I R.E.M. annunciano lo scioglimento: «Tutte le cose hanno una fine»

Di Elisabetta Longo
22 Settembre 2011
Dopo 31 anni i R.E.M. annunciano la fine della loro avventura musicale. Il leader Micheal Stipe e gli altri due membri della band hanno rilasciato uno scarno comunicato stampa in cui salutano commossi i fan: «A tutti quelli che si sono sentiti toccati dalla nostra musica, il nostro più profondo grazie per l'ascolto»

La notizia dello scioglimento di una band, soprattutto se longeva, fa sempre scalpore e suscita emozioni disparate nei seguaci più accaniti, quelli che conoscono ogni canzone a memoria. Ci vuole rispetto nel comprendere il dolore dei fan, non sono ammessi commenti caustici al sapore di “era ora”, e occorre prendersi 5 minuti di tempo per fare play su una traccia dell’ormai defunto gruppo. Oggi, da qualsiasi parte del globo, tutti nei loro status di Facebook e Twitter renderanno omaggio ai maggiori successi dei R.E.M., che dopo 31 anni di carriera, spengono mixer e microfoni. Con un comunicato stampa scarno ma sincero, hanno deciso di congedarsi dai fedelissimi, che nell’ultimo periodo trepidavano per un nuovo tour, dopo l’uscita del quindicesimo album “Collapse Into Now”, accolto tiepidamente dalla critica.

 

Una foto dei tre membri del gruppo in cammino e qualche breve riga redatta da ognuno di loro. Le parole del leader Michael Stipe sono quelle che colpiscono di più: «Spero che i fan capiscano che non è stata una decisione facile, ma tutte le cose hanno una fine e volevano chiudere bene, a modo nostro». Come se quelle nuove canzoni – fatte delle stesse sonorità di sempre assieme alla voce di Stipe, tanto bella quanto fin troppo uguale a se stessa negli anni – fossero l’ultima fatica da regalare ai fan. «Ci allontaniamo con un grande senso di gratitudine, sapendo che è definitivo, e di stupore per quanto siamo riusciti a realizzare. A tutti quelli che si sono sentiti toccati dalla nostra musica, il nostro più profondo grazie per l’ascolto», conclude così e pare di vederlo Stipe, con gli occhi azzurri un po’ velati, mentre digita queste parole.

 

Quasi sicuramente questo scioglimento frutterà ai R.E.M. un guadagno migliore delle vendite dell’ultimo album e c’è da scommettere che in tanti penseranno che la decisione sia frutto di un’ottima operazione di marketing. Intanto in rete fioccano i commenti dei fan addolorati: «il rammarico più grande sta nel non poterli più sentirli dal vivo, dimensione in cui continuavano a essere strepitosi – scrive uno di loro – In Collapse Into Now si sentiva che erano in pace con se stessi. Ora largo ai giovani». E così sia, addio alla band di Losing my Religion e Everybody Hurts (per sempre?).

 

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