Iran, Guida suprema Khamenei: «Attenti a dire che le elezioni devono essere libere»
Squilli di tromba, parla la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, a cinque mesi dalle elezioni presidenziali che sostituiranno alla guida del paese Mahmoud Ahmadinejad: «Quelli che danno consigli per le elezioni devono stare attenti a non aiutare il nemico. Non devono dire che le elezioni devono essere libere».
LE ACCUSE DI KHAMENEI. Nel 2009 Ahmadinejad era stato rieletto per un secondo mandato in mezzo alle proteste e alla rivolta giovanile dell’Onda verde, poi repressa dal regime degli ayatollah. Secondo quando riportato dall’agenzia ufficiale Mehr, Khamenei ha accusato coloro che «mettono in dubbio la giustizia delle prossime elezioni di scoraggiare la popolazione». Il riferimento implicito è a Rafsandjani, capo del Consiglio di discernimento dell’interesse superiore del regime, che negli ultimi due mesi ha più volte invocato «l’organizzazione di elezioni libere, trasparenti e conformi alla Costituzione che potrebbero risolvere una gran parte dei problemi dell’Iran». Parole smentite appunto da Khamenei: «Non diciamo che le elezioni devono essere libere».
IRAN IN CRISI. L’Iran sta attraversando un periodo di gravissima crisi economica, dovuta in parte anche all’efficacia delle sanzioni economiche approvate da Stati Uniti e Unione Europea che hanno dimezzato i proventi della vendita del petrolio iraniano.
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