Grillo sfancula Bersani. Il Pd cerca nel M5S 34 “trasformisti responsabili”. Tutte le variabili sul governo rompicapo

Di Redazione
01 Marzo 2013
«Nel Pd hanno la faccia come il culo, fanno il mercato delle vacche», accusa Beppe Grillo. Ma Pier Luigi Bersani è convinto che "scoutare" i grillini sia l'unica strada per formare un governo.

«Serve un governo di combattimento: io sono pronto a guidarlo». Lo dice oggi a Repubblica Pier Luigi Bersani. Per costituirlo, lo “smacchiatore di giaguari” dovrà ricorrere all’aiuto di almeno 34 senatori “responsabili” trasformisti. Nonostante la pratica del trasformismo sia generalmente poco apprezzata dagli elettori e sia stata fatta recentemente oggetto dell’interesse della Procura di Napoli, questa sarebbe l’unica possibilità per il centrosinistra di formare un governo che faccia a meno del sostegno Pdl. Obiettivo da raggiungere che Bersani, Repubblica e la maggioranza del Pd non solo ritengono politicamente possibile ma elettoralmente auspicabile.

IMPOSSIBILE SCIOGLIERE LE CAMERE. Il Presidente della Repubblica è nel semestre bianco. Non può sciogliere le camere e rimandare gli italiani al voto. Senza le sue dimissioni anticipate, il Pd dovrà cercare un modo per governare. Quale e con quali voti?
«Mi presenterò alla camera con otto punti», risponde l’attuale segretario del Pd a Massimo Giannini. Bersani nell’intervista su Repubblica tralascia un particolare: al di là delle sue proposte, non avrà la fiducia in ogni caso. Le alternative sono soltanto due. La prima, quella che gli ha offerto Silvio Berlusconi (intesa fra Pd e Pdl), Bersani l’ha rifiutata Bersani, l’altra, quella offerta da Bersani al Movimento 5 Stelle, gliel’ha bocciata lo stesso Beppe Grillo («questi hanno la faccia come il culo», la sua oxfordiana risposta). A Bersani non resta che “scoutare” i grillini per trovare almeno 34 parlamentari del Movimento disposti a subire l’anatema del loro carismatico leader. Ci riuscirà?

ASTENSIONE DI M5S? IMPOSSIBILE. Qualcuno ha ipotizzato che il Movimento potrebbe lasciare l’aula per consentire al Pd di ottenere la fiducia al governo da parte del Senato senza dargliela direttamente (non infrangendo dunque il divieto sancito da Grillo ai suoi parlamentari). Questa è un’opzione tecnicamente impraticabile: anche il centrodestra potrebbe lasciare l’aula, e a quel punto verrebbe a mancare il numero legale per ottenere la fiducia. Inoltre, al Quirinale, per le consultazioni che precedono la nomina del presidente del Consiglio da parte del Capo dello Stato, a rappresentare la volontà del Movimento 5 Stelle, chi ci andra? Forse Beppe Grillo, che non è nemmeno eletto e che ha già bocciato la possibilità di una fiducia a governi di centrosinistra o centrodestra, definendo Bersani «morto che parla», «stalker politico» che fa «proposte indecenti».

IL GOVERNO DEI TRASFORMISITI. «Nel Pd hanno la faccia come il culo, fanno il mercato delle vacche», dice dunque Grillo. Il Pd può riuscire a trovare 34 senatori disposti a farsi prendere di mira dal loro leader? A farsi epurare dal Movimento?  Difficile credere che quasi due terzi dei senatori del Movimento 5 Stelle siano disposti ad abbandonare Grillo. Sarebbero disposti gli anonimi parlamentari allo sbaraglio di M5S a governare senza elettori, senza simbolo?

GOVERNO CENTROSINISTRA-GRILLINI-MONTI. Se tutti i 19 senatori di Mario Monti appoggiassero Bersani, il Pd avrebbe ancora bisogno di almeno altri 19 senatori. Non resterebbero che, ancora una volta, i grillini. Aldilà della eterogenea compagine governativa che si creerebbe, quasi la metà dei senatori grillini dovrebbero passare con Monti e Bersani. Ancora una volta, gli “scoutati” sarebbero immediatamente ripudiati da Grillo, gli elettori di Monti non gli perdonerebbero questa alleanza e il governo sarebbe minoranza assoluta del paese.

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