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«Sta bene. È molto tranquillo»: così mi dicono alcune persone vicine al cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, che mercoledì è stato incriminato di «collusione con forze straniere» in base alla legge sulla sicurezza nazionale. Il cardinale, insieme agli altri tre arrestati con lui, è stato rilasciato su cauzione, ma su di loro pende un processo che potrebbe condannarli a 10 anni o perfino all’ergastolo.
La campagna di Pechino contro Zen
Per chi lo conosce, non è una sorpresa che il cardinale Zen sia tranquillo. Una buona dose di fede gli fa vivere la realtà che è incisa nel suo motto episcopale: «Egli ha cura di voi» (1° lettera di Pietro 5,7). Un altro motivo di non sorpresa è che ad Hong Kong molti se l’aspettavano. In questi anni alcuni media cinesi lo hanno accusato di lavorare contro la Cina, di essere al servizio dell’occidente colonialista, di essere l’anima nera del movimento democratico.
Poi sono arrivati gli articoli di giornali filo-Pechino contro...
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