Formigoni lascia a Maroni una Lombardia coi conti in ordine

Di Matteo Rigamonti
07 Marzo 2013
Nella sua ultima conferenza stampa da governatore illustrati i numeri della Regione. Se tutte funzionassero come la Lombardia lo Stato risparmierebbe 41 miliardi di euro

Roberto Formigoni, presentando questa mattina la Relazione di fine legislatura, ha detto che lascia un’amministrazione coi conti in ordine. Il presidente ha voluto fare il punto sullo stato dell’arte e l’avanzamento dei lavori in corso in Lombardia su vari temi, dalle infrastrutture ai trasporti, passando per le scuole, i servizi pubblici e gli ospedali. Un documento – quello illustrato dal governatore – in preparazione da mesi (da prima quindi che si sapesse chi avrebbe ereditato l’onere di governare in regione) e che ha già recepito osservazioni e valutazioni della Corte dei Conti, l’ente deputato al controllo dell’operato delle amministrazioni, nonché il primo dei tre soggetti terzi che, come ha spiegato Formigoni stesso, hanno certificato la gestione e il buon funzionamento di regione Lombardia. Gli altri due sono l’agenzia internazionale di rating Moody’s e la società di revisione statunitense Deloitte&Touche.

LA CORTE DEI CONTI. La Relazione di fine legislatura, approvata dalla giunta e già disponibile sul sito istituzionale della regione, è suddivisa in quatto parti: la prima si occupa di fare il punto sull’avanzamento del Piano di sviluppo, rispetto al quale la Corte dei Conti ha parlato di «sostanziale coerenza» con gli obiettivi; la seconda parte si occupa, invece, del sistema e degli esiti dei meccanismi di controllo interni a regione Lombardia, dei quali la Corte dei Conti ha «apprezzato l’operato». Seguono l’analisi della situazione economica e finanziaria generali dell’ente (parte terza) e in particolare del settore sanitario (parte quarta). Chiude il documento la certificazione del bilancio regionale.

ZERO DEBITI. Formigoni, che non ha voluto parlare delle altre regioni d’Italia, si è limitato a ricordare che i tempi di pagamento della sanità lombarda sono di 60 giorni, a fronte di una media nazionale di un anno, con picchi negativi di due anni, e che la Regione ha stanziato in tre anni oltre 500 milioni a favore degli enti locali. Nel solo 2012, infine, Regione Lombardia ha finanziato investimenti per 658 milioni di euro, attingendo alle proprie entrate e al risparmio pubblico, senza indebitarsi e senza ricorrere a finanziamenti esterni; fatta eccezione per un breve periodo iniziale della legislatura appena conclusasi, i finanziamenti erogati tra il 2008 e il 2012 sono stati autofinanziati.

UNA REGIONE PIU’ IN SALUTE DEL PAESE. Moody’s, dal canto suo, ha conferito alla Lombardia un rating superiore a quello della Repubblica italiana, unico caso in tutta l’Unione Europea. Un risultato che si spiega per due fattori, ha commentato Formigoni: il primo sono né più né meno «i cittadini lombardi che, con tutte le loro attività, consentono alla Lombardia di avere un prodotto interno lordo che, da solo, vale come un quinto (il 20 per cento) del pil nazionale»; il secondo, invece, è «l’amplia flessibilità del bilancio fiscale regionale congiuntamente al basso livello di debito».

IL BILANCIO. A promuovere l’“azienda” Lombardia è Deloitte, che in tutto il mondo si occupa di certificare i bilanci. Dopo diciotto anni di governo i conti sono in ordine e senza buchi, non solo in Regione, ma anche nelle singole aziende ospedaliere lombarde così come pure nelle aziende partecipate. Sempre sul controllo interno Deloitte non riscontra «nessuna significativa criticità» e «nessun elemento che possa far dubitare del sistema informativo».
Dal 1995 al 2012, inoltre, il personale di Regione Lombardia è stato razionalizzato, riducendolo del 30 per cento, mentre i dirigenti sono stati ridotti del 45 per cento, con notevole risparmio per i conti pubblici e a fronte di una maggiore efficienza della macchina amministrativa. La spesa è aumentata del 24 per cento a fronte di una media nazionale del 66 per cento. Se tutte le Regioni funzionassero come regione Lombardia, si calcola che il risparmio per il paese possa essere di 41 miliardi di euro.

@rigaz1

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8 commenti

  1. Marco M

    Sicuramente lascia una Lombardia con i conti in ordine…. i suoi e quelli degli amici di merende (a ostriche e champagne)

    1. luigi lupo

      Non sono d’accordo. Per avere i conti in ordine bisogna avere tutte le ricevute.

      1. gino

        Quando non si hanno argomenti seri ci si rifugia nei pettegolezzi…

  2. luigi lupo

    Ci mancava pure che la regione con il più alto reddito pro capite avesse i conti in disordine. Ma come non ricordare che nell’ultima legislatura regionale gli abbonamenti ferroviari sono aumenti del 40%, i ticket con aumenti anche di € 30 euro a prestazione e c’è stato pure l’aumento dell’addizionale Irpef.
    Comunque i dati negativi che ho citato andranno a sparire grazie a Maroni,grazie ai 16 miliardi di euro che verranno trattenuti in Lombardia e infatti ha promesso ai Lombardi:
    Via bollo auto
    Via addizionali irpef regionali
    via i Ticket
    via L’irap
    riduzione delle accise sui carburanti

    1. Poppi_Pippo

      @Luigi Lupo

      Luigi e poi si offendono se gli dai delle capre, i ciellini in massa hanno votato per Maroni per uno della Lega un partito, ricordiamoci, che ha al centro dei suoi obbiettivi “il bene dell’uomo” a cui i ciellini tanto tengono.

    2. ftax

      Luigi Lupo, sei davvero così idiota come sembri?

      1. luigi lupo

        Quando non si sa argomentare si offende. Domani vai subito a confessarti e quando torni a casa rileggi quello che ho scritto e vedi di dirmi qualche cosa di diverso dalle offese.
        Sempre che tu capisca quello che ti ho scritto, cosa di cui dubito molto.

    3. gino

      @Luigi Lupo

      La campagna elettorale è finita: vuoi fare la figura del giapponese sperduto sull’isoletta nel mezzo del Pacifico che pensa di essere ancora in guerra? 😉

      PS: l’abolizione del ticket era una promessa di Bersani… quello che dà del populista agli altri

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