Il paradosso della rissa di Bollate è che ora la “baby bulla” è diventata vittima dell’indignazione anti-bulli
INTERNET E VIOLENZA. La rissa andata in onda su tutti i telegiornali negli scorsi giorni si è scatenata durante un incontro tra studentesse, al di fuori di una scuola di Bollate. Secondo le testimonianze, una ragazza del gruppo avrebbe sottratto il ragazzo alla “bulla”, che, dopo alcune provocazioni, se l’è presa con una sua amica. Ancora più della violenza e del contesto (parolacce e bestemmie), quello che sconcerta è che gli amici delle ragazze, al posto di dividerle, le hanno incitate a picchiarsi, filmando tutto coi cellulari e poi caricando il video su Facebook. Il caso è stato già rubricato dai media fra gli episodi di bullismo e ha suscitato l’indignazione dei lettori del web. Il paradosso è che proprio i commentatori della rete hanno reiterato le violenze verbali, scagliandosi contro la “bulla” e insultandola pesantemente sui falsi profili facebook della ragazzina creati da anonimi. «Il suo profilo è stato chiuso dai carabinieri il primo giorno – ha spiegato la donna – quelli che ci sono ora sono tutti falsi. Noi non viviamo più da quando è stato pubblicato quel filmato. Io non sto andando al lavoro, né lei a scuola – ha proseguito la madre -. Riceviamo minacce e insulti». Un simile trattamento è ancora riservato alla ragazza aggredita, che da quel giorno non esce di casa.
IL BULLISMO DEL WEB. «Mia figlia ha sbagliato e pagherà nelle sedi opportune. Quando sarà possibile incontrarci, io cercherò di scusarmi con la famiglia dell’altra ragazza», ha ribadito la signora. «Non è un mostro e mi fa orrore che persone adulte si scaglino contro una ragazza di 15 anni senza neppure conoscere la nostra famiglia. Io sono separata da 13 anni, ho cresciuto i miei due ragazzi con gli stessi valori. Purtroppo non con lo stesso risultato». La madre della ragazzina ha proseguito osservando che la «persona che ha filmato non doveva mettere il video su Internet, ma andare a consegnarlo ai carabinieri, perché mia figlia giustamente pagasse per ciò che ha fatto» e che invece ha preferito darlo in pasto al web. A suo dire si tratterebbe addirittura di un adulto.
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3 commenti
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i vostri figli!
Tra poco vado al lavoro…………Luca, ma sempre qua stai? Non hai niente altro da fare?
hai visto che bella vita che faccio? sto con voi