
In Venezuela si vota e Maduro raddoppia gli stipendi minimi. Ma l'inflazione è al 13 mila per cento

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Articolo tratto dall’Osservatore Romano – Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato ieri un aumento del 95 per cento dello stipendio minimo mensile. Il salario minimo, compresi buoni per i beni alimentari, arriverà così a 2,6 milioni di bolivar, pari a 37 dollari al cambio ufficiale.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]Secondo Maduro, la misura aiuterà i cittadini di fronte all’inflazione galoppante. La misura arriva poco prima delle elezioni presidenziali del prossimo 20 maggio, dove Maduro corre per un secondo mandato. La maggior parte dell’opposizione boicotterà il voto, che viene considerato non democratico, fra l’altro, da Stati Uniti e Unione Europea. Secondo Henri Falcón, il candidato dell’opposizione che corre contro Maduro, l’aumento del salario minimo porterà solo a un’ulteriore crescita dell’inflazione.
Stime diffuse a fine marzo dall’Assemblea nazionale di Caracas, il parlamento dominato dall’opposizione, affermano che negli ultimi 12 mesi l’inflazione è salita del 9.000 per cento. Il Fondo monetario internazionale ha previsto che nel 2018 i prezzi al consumo aumenteranno del 13.864,6 per cento, e del 12.874,6 per cento nel 2019.
Foto Ansa
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