Dona un paio di scarpine a una donna che voleva abortire: condannato a 10 mila euro di multa

Di Leone Grotti
17 Settembre 2013
L'84enne francese Xavier Dor si è macchiato di «reato di intralcio all'aborto». Associazioni femministe: «Siamo arrabbiate, la somma è risibile»

Xavier Dor (di cui vi avevamo già parlato qui) è stato condannato al pagamento di 10 mila euro di ammenda per «aver ostacolato in modo delittuoso una interruzione volontaria di gravidanza» il 25 e 26 luglio 2012, entrando in un centro di pianificazione familiare a Parigi. È stato invece assolto per aver recitato il rosario, come atto di riparazione e intercessione per i medici abortisti, davanti all’ospedale Saint-Vincent-de-Paul di Parigi il 2 aprile 2011.

SCARPINE GALEOTTE. Ma che cosa ha fatto il presidente dell’associazione cattolica “SOS Tout Petits”, che da oltre 20 anni si batte in Francia per la vita contro l’aborto, per macchiarsi del «reato di intralcio all’aborto», con tanto di «pressioni morali e psicologiche di una violenza inaudita»? Ha donato un paio di scarpine da neonato a una mamma che stava entrando negli uffici di un’associazione femminista per richiedere un’interruzione di gravidanza.

«POCHI» DIECIMILA EURO DI MULTA. L’accusa aveva chiesto per il medico ottomila euro di multa e un mese di carcere, ma i giudici hanno cancellato il periodo di prigionia e gli hanno inflitto 10 mila euro di ammenda. Le associazioni in difesa del diritto all’aborto, che hanno denunciato l’uomo, non sono però soddisfatte: «È davvero difficile far riconoscere giuridicamente il reato d’intralcio all’aborto attraverso azioni dimostrative di fronte ai centri [abortivi] – commentano al Le Monde – Siamo arrabbiati dalla risibile somma della multa viste le ingenti risorse di cui dispongono i network contro l’aborto».

«LEGGE CRIMINALE». Soprattutto, insiste Isabelle Thieuleux, avvocato del Coordinamento delle associazioni per il diritto all’aborto e alla contraccezione, «è inaccettabile che il signor Dor abbia annunciato, prima del processo, che organizzerà altre azioni, anticipando già il calendario». Xavier Dor, ormai 84enne, ha infatti dichiarato che continuerà a battersi contro una «legge criminale che permette l’uccisione dei bambini»: «Andremo davanti all’ospedale Tenon e a Port-Royal».

@LeoneGrotti

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32 commenti

  1. mannaggia al clero

    Viva l’aborto

    1. Al rogo i credenti

      Dimenticavo, cari bigotti, chi abortisce (ed ha il sacro santo diritto di farlo), non “uccide” un bambino, ma un ammasso di cellule prive di qualsiasi percezione del mondo esterno, ma sicuramente siete troppo stupidi per capirlo, passate più tempo sui libri che ha pregare ASINI.

      1. Ora sto calmo

        Email non è mia (perchè non c’è lo, non per codardia) quindi non fatevi venire strane idee moderatori (ovviamente se ci sono, O se comunque può essere letta)

      2. Ora sto calmo

        L’email non è mia (perchè non c’è lo, non per codardia) quindi non fatevi venire strane idee moderatori (ovviamente se ci sono, O se comunque può essere letta)

  2. leo aletti

    Xavier, non avere paura non ti fermare mai perchè il Mio Amore è fedele … Ciao

  3. Anonimo

    Da aggiungere infine che questo personaggio in passato è stato condannato per dei gesti violenti e pericolosi, come irrompere nelle sale operatorie. Ha anche chiesto asilo politico al Vaticano, ma senza successo.

    1. omac

      Devo dire che dalla faccia mi sembrava Hannibal Lecter,

      1. clemente

        Invece sulle facce di Pannella e della Bonino non ci fanno i film horror.
        Anche se hanno cntribuito al macello legalizzato di 6 milioni di bambini innocenti (col conto fatto pagare ai contribuenti).
        Hannibal Lecter è come Madre Tereesa di Calcutta rispetto a loro…..
        Della serie “il diavolo non è brutto come lo si dipinge”.
        E io direi anche “quelli veramente brutti di solito non sono il diavolo..: Sono quelli che appaiono simpatici e paciocconi (salvo quando fanno gli scioperi della fame) il diavolo”.

        1. omac

          Ma chi il buon Giacinto gandhiano,gandhista,Non violento,(tranne quando lo contraddicono)pacifista,transnazionale
          Digiunatore di cause perse ?credo che ultimamente si sia reso sufficientemente inoffensivo da solo

    2. MF

      Eh già…. piano B: non riuscendo ad avere argomentazioni si passa alla denigrazione. Poi si butta su anche il Vaticano, per dare un tocco di radicalismo-chic e di politically-correct!!

      1. omac

        Potrebbe esporre le sue opinioni in modo meno confuso così da poterle rispondere ?mi costa molta fatica riempire gli spazzi bianchi nei pensieri altrui, molto gentile

        1. omac

          Sempre che fosse rivolto à me si intende

  4. Anonimo

    A onor del vero, bisogna aggiungere ciò che altre fonti riportano, e cioè che:
    1. Xavier Dor ha fatto questo gesto all’interno dei locali di un centro di pianificazione famigliare;
    2. Questo gesto è stato giudicato da chi l’ha dovuto subire come “di una violenza inaudita” (testuali parole) e un “atto di intimidazione” dal Pubblico ministero
    3. Nella manifestazione (all’esterno di un ospedale) per cui è stato assolto c’erano dei cartelli con foto di feti insanguinati (non si trattava quindi solo di recitare un rosario). Quindi la libertà di espressione è garantita.
    4. La dichiarazione di un’associazione pro aborto, così come riportata in questo articolo, è stata tagliata e incollata in modo da renderla fuorviante. infatti dopo la frase “È davvero difficile far riconoscere giuridicamente il reato d’intralcio all’aborto attraverso azioni dimostrative di fronte ai centri [abortivi]” c’è questa frase: “invece, se l’atto avviene all’interno (dei centri stessi), allora questo costituisce reato.”

    1. angelo

      Ma se questo signore è entrato in un “centro di pianificazione famigliare”, vuol dire che l’ hanno lasciato entrare.
      Del resto , se è un centro aperto al pubblico dove può entrare chiunque , mi chiedo perchè Xavier non doveva entrare.
      Quindi se è potuto entrare, dove sta il reato? Se io entro in un posto pubblico, o aperto al pubblico, non poasso parlare con la gente che lo frequenta? Devo entrare e stare muto?
      Ma se posso entrare e parlare, potrò aprire un contraddittorio, no? Oppure devo dire solo cose che so che l’ altro approva?
      Ma se posso aprire un contraddittorio, potrò dire ad una signora che vuole uccidere un bambino che per me è sbagliato e sta commettendo un errore!
      Se diventa reato anche esprimere il proprio parere e dare giudizi su un atto che si ritiene sbagliato, allora siamo veramente in un lager!
      Dove sta il reato dove sta l’ “inaudita violenza”? Nel fatto che si dica ad una donna che non dovrebbe abortire e gli si regala una scarpina?
      Anonimo, questa non è violenza. E’ solo fare il proprio dovere. Violenza sarebbe stato se avesse “ordinato” alla donna di non abortire, o l’ avesse impedita fisicamente. O se l’ avesse insultata. Ma solo dire che stava commettendo una cosa sbagliata non può essere reato e nemmeno illecito amministrativo. Se no stiamo freschi.
      Se anche parlare e criticare è “inaudita violenza”, che facciamo? Andiamo tutti in galera se critichiamo quaslcuno o qualcosa?
      Anoniomo, ti denunciamo perchè scrivi su Tempi dando torto alla redazione? Fai pressione psicologica indebita anche tu?
      E adesso chiunque denuncia quello che secondo lui è un delitto viene considerato violento perchè fa pressione psicologica verso chi il delitto lo compie?
      Stiamo verametne stravolgendo la verità e la realtà. E trasformando la nostra società (ex-democratica e libera) nella più totalitaria delle dittature.

      1. Anonimo

        Angelo,

        E’ da dimostrare che l’abbiano lasciato entrare e che, se una clinica è aperta al pubblico, tutti abbiano diritto di entrarci. Anche una scuola è aperta al pubblico, ma l’accesso è strettamente riservato a studenti, professori, genitori e personale. Idem per gli ospedali nostrani.

        E’ da dimostrare che abbia solo parlato, visto che la definizione di “violenza inaudita” è stata data dalla vittima stessa, la persona cioè a cui questa persona si è rivolta, che era naturalmente presente all’atto di questa persona e che quindi ha tutte le carte in regola per definirla o meno una violenza.

        E’ da dimostrare che una persona possa parlare e aprire un contraddittorio con chiunque. Anzi, la libertà di espressione finisce quando si scontra con la libertà di non ascoltare le argomentazioni/farneticazioni di chicchessia.

        Il reato per cui è stato condannato esiste in Francia e si chiama “ostacolo all’interruzione volontaria della gravidanza”. Prima che qualcuno dica che si tratta di un reato d’opinione, lo stesso Xavier Dos è stato assolto per le manifestazioni tenute fuori dalle cliniche. Quindi può tranquillamente denunciare ciò che ritiene un reato; ma non può avvicinarsi più o meno di soppiatto verso una persona che ha deciso di abortire e fargli violenza (ribadisco, così è stata definita dalla persona stessa) parlando o consegnando oggetti.

  5. Anonimo

    A onor del vero, bisogna aggiungere ciò che altre fonti riportano, e cioè che:
    1. Xavier Dor ha fatto questo gesto all’interno dei locali di un centro di pianificazione famigliare;
    2. Questo gesto è stato giudicato da chi l’ha dovuto subire come “di una violenza inaudita” (testuali parole) e un “atto di intimidazione” dal Pubblico ministero
    3. Nella manifestazione (all’esterno di un ospedale) per cui è stato assolto c’erano dei cartelli con foto di feti insanguinati (non si trattava quindi solo di recitare un rosario). Quindi la libertà di espressione è garantita.
    4. La dichiarazione di un’associazione pro aborto, così come riportata in questo articolo, è stata tagliata e incollata in modo da renderla fuorviante. infaÈ davvero difficile far riconoscere giuridicamente il reato d’intralcio all’aborto attraverso azioni dimostrative di fronte ai centri [abortivi] – commentano al Le Monde – Siamo arrabb . “Il y a une vraie difficulté juridique à faire reconnaître le délit d’entrave à l’IVG lorsqu’il s’agit d’actions menées à l’extérieur des centres. En revanche, dès lors que l’action est menée à l’intérieur, le délit est constitué.”

  6. Finn

    E certo.
    Quando uno fa la scelta più bestiale certe linee di pensiero sono sempre lì pronte col mitra spianato per aprirgli la strada fino alla tragica conclusione che ne deriva.
    Vorrei vedere un abortista parlare di diritto di scelta nel difendere con la stessa virulenta prepotenza la scelta di una donna di dare alla luce il figlio frutto di violenza sessuale.
    Impossibile. Più una cosa è ributtante e sbagliata più sentono di doverla difendere con gli artigli, mentre per le cose giuste non sprecano un fiato nè alzano un ditino.

    P.S.: smettiamola con la favoletta che tutte le donne che abortiscono sono o disperate o disgraziate senza coscienza che lo fanno dopo l’ora del tè.

    P.P.S.:tutti possiamo permetterci telefonino ultima generazione, internet, due televisori, macchina nuova a rate, elettrodomestici a rate e ci lamentiamo che non ci sono i soldi per far crescere e mettere al mondo dei figli.
    Dopo la Guerra (tanto per dire un periodo disagiato) la gente non aveva letteralmente di che mangiare eppure di figli ne faceva minimo 5. E’ solo questione di priorità e di saper riconoscere il superfluo per quello che è. Non ci raccontiamo storielle. Grazie.

  7. omac

    Credo che la questione sia molto più complessa,difendere la vita in ogni sua forma riflette una esigenza della stessa vita,l’aborto non credo sia vissuto da chi lo fa con leggerezza,spesso invece riflette una condizione di miseria interiore,economica,di sofferenza,non credo che le persone dicano,cosa facciamo stasera? Perché non ci facciamo un bell’ aborto che mi annoio? Se lo stato incentivasse la natalità,con agevolazioni fiscali,e detrazioni sulle spese dimostrabili(per evitare oscene speculazioni) magari chissà

    1. mike

      ma guarda che è proprio come dici tu. se lo stato non da agevolazioni fiscali ecc è perché vuole disincentivare la natalità. da un lato propongono l’aborto come un diritto in caso di gioventù, rischio di vita o di problemi economici. poi creano problemi economici (lavoro precario, la crisi) e alla fine che può fare la gente. sul rischio vita non so… non vorrei che ci fosse la scienza medica per evitare cose spiacevoli solo che non deve essere resa disponibile.

  8. mike

    non si capisce in base a che è un gesto infame. ha donato due scarpine. neanche si dice se la donna lo ha ascoltato. forse no. alla fine va detta una cosa: il diritto all’aborto è una facoltà che una donna, secondo la legge, può esercitare. non sta scritto che se ha deciso di abortire deve per forza farlo, cambiando idea da per sé o per suggerimento altrui. che se così è sono vere 2 cose:
    – è annullata la libertà di espressione, perlomeno dove lo dice lo stato. ma comunque è annullata.
    – tanto varrebbe dire ogni anno devono nascere tot figli per cui per ogni donna incinta si deve decidere a priori se il parto deve portarlo a termine o no. che tanto al di là di chiacchiere (=cazzate) è questo e solo questo. punto.
    in pratica non si tratta altro che di totalitarismo puro e semplice mascherato coi diritti, intesi con ciò che la persona vuole fare (ma solo in certe tematiche). sul tema viene poi da dire: non ero nato ma mi pare che già dagli anni ’60 nel mondo iniziò la campagna pro aborto. han fatto una testa così e infine l’aborto è entrato nella mentalità comune. alla fine si che molte donne vogliono farlo, lo considerano un diritto. solo che parrebbe molto eterodiretto. tipo di insegnano a mangiare le albicocche e che è un tuo diritto. poi chi ti dice che devi mangiare le mele gli rispondi che senti di mangiare solo le albicocche è che è un tuo diritto.

  9. GLS

    Certo, vergognosa Francia. Gli abortisti, non avendo ragioni, uccidono, esortano a uccidere e mettono il bavaglio, complice una magistratura vile, degna erede dei giudici che condannarono Dreyfus.

  10. ciccio

    una sopravvisuta all’aborto come Gianna Jessen a questo punto che tipo di risarcimento dovrebbe chiedere?… reato di intralcio alla vita.

  11. MF

    Senza parole….

  12. francesco taddei

    altro che difesa del diritto, difesa del male contro il bene.

  13. equità

    gesto infame / multa irrisoria

    1. Edo

      Vallo a dire ai bambini ammazzati nelle pance delle madri. Siete solo degli assassini di bambini, per di più innocenti

      1. MF

        Edo, non dare “da mangiare” ai troll…..

        1. Edo

          Hai ragionissimo, ma non ce la faccio. Quando sento o leggo qualcuno difendere l’aborto, è più forte di me.

        2. equità

          ueeeeeeeeeeeee… ho fame!!!!!

          ma fatevi fottere

          1. Edo

            E’ la stessa cosa che i bambini mai nati, anzi “volontariamente interrotti”, direbbero a te e a tutti i vigliacchi assassini come te.

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