Contenuto riservato agli abbonati

Il drago azero tiene la sua spada sopra la testa degli armeni

Di Renato Farina
19 Aprile 2025
L'accordo? È un’altra bolla di sapone molto colorata, che galleggia nell’aria, ma le sue prospettive di trasformarsi in solida realtà sono nulle, o quasi
Aliyev parla durante la parata militare dell'Azerbaigian a Stepanakert
Ilham Aliyev, presidente dell'Azerbaigian (Foto Ansa)

Il Molokano manterrà la promessa di parlare del destino di Komitas, il grande musicista armeno deportato dai turchi nell’aprile del 1915, nel prossimo numero.
Ora urge l’attualità, o la quasi attualità. La notizia è che intorno alla metà di marzo le istituzioni internazionali tirarono (uso il passato remoto, purtroppo) un respiro di sollievo. Il segretario del Consiglio d’Europa, il francese Alain Berset, ha accolto con favore l’annuncio dell’Armenia e dell’Azerbaigian sulla conclusione dei negoziati sulla bozza dell’Accordo sulla pace e l’istituzione di relazioni interstatali.
Dice Berset: «Al momento dell’adesione al Consiglio d’Europa nel 2001, entrambi i paesi si sono impegnati a lavorare per una cooperazione pacifica. Questa bozza dell’accordo dimostra la volontà di entrambi gli Stati membri di realizzare questo potenziale e di costruire una pace stabile e duratura nella regione».
Ottimo e abbondante. Nessun quotidiano italiano ha dato spazio a questa notizia. Perché? Un’idea c...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati