
Formigoni: Albertini per la Lombardia. Sul Ppe condivido quel che ha detto Mario Mauro
In un’intervista rilasciata oggi al Gazzettino Padano, il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni ha detto: «Ero a Roma ieri, sono a Roma oggi ma dubito molto che le cose stiano così, non mi risulta che sia stato siglato alcun patto, non è certamente la Lega a decidere sugli assetti interni del Popolo della libertà». Formigoni, insomma, torna a dire “no” alla candidatura unitaria Pdl-Lega per Roberto Maroni alla presidenza del Pirellone: «Non si può dare la presidenza della Lombardia alla Lega dopo che già governano Veneto e Piemonte».
ALBERTINI PER LA LOMBARDIA. La prima opzione dell’attuale governatore resta Gabriele Albertini: «In questo momento momento Albertini è pienamente in corsa, anzi sta incentivando la campagna elettorale e la mia preferenza per una candidatura di Albertini rimane tale, perché è un uomo che ha già dimostrato di saper ben amministrare e saper raccogliere un largo consenso anche all’esterno dei partiti provenienti dalla società civile».
Anche sul fronte della politica nazionale il governatore lombardo si schiera contro il Carroccio: «Ho sempre sostenuto che come candidato premier noi dovessimo indicare Angelino Alfano e non Berlusconi, ma non è la Lega a deciderlo».
MAURO E IL PPE. Formigoni, tramite il social network Twitter è anche intervenuto nel dibattito sul Ppe: «Posizione coraggiosa e corretta del gruppo Pdl al Parlamento europeo. Bravo Mario Mauro che lo guida». Mauro, nei giorni scorsi, ha detto di non concordare col presidente del Pdl, Silvio Berlusconi: «Io scelgo l’Europa e scelgo il Ppe. Se il Pdl non fa più la stessa scelta io non mi riconosco più nel Pdl», aveva detto chiaro Mauro, aggiungendo di non avere «nulla contro Berlusconi» e di non sentirsi «meglio di lui, anzi. Dico semplicemente che aver condannato a morte il governo Monti in modo così repentino, dopo averlo sostenuto come azionista di maggioranza, non corrisponde ai valori del Ppe».
E ancora. «Non possiamo vedere l’Europa come un problema e suscitare sentimenti che veleggiano verso il conflitto tra Paesi. Non voglio che questa campagna elettorale danneggi i nostri rapporti». Un approdo in una lista Monti?: «Quando ci sarà una sua proposta all’interno del partito – è stata la replica – discuteremo e prenderemo decisioni insieme».
«Io rispondo alla mia coscienza – aveva concluso Mauro – e non ho mai pensato di fare o dire qualcosa contro il mio Paese o il mio partito. Ma oggi vedo a sinistra idee sbagliate e a destra idee confuse: quindi spero che il Pdl torni alle sue origini europeiste anche per dare slancio alla sua campagna elettorale».
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Il celeste imperatore (per poco) ha presenziato all’inaugurazione della nuova linea Saronno Seregno, che al momento non funziona bene, per prendersi gli applausi.
Ora si mette a descrivere gli scenari politici che lui vorrebbe, farebbe invece meglio ad occupare il suo tempo per vedere cosa succede a centinaia di miglia di pendolari che perdono ore e ore di tempo a causa di un programma informatico costato oltre un milione di euro.
Caro celeste imperatore parla di meno e lavora di più che noi ti paghiamo per lavorare e non per parlare o farci sapere che hai visto gli ufo o, ancora peggio, fare il gradasso con una povera hostess all ‘aeroporto di Parigi.