I poveri bambini africani muoiono di fame? Embè? «A che pro salvarli?»
Perfino quel cattolico reazionario nemico del progresso che è il Correttore di bozze ormai ha imparato ad accettare, suo malgrado, l’idea che la Terra sia tonda. Più difficile, probabilmente, sarà convincere Giovanni Sartori che certe teorie malthusiane sulla necessità di sbarazzarsi di un po’ di gente per scongiurare il pericolo di esaurimento delle risorse del pianeta sono radicalmente sbagliate. A quanto pare infatti l’illuminato editorialista del Corriere della Sera, a differenza di un oscurantista come il Correttore di bozze, è convinto non solo che la Terra sia piatta, ma che sia piatta perché in realtà è una torta. E che perciò mors tua, fetta mea.
Non è nuovo, il Sartori, ad argomentazioni di questo tipo. Anzi, ormai qualunque miserabile correttore di bozze di questo paese sa che a ogni nuova estate, più o meno in coincidenza con l’arrivo del caldazzo agostano, dovrà aspettarsi, oltre alle code in autostrada, anche il solito sfogo di Sartori contro la sovrappopolazione mondiale che misteriosamente gli surriscalda lo spazio vitale. Tuttavia, eccezionalmente solo per voi lettori del Corrierone, il brillante politologo quest’anno ha deciso di ripetersi anche a novembre, e infatti oggi – pensate un po’ che fortuna – dalla prima pagina del quotidiano milanese fa capolino lo stesso medesimo editoriale antinatalista di Sartori che il Correttore di bozze avrà letto minimo un milioncino di volte. Questo giro però, stimolato dalle «notizie di questi giorni» come «il ciclone senza precedenti che ha colpito le Filippine, e ora il diluvio, la bomba d’acqua anch’essa senza precedenti che si è abbattuta sulla Sardegna», il vecchio Giovanni ha dato il meglio di sé.
Innanzitutto, scrive, tanto per mettere subito le cose in chiaro, «è demenza ipotizzare una crescita infinita in un pianeta che ha dimensioni finite e per ciò stesso anche risorse finite». Eppure tutti noi dementi, continua Sartori utilizzando un interessante pluralis maiestatis, «predichiamo un progresso senza limiti, una crescita senza limiti, uno sviluppo senza limiti e, ancor peggio, una popolazione senza limiti». Non solo. L’assillo dei problemi economici dell’Italia «ci fa dimenticare», a noi poveri dementi, «che anche il pianeta Terra è in crisi: stiamo inquinando l’atmosfera, stiamo avvelenando l’aria che respiriamo e, al contempo, stiamo destabilizzando il clima». Infatti ci sono sono le bombe d’acqua.
Il momento è pessimo e il futuro sarà anche peggio, promette il politologo: «Le prospettive, restando le cose come sono, sono cicloni in autunno, piogge torrenziali in inverno, afa insopportabile d’estate». Avete un’idea di quanti editoriali tutti uguali riuscirebbe a scrivere Sartori in una situazione del genere? E se poi gli si rompe pure l’aria condizionata? È vero che «prima di tutto bisogna mangiare», concede il nostro. «Ma è anche vero che ci sarà sempre meno da mangiare». E non ascoltate le gazzette della disinformazione tipo il Corriere della Sera che da anni continuano a ripetere che nel mondo ci sono sempre meno affamati. Se i pezzenti del Terzo mondo non muoiono più di fame è perché si stanno mangiando la vostra porzione di torta. Perciò date retta a Sartori: «L’unica cura ancora a nostra disposizione è di ridurre la popolazione e con essa ridurre l’emissione di gas serra».
Ora viene la parte migliore. Insiste Sartori: «Il rimedio vero sarebbe una drastica riduzione delle nascite (specialmente in Africa) che ci restituirebbe un pianeta vivibile. A questo effetto le maggiori responsabilità sono della Chiesa cattolica (per l’Africa e anche parte dell’America Latina)». È sufficientemente chiaro adesso? Se a Sartori d’estate suda l’ascella, la colpa è dei correttori di bozze e delle loro campagne contro il preservativo. Di più: la colpa è anche un po’ di papa Francesco che finora «si è limitato a carezzare molti bambini, stringere molte mani e a distribuire in piazza San Pietro la “Misericordina” che poi, aperta la scatolina, è un rosario». Non era meglio distribuire goldoni?
Ma ecco l’apoteosi: «E la nostra televisione è inondata da appelli di soldi per salvare i bambini africani. A che pro?».
Già. A che pro regalare le nostre preziose risorse a quegli inguardabili esserini con le mosche negli occhi?
E qui torniamo alla teoria della torta. Ora. Ammettiamo pure che davvero il fumo giri come dice Sartori: più mangia il bambino africano, meno ce n’è per l’editorialista italiano. Ebbene, a casa del Correttore di bozze, quando la Correttrice di bozze porta a tavola la torta, di solito si dà la precedenza ai figli. È vero che Giovannino il politologo ormai va verso i novant’anni, ma anche lui sarà stato fanciullo e gli sarà capitato di sentire cose del genere: mangia che devi crescere, i giovani sono il futuro, io sono vecchio, posso farne a meno, anzi meglio se non mangio troppo, eccetera. Ecco, è una metafora un po’ ritrita, ma è abbastanza chiara anche per noi dementi.
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14 commenti
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Sono 62(SESSANTADUE ) anni ( ne avevo sei in prima elementare ) che mantengo in una maniera o nell’altra i cosiddetti bambini africani morti di fame. Una volta li chiamavano ‘moretti’ e bisognava dargli da mangiare così diventavano ‘cristiani’ ci dicevano nel 1951 a scuola dai fratelli delle Scuole cristiane. Ora i moretti di quel tempo saranno dei bisnonnoni che hanno fatto almeno cinque figli e venticinque nipoti. Per quanto ancora devo ancora mantenerli? Possibile che non gli ha insegnato il prete rappresentante di Santa Madre Chiesa la PATERNITA’ RESPONSABILE e che la donna non è un ‘bancomat’ dove prendere e scaricare? Possibile che non hanno una coscienza sociale e familiare? Mi sono stancato di essere preso in giro da Chiesa e onlus associate che chiedono ancora aiuti . Adesso hanno invaso anche la MIA PATRIA con la scusa di morire di fame. Ma i loro Paesi sono ricchissimi di materie prime: i loro governanti, dopo aver ottenuto l’indipendenza dagli ‘sporchi’ bianchi, li trattano peggio degli schiavi.Come mai vengono in Paesi come l’Italia che ha solo l’ingegno e la volontà dei suoi Figli per essere uno dei Paesi più progrediti del mondo? Non ho mai visto uno di loro avere anche un minimo di dignità: chiedono solo e se non gli dai ti accusano di razzismo. Pubblicherete questo mio sfogo? E per piacere rispondetemi !
Leggendo questi vostri cosiddetti “sfoghi”…capisco perchè il mondo sta morendo.
Siamo diventanti tutti avidi, cattivi, senza cuore e senza cervello…il potere, i soldi ci hanno dato alla testa, ci sentiamo tutti migliori di altri, bravi, intelligenti, acculturati, dei santi in poche parole..ma santi non siamo se dalle nostre lingue esce rabbia, cattiveria, fuoco..
Non oso neanche pensare di essere al posto di quei poveri bambini che lottano ogni giorno tra vita e morte e noi con le nostre comodità, seduti sul nostro bel salotto al riparo, e con tutte le risorse e le comodità possibili che abbiamo siamo capaci solo di giudicare chi non ha niente perchè SFRUTTATI DAL NOSTRO STESSO STATO DA TUTTE LE NAZIONI RICCHE? Perchè è così non fate orecchie da mercanti..le loro terre sono ricche si..ma quella povera gente non va verso il progresso perchè sono le nazioni ricche, tra cui la nostra, che glielo impone..perchè egoisti come siamo vogliamo tutto per noi senza condividere….SE IL MONDO MUORE E’ PER COLPA NOSTRA..non ci dobbiamo fare migliori di nesuno..perchè abbiamo avuto la possibilità e la fortuna di crescere IN UNA CASA,di acculturarci andando a scuola ecc..
Diceva Giovanni Paolo II che ” PRIMA O POI SARANNO GLI OCCHI DEI BAMBINI AFRICANI A GIUDICARE IL MONDO” ….aggiungo, a quel punto vedremo….
secondo me ha le sue ragioni. Non possiamo supportare sempre e comunque tutto il terzo mondo. Mandiamo risorse quando siamo in piena crisi noi… coi nostri poveri,disoccupati ed anziani in difficoltà. E non bastano mai. L’Africa in particolare è un pozzo senza fondo, con un tasso di crescita della poplazione spaventoso. Il controllo delle nascite in quelle zone è necessario ed urgente. Non si possono continuare a sfornare disperati e poverissimi senza futuro. L’occidente “ricco e cattivo” ha i suoi bei problemi, Il resto del mondo non può mica mantenerli tutti, nè soprattutto accettare che tutti i diseredati del terzo mondo si trasferiscano quì. L’immigrazione in particolare è una bomba ad orologeria senza precedenti e sta distruggendo culture,identità,sicurezza,economia,decoro in UE. Accogliamo tutto e tutti, disperati, sbandati, analfabeti, despecialzizati, bisognosi di tutto (gratis), spesso criminali o comunque gente senza nulla da perdere. E’una politica dettata da buonismo, pietismo di grana grossa, retorica multikulturale da centro sociale, emotività senza alcuna lungimiranza e che a lungo andare devasterà quel poco di qualità di vita che abbiamo faticosamente costruito in casa nostra. Per non parlare della sicurezza. Ma noi mandiamo il soldino agli africani e tutto è a posto, la coscienza è quietata… mentre magari l’anziano pensionato vicino casa nostra non riesce a mangiare decentemente.
Che si debba prestare attenzione maggiore nell’elargizione degli aiuti,che servono a mantenere taluni carrozzoni o finiscono nelle tasche di governanti corrotti e corruttori è un dovere,un obbligo di ogni donatore,ma solo il politologo malthusiano Sartori poteva,nel suo decennale delirio,spingersi sino a prefigurare una totale assenza di umana pietà verso i “dannati”della terra.A quando un appello per ridurre il numero di ottuagenari?
Eppure è così evidente che la terra, neppure abitabile e sfruttabile al 100%, essendo finita non potrà supportare una crescita infinita di esseri umani. Poi la colpa neppure è della chiesa, ma del fatto che in quei paesi i bambini sono merce e forza lavoro, quindi ai poveri riprodursi conviene. Ma in ogni caso non si può certo ritenere che l’alto tasso di natalità di Africa e Asia sia dovuto al libero desiderio delle donne di essere sempre gravide, in paesi dove le donne sono praticamente obbligate al matrimonio e non hanno accesso a forme di vita indipendente.
nelle idee folli di sartori c’è un disegno dietro. ciò che dice non è farina del suo sacco. in fondo stanno cercando in ogni modo di evitare la crescita demografica, altrimenti non si spiega la propaganda mondiale a contraccezione, aborto, e anche (pur se un po’ meno) eutanasia. e anche altre cose. il freno demografico è di per sé e anche per far calare demograficamente i popoli che ancora sono cristiani, tipo l’europa, o che lo stanno diventando sempre più, come l’africa. è l’africa più dell’asia a cristianizzarsi sempre più. i popoli asiatici si stanno cristianizzando di meno, infatti a parte l’india dove ci sarebbero molti cristiani in “sonno” l’affermazione del cristianesimo pare più lenta in asia. o se è dello stesso tasso allora le idee di sartori si spiegano anche in senso razzista. e senza tralasciare che l’asia è più popolosa dell’africa per cui se proprio si dovesse far calare demograficamente dei popoli sarebbe da farlo con quelli asiatici.
di certo oggi non sono le risorse a mancare ma la loro iniqua distribuzione. il resto è solo ideologia per far calare la popolazione, e ciò anche per eliminare la religione cristiana.
Mi meraviglia che Giovanni Sartori non si sia accorto che quando gli italiani erano solo trenta milioni la maggiorparte di loro viveva in ristrettezze.Il progresso,fino al suo “miracolo economico” ha coinciso con la crescita della popoazione.Nemmeno si accorge che l”Europa,il continente più industrializzato del mondo e con maggior benessere,è pure il più popolato.Al contrario, i paesi meno popolati sono i più poveri.Ogni uomo non ha solo la bocca ma pure una mente e due braccia quindi è una macchina che produce cultura e ricchezza.Naturalmente il mondo e succube del venti percento di abitanti che controllano e sfruttano il restante ottanta percento.Se fosse un buon osservatore capirebbe che causa della miseria non è quindi il numero della popolazione ma è la divisione disonesta della ricchezza.Guarda caso i paesi più poveri sarebbero i più ricchi se le compagnie straniere non rubassero le ricchezze delle loro terre e non fomentassero guerre fratricide per impedire che i loro sfruttati si evolvano e si riprendano il controllo dei loro paesi, delle loro miniere e delle altre loro ricchezze naturali.
Ecco, ha centrato il problema. Ora immagini che tutti i continenti abbiano il “modello di vita” (di consumi) di Europa o Nord America.
Prima o poi sarà un problema da affrontare e il controllo delle nascite una ineluttabile necessità.
Contro le chiacchiere menzognere e mortali di Cannavò (che insinua che l’Occidente consuma l’80% delle ricchezze mondiali mentre è vero che l’Occidente PRODUCE l’80 per cento delle ricchezze mondiali) e di Pinato (secondo cui se nel terzo mondo cominciano a stare bene come noi il mondo finirà) ho un antidoto potentissimo:
Julien Simon, “L’ultima risorsa”.
E leggete bene questo fantastico articolo sulla controversia Simon-Ehrlich: http://www.ilfoglio.it/soloqui/20181
Tutto il resto sono chiacchiere naziste e omicide, che invitano alla guerra e al genocidio. Ma andate a…
Contro le chiacchiere menzognere e mortali di Cannavò (che insinua che l’Occidente consuma l’80% delle ricchezze mondiali mentre è vero che l’Occidente PRODUCE l’80 per cento delle ricchezze mondiali) e di Pinato (secondo cui se nel terzo mondo cominciano a stare bene come noi il mondo finirà) ho un antidoto potentissimo:
Julien Simon, “L’ultima risorsa”.
E leggete bene questo fantastico articolo sulla controversia Simon-Ehrlich: http://www.ilfoglio.it/soloqui/20181
Tutto il resto sono chiacchiere naziste e omicide, che invitano alla guerra e al genocidio. Ma andate a…
Cara Giovanna, Ehrlich ha perso la scommessa nel 1990, la vincerebbe a mani basse nel 2013 e l’avrebbe vinta nel 2001.
basta questa triade:
petrolio, ferro (acciaio), rame.
Il costo del ferro ha avuto un incremento del 30% nel solo 2001
Per il petrolio non servono commenti, per il rame basta pensare agli innumervoli casi di furti, fenomeni che appena 5 anni fa non esistevano.
Finora la tecnologia ha sostenuto la crescita del PIL mondiale. E’ stata la tecnologia a trasformare l’uranio in una fonte energetica 50 anni fa, il petrolio 150 anni fa, il carbone 250 anni fa.
Ma non c’è nessuna garanzia per il futuro.
Quanto alla mia affermazione (impossibilità per il mondo intero di sostenere consumi pro capite per tutta la popolazione mondiale pari ai livelli occidentali) è talmente ovvia che non dovrei spiegartela:
Consumo energetico pro capite:
USA: 11.4kw
Germania, Giappone: 6kw
Italia: 5.595 kWh/anno
Cina: 2kw
India: 0.4 kw
La produzione mondiale energetica annua è di 15Tw (un tera sono mille miliardi)
Immagina che la popolazione indiana aumenti di 25 volte il consumo procapite di energia (portandosi pari agli americani) e moltiplica il dato per 800 milioni di persone.
Immagina che in Cina ci siano 2,5 abitanti per ogni automobile (come in Italia).
Oppure pensa le stesse cose per l’acqua
Secondo te è possibile?
Ecco, questa è la realtà, tutto il resto sono chiacchiere.
No, le chiacchiere (potenzialmente omicide) sono le tue. I dati che sciorini non significano un c°°°o. Ad ogni cambio storico importante, si verificano dei problemi relativi alla disponibilità delle materie prime e alla produzione di cibo. Ma si tratta di problemi contingenti che possono tranquillamente essere superati aguzzando l’ingegno.La differenza fra Simon ed Ehrlich, è che il secondo e i suoi seguaci teorizzano sulla base di dogmi indimostrabili, che fuggono ad ogni criterio popperiano, che tali problemi siano definitivi e irrisolvibili. E gli atei anti-umani ci credono. Perché chi non crede in Dio crede in tutto. Chi no crede in Dio finisce per non credere più nell’uomo e infine finisce per abbassare l’uomo al di sotto degli animali e infine teorizza la necessità di sterminare la razza umana (tranne pochi atei edonisti) per il bene del pianeta.
Questo genere di problemi contingenti si son presentati più volte nella storia e sono SEMPRE stati superati. Ad esempio, ancora al tempo dei promessi sposi le carestie erano molto frequenti, eppure la popolazione era meno di un decimo rispetto ad oggi. Ma a furia di subire carestie, gli uomini hanno aguzzato l’ingegno e hanno migliorato le tecniche agricole. Oggi con le nuove tecniche carestie come quelle dei Promessi sposi sono impensabili. Ora, pensa se nel seicento ci fosse stato un Paul Ehrlich o un Latoche. avrebbero detto: visto che ogni tanto ci sono carestie, dobbiamo iniziare a consumare di meno e a ridurre le nascite. Per fortuna allora la peste malthusiana ancora non era nata, e così si è pensato piuttosto a migliorare le tecniche e a continuare a moltiplicare (con beneficio di tutti) la popolazione.
Ora, la “carenza” di scorte che si sta verificando adesso in primo luogo è semplicemente ridicola rispetto alle vecchie carestie, in secondo luogo non ci vuole molto per porvi rimedio. Non lo si fa solo per ragioni politiche. Ad esempio, per ragioni politiche nessuno si impegna ad arginare l’estensione continua del deserto del Sahara, e ppure basterebbe poco per guadagnare in quei territori nuove terre coltivabili. Basti pensare che in epoca romana il nord Africa era un giardino fiorito. Ma purtroppo ora on i dittatori e la gentaglia ignorante e fanatica che c’è da quelle parti non si ragiona.
Un altro problema riguarda l’Europa. In passato, era stata molto fertile e capace di produrre ampie riserve agro-alimentari, oggi la produzione è molto diminuita. Perché? Perché chi ha soldi e terreno preferisce di gran lunga fare lo speculatore edilizio, costruendo chilometri di nuove unità d’abitazione che poi al 90% restano invendute (vedi Spagna, dove abbattono condomini appena costruiti) oppure ammazzare il suo terreno con inutilissimi pannelli solari (che gli permettono di incassare a ufo gli aiuti europei) piuttosto che mettere in piedi aziende agricole. Come vedi, si tratta sempre al 99,9 per cento di problemi culturali e politici.
Per quanto riguarda l’India, begli anni settanta i terroristi malthusiani dell’Onu (che per me andrebbero arrestati per genocidio) consigliavano al governo indiano di non prendere misure contro le carestie che stavano devastando il paese. Invece, con sommo orrore dei malthusiani, l’India decise di intraprendere la “rivoluzione verde” (an vasto piano per la moltiplicazione della produzione agricola) ed oggi l’India è in forte ascesa economica.
Per quanto riguarda metalli e materie prime minerali, fra cui il petrolio, tutte le previsioni malthusiane di prossimo esaurimento delle corte si son rivelati dei flop. A sentire quanto dicevano negli ani 70, oggi non dovrebbe esserci più petrolio. Invece i benzinai continuano a rifornircene. Infatti, migliorano in continuazione anche le tecniche di estrazione delle materie prime. Come già disse Simon, l’unica, assolutamente unica ragione per cu i prezzi del petrolio, del legno e di altri beni aumenta è che AUMENTANO LE ACCISE statali. Ogni volta che fai il ieno, metrà dei soldi che dai al benzinaio se li mangia lo stato-ladro.
se l’africa avesse un vero sviluppo integrale ( educazione, capacità produttive e di trasformazione, autonomia energetica) avrebbe gli stessi nostri livelli
Ma soprattutto, Sartori è vecchio e inutile. A che pro tenerlo in vita e non utilizzare invece tali risorse per cose più utili? Staremmo anche più larghi…