Arts Writing Workshop, che si pone l’obbiettivo di formare giovani scrittori di colore – trova “inquietante” che Trump sia stato capace di “sedurre anche comunità nei confronti delle quali ha mostrato aperta ostilità. Non è una novità che in questo paese c’è chi vota contro i propri interessi, e mi viene in mente il popolarissimo rapper Ice Cube, il quale si è schierato apertamente per il presidente: una delle tante vittime della cosiddetta Trump Mystique”.

(Parentesi, pare che anche la blasonata repulsione antropologica per Trump delle stelle di Hollywood soccomba alle vittime della Trump Mystique: anche Gianni Riotta in una sua analisi sulla Stampa a proposito di lusso e machismo trumpiano che “affascina i neri” dedica qualche passaggio paternalistico al rapper 50 Cent, che “forte di un patrimonio da 110 milioni di dollari (93 milioni di euro) critica il piano fiscale proposto da Biden, con lo slogan ‘Mica voglio diventare 20 Cent’” e al rapper Lil Wayne che “dopo aver incontrato Trump alla Casa Bianca, ha invitato sui social a votarlo, perché l’economia, non la politica, conta”. Secondo Riotta è questo il problema, “molti giovani neri vedono nello status, nella ricchezza, il successo sociale, non nella politica”).

E ANCORA, COME NEL 2016, IL PROBLEMA È “L’IGNORANZA”

Ma torniamo a Díaz: lo scrittore non si aspettava i colpi di scena, “ero convinto di un’onda blu, che non è arrivata”, dice che “fa impressione” che l’anticastrismo su cui ha puntato Trump in Florida “abbia presa più di sessant’anni dopo la rivoluzione cubana”, che un paese molto più conservatore di quanto potessimo immaginare potesse “prevalere anche sul culto dell’individuo e della piccola comunità” e che indubbiamente ha giovato a Trump una narrativa offerta dai suprematisti bianchi “abominevole, ma “certamente chiara”. Per Díaz queste sono state “elezioni deprimenti” e ritiene sia da studiare “perché una parte così grande degli elettori si sia affidata ad un folle incompetente” dopo “quattro anni così disastrosi”. Del resto crede che un punto di dialogo con loro sia possibile perché tra gli elettori di Trump “ci sono tantissime persone dignitose, tutt’altro che deplorevoli”.

Insomma, Biden non è stato ancora eletto ma il problema per la sinistra, oggi come nei quattro anni precedenti, non è ancora la nullità democrat o l’agenda di Biden, ma la rieducazione del popolo ignorante: poco importa all’80 per cento dei latinos stessero a cuore in primis economia, poi sanità e a seguire, immigrazione e razzismo.

“MIO DIO! MA IO VOTO COME LE DONNE NERE”

Un esempio clamoroso arriva dalla Stampa, che ieri riportava un’incredibile intervista alla scrittrice Erica Jong. La voce del femminismo americano cade dalle nubi (“Oh mio Dio! Ma davvero?”) quando il giornalista le legge gli exit poll sul voto femminile nelle presidenziali invariato o calato rispetto al 2016: per lei, sconvolta, “restiamo troppo ignoranti. Non siamo abbastanza informate sui nostri interessi, e su chi li cura”. Un esame di coscienza bizzarro considerato che oltre 68 milioni di persone hanno votato per The Donald, “Credo sia un folle, e non avrei mai pensato che qualcuno potesse votarlo”, “un misogino”.

Di più, mentre Biden ha perso consensi femminili rispetto alla Clinton, il vantaggio di Trump fra le donne bianche è salito dal 9 al 12 per cento: “Mio Dio! Io voto come le donne nere, perché loro sono più attente e interessate”. Quando il giornalista le fa notare che però il vantaggio dei democratici tra le donne nere è sceso dal 90 per cento di Clinton all’83 per cento di Biden, Jong risponde con la stessa sicumera di Díaz che parla di latinos sedotti da chi è loro ostile fino a votare contro i loro interessi: “Viviamo ancora in una società sessista, e alcune donne sono sessiste contro i loro stessi interessi. È tragico». Anche la ricetta antitrumpiana resta la stessa, “essere più preparate”, “informazione e istruzione”.

L’AGENDA DEM E IL VOTO CON LE PARTI BASSE

L’idea che le minoranze non abbiano accettato di farsi raccontare il mondo dalle élite culturali manda ai matti i giornali, ma anche i leader del vittimismo delle pulsioni barbariche e del clima d’odio del truce conservatore: se neri e latinos non hanno votato Biden, se da ex immigrati ritengono la clandestinità un problema o le violenze stile Blm un pericolo, se dopo una generazione di femminismo le donne non hanno aderito all’agenda tutta diritti dem, allora la colpa è solo di Trump.

Quando la rivista Rolling Stone gli chiese se, in quanto gay, non avrebbe dovuto votare a sinistra, Bret Easton Ellis rispose: “Questo suggerisce che io creda nella politica dell’identità, e che io voti con il mio pene. Sta suggerendo che l’immigrazione, l’economia e le altre politiche contino molto meno del fatto che io possa sposare un uomo. Questo è il problema con la politica dell’identità, ed è ciò che ha messo in difficoltà Hillary. Se hai una vagina, devi votare per Hillary. Le persone non sono elettori con una sola missione”. Né élite e giornali un arsenale autoritario di superiorità morale con un ben strano concetto di democrazia: se vince Biden è il trionfo della sovranità popolare, se vince Trump è il trionfo dei cafonissimi maschi bianchi senza laurea.

Foto Ansa

Tags: Elezionierica jongjoe biden
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, al Congresso americano

La settimana orribile dell’Ucraina

24 Settembre 2023
Joe Biden

Confuso e sempre più inadeguato, ora Biden rischia l’impeachment

13 Settembre 2023
Stretta di mano tra il presidente americano Joe Biden e il primo ministro indiano Narendra Modi in occasione del G20 a New Delhi, 10 settembre 2023

G20. L’America prova a riprendersi la leadership globale

11 Settembre 2023

La California considera i genitori non allineati “un pericolo mortale” per i loro figli

5 Settembre 2023
Stati Uniti democrazia voto

Riecco i democratici a corrente alternata: «Votare fa male»

5 Settembre 2023
Donald Trump in Iowa per un appuntamento elettorale

Un processo vale dieci comizi. Perché Trump non teme la giustizia

18 Agosto 2023

Video

I negozi in Artsakh sono vuoti a causa del blocco del Corridoio di Lachin da parte dell'Azerbaigian
Video

Sette mesi di «catastrofe umanitaria» in Artsakh

Redazione
26 Luglio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Il cardinale George Pell
Blog

La Chiesa e le accuse (false) del mondo

Emanuele Boffi
23 Settembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

Sas dla Crusc
Foto

Ritorno al Sas dla Crusc. Davanti al trono

31 Agosto 2023
Matrimonio sposa
Foto

Bambina, sposa

31 Luglio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

Fede e cultura una sfida per la ragione

22 Giugno 2023
Una casa semi-sommersa dall’acqua in seguito all’alluvione in Emilia-Romagna
Foto

La notte che ha incominciato a piovere

10 Giugno 2023
Foto

Manovriamo tra due bande di curati

9 Giugno 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist