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La preghiera del mattino

I tanti colpevoli della deindustrializzazione italiana

Di Lodovico Festa
20 Dicembre 2024
Lo smantellamento dell'Iri, l'assenza della regia politica, la borghesia "compradora". Così si spiega il declino del nostro paese. Rassegna ragionata dal web
Operai edili al lavoro in un cantiere di un parcheggio sotterraneo in costruzione. Genova, 13 Novembre 2021. ANSA/LUCA ZENNARO

Su Dagospia Massimo Cacciari dice: «Tutti i nostri asset industriali sono stati venduti, svenduti, privatizzati come era di moda fare. E chi ha memoria e sa la storia sa che la Fiat, attraverso agevolazioni e finanziamenti vari, avrebbe potuto essere nazionalizzata dieci volte».

La lunga stagione dei nostri premier “obbedienti” ai sistemi d’influenza internazionale, con lo smantellamento scriteriato dell’Iri e la liquidazione della Mediobanca cucciana ci ha regalato questa Italia di oggi nella quale le grandi imprese si contano sulla punta delle dita.

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Su Startmag Giuseppe Liturri scrive: «Qual è il problema? Banalmente, la crescita di un Paese non può continuare ad avvenire inondando di merci e servizi il resto del mondo e sperando che questi ultimi continuino a comprarle. La crescita è il risultato, anche e soprattutto, di consumi e investimenti (privati e pubblici) relativi al mercato interno. Consumi e investimenti che purtroppo sono il ve...

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