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Il tuffo di Felix Baumgartner e la celebrazione della caduta

Di Fabrice Hadjadj
28 Gennaio 2024
Per lui non vale il mito di Icaro. Icaro aveva la presunzione di volare fino al sole, Felix pretende solo di fare una capriola. Dopo essersi buttato da oltre 39.000 metri di altezza
Felix Baumgartner
Ottobre 2012. Il paracadutista Felix Baumgartner si è tuffato da oltre 39 mila metri di altezza e, in caduta libera, ha infranto il muro del suono, per poi toccare terra (foto Red Bull/Ansa)

Domenica 14 ottobre 2012, lo stesso giorno nel quale 65 anni prima l’aereo di Chuck Yeager aveva infranto il muro del suono, Felix Baumgartner si è infilato la sua tuta pressurizzata e si è appeso a un pallone aerostatico.

Da sempre quel che gli interessa sono le traiettorie verticali. Prima dal basso verso l’alto, ovviamente. Ma soprattutto dall’alto verso il basso. Oggi si alza dalla base di Roswell, New Mexico, dove nel 1947 fu segnalato lo schianto di un Ufo. Eccolo salito a 10 mila metri dopo 26 minuti. Deve ascendere per altre due ore: abbastanza per i ricordi, come quello del palloncino che gli aveva comprato suo padre, una lontana domenica, a Salisburgo, fissato malamente al suo polso. L’aveva visto salire in cielo fino a sparire. Era scoppiato? I resti erano caduti nel giardino della bambina sua vicina come un messaggio celeste (così aveva sognato)?

Oggi è lui a essere sollevato dall’elio. Sta per dedicarsi in misura eccezionale alla su...

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