Milano vicino all’Europa, cantava Lucio Dalla quando nessuno avrebbe creduto di vedere due squadre romane col vento in Coppa e neanche una di Milano. Almeno calcisticamente, Milano è fuori dall’Europa. Inter e Milan non mangeranno il panettone con le Coppe. L’Inter ha disdegnato l’Intertoto, percorso umilmente dalla Juve (a Torino sui soldi non scherzano, poi parlano dei genovesi), il Milan è stato massacrato, nel primo turno di Champions League, da squadre di incredibili pippe come l’Hertha Berlino e il Galatasaray. Peccato. Ma da tutta questa mestizia possiamo trarre alcuni vantaggi. 1) i tradizionali scassaballe non pietiscono più biglietti omaggio; 2) Ronaldo può sposarsi tranquillamente con Milene; 3) Berlusconi ci spiega il calcio solo alla domenica; 4) Moratti, che già ha speso tanto, risparmia sulle trasferte; 5) Si dimezza il pericolo dell’influenza, evitando quelle notturne pericolose a San Siro; 6) Si passano tante belle serate in famiglia, magari guardando in Tv l’Udinese che gira il vecchio continente; 7) Si può rivalutare Roy Hodgson il miglior allenatore dell’Inter morattiana: 3° in campionato, una finale Uefa persa ai rigori con una squadra improbabile; 8) Si può rimpiangere, dopo averlo ridicolizzato, Arrigo Sacchi; 9) Zaccheroni può licenziare il suo insegnante d’inglese e tornare al romagnolo stretto; 10) Marcello Lippi può fumare meno sigari in panchina, che è tutta salute.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi