«Mandare in crisi un governo come quello della Regione Lombardia in un momento di crisi come questo è profondamente sbagliato. Se però vogliono le elezioni anticipate non possono pensare di tenere la Lombardia in agonia fino ad aprile. Cercherò di mandare la Lombardia al voto il più rapidamente possibile». Si dimette? «Non prolungherò la campagna elettorale in Lombardia – ha aggiunto -. Accelererò al massimo. Se la Lega non cambia posizione, da domani avvio le procedure per andare il più rapidamente possibile al voto». In sintesi: o voto subito o nel 2015. Questa è l’unica «posizione responsabile».
Sono le parole pronunciate dal governatore lombardo Roberto Formigoni a Domenica Live, trasmissione di Canale 5 condotta da Alessio Vinci. Arrivano dopo le prese di posizione della Lega e del segretario del pdl Angelino Alfano. Il Carroccio, che solo poche ore fa aveva chiesto l’azzeramento della giunta e aveva trovato un’intesa con l’alleato, ha poi fatto retromarcia, chiedendo di andare al voto. Alfano ha chiesto a Formigoni di fissare una data delle elezioni, chiarendo che la situazione lombarda non è collegabile a quella di Piemonte e Veneto.
In caso di voto in Lombardia, «io sarò certamente in campo, anche se con una posizione ancora da determinare».
Sempre a Domenica Live, a proposito della Lega, Formigoni ha detto: «Non accetto ipotesi di sostegno a tempo: se la Lega vuole assumersi la responsabilità di mandare la Lombardia al voto si tolga dalla testa che avvenga ad aprile. Se vogliono togliere l’appoggio si va a votare ora. È una posizione responsabile, non possono pensare di tenere in agonia la Lombardia fino ad aprile. Avevamo firmato un accordo chiaro con Maroni solo nella serata di giovedì, poi si sono rimangiati tutto».