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Domenica 14 ottobre 2012, lo stesso giorno nel quale 65 anni prima l’aereo di Chuck Yeager aveva infranto il muro del suono, Felix Baumgartner si è infilato la sua tuta pressurizzata e si è appeso a un pallone aerostatico.
Da sempre quel che gli interessa sono le traiettorie verticali. Prima dal basso verso l’alto, ovviamente. Ma soprattutto dall’alto verso il basso. Oggi si alza dalla base di Roswell, New Mexico, dove nel 1947 fu segnalato lo schianto di un Ufo. Eccolo salito a 10 mila metri dopo 26 minuti. Deve ascendere per altre due ore: abbastanza per i ricordi, come quello del palloncino che gli aveva comprato suo padre, una lontana domenica, a Salisburgo, fissato malamente al suo polso. L’aveva visto salire in cielo fino a sparire. Era scoppiato? I resti erano caduti nel giardino della bambina sua vicina come un messaggio celeste (così aveva sognato)?
Oggi è lui a essere sollevato dall’elio. Sta per dedicarsi in misura eccezionale alla su...
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