«Non passa giorno senza che ci stupisca con un gesto, una parola, spiazzandoci e interrogandoci nel profondo». Stiamo parlando di papa Francesco. Così ne scrive Vincenzo Sansonetti, uno tra i giornalisti più prolifici nel mondo cattolico italiano, nel libro che ha appena dato alle stampe, intitolato Francesco uno di noi. Le immagini più emozionanti, le parole che vanno dritte al cuore (Rizzoli). Questa raccolta di brani dei discorsi pronunciati dal papa argentino accompagnati da foto toccanti e suggestive, sarà presentata martedì prossimo, 17 dicembre 2013, a Roma nella sala conferenze della libreria Russia Ecumenica, in Borgo Pio 141, a due passi dalle mura vaticane, alle ore 17.30. All’incontro, oltre a Sansonetti, che è attualmente capo redazione cultura della rivista Oggi e vaticanista del mensile il Timone, parteciperà anche don Sergio Mercanzin, direttore e fondatore del “Centro Russia Ecumenica”.
L’itinerario seguito dal libro comincia proprio da quel “cammino di fratellanza, di amore, di fiducia” cominciato la sera del 13 marzo 2013, quando per la prima volta nella storia si è affacciato dalla loggia della Basilica Vaticana un Papa gesuita. Fin da quel momento Bergoglio ha intrapreso con il “suo” popolo un rapporto «fatto di gesti e di parole. Gesti normali e umanissimi come baciare un bambino o accarezzare un disabile; parole semplici ed efficaci, che sfidano la mentalità dominante e vanno dritte al cuore». Per questo Sansonetti ha pensato di offrire, a giusto 9 mesi dall’elezione di un Papa che sta cambiando il volto della Chiesa, una antologia di sue citazioni, tratte da omelie e discorsi, proposte credenti e non, arricchita dalle immagini più belle e significative di questo primo periodo di pontificato.
Si parte quindi con il primo Angelus, pronunciato a San Pietro il 17 marzo 2013, nel quale Bergoglio assicura: «Il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza». E cinque giorni dopo, al Corpo diplomatico: «Non si possono vivere legami veri con Dio ignorando gli altri».
L’attenzione del magistero di Francesco, poi, come sappiamo, si dirige con insistenza verso chi è povero, materialmente e spiritualmente, ed a chi vive nel dolore, a chi è solo, con un «costante invito a volgere lo sguardo alle “periferie esistenziali”, con parole che giungono al culmine nella storica visita a Lampedusa dell’8 luglio 2013», chiosa Sansonetti.
L’autore mette anche in luce come, nel suo discorso, Bergoglio ami utilizzare verbi come «edificare, condividere, servire (“il vero potere è il servizio”), perdonare, custodire (“siate custodi dei doni di Dio!”), guarire. E sostantivi come libertà, pace, speranza (“per favore, non lasciatevi rubare la speranza”), misericordia, tenerezza (“non è la virtù del debole”), gioia (“non siate mai uomini e donne tristi”), solidarietà (“una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura”)». Ricorre poi a espressioni tratte dal linguaggio comune: «Così, il nostro non è “un Dio indefinito e “diffuso, come uno spray sparso un po’ ovunque”; “pensiamo che andare a confessarci è come andare in tintoria per pulire la sporcizia sui nostri vestiti”; la vita non è “un’autostrada senza ostacoli”. Bacchetta: i preti siano “pastori, non funzionari”».
Senza la pretesa di esaurire il magistero finora espresso dal Papa, nelle pagine di Francesco, uno di noi, Sansonetti presenta un’ampia antologia di citazioni, distillate dal già ricco carnet di papa Bergoglio, proposte in ordine cronologico e con titoli redazionali. Nell’“Indice delle parole” che pone in appendice, troviamo quindi dalla “A” di Abbracciare alla “V” di Verità. Il libro? Un ottimo regalo natalizio.