

Ancora poche ore e finalmente il 65° Festival di Cannes aprirà i battenti, con una settimana di ritardo rispetto alle precedenti edizioni, per evitare la sovrapposizione con le elezioni presidenziali. La manifestazione cinematografica forse più importante al mondo anche quest’anno si dividerà equamente tra le pellicole d’autore – quelle che si sa, piacciono solo ai critici – e le pellicole destinate all’intrattenimento di migliaia di spettatori. In poche parole, i film americani. Americano è il film d’apertura, proiettato questa sera alle 20 nel Grand Théâtre Lumière, Palais des Festivals: si tratta di Moonrise Kingdom, di Wes Anderson, una storia d’amore tra due dodicenni nell’estate del 1965. Il cast è un divertente miscuglio tra gli attori feticcio del regista e le facce note e solide di Hollywood: Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Tilda Swinton, Harvey Keitel, Frances McDormand e Jason Schwartzman. Assieme Anderson altri quattro film planeranno direttamente dagli Stati Uniti: Mud, The Paperboy, Lawless e Killing Them Softly, ma di loro ben poco si può dire in anticipo, se non che si tratta di pellicole dirette da registi poco conosciuti e affermati nel panorama cinematografico mondiale.
A risollevare le sorti di un festival che non riesce ad accaparrarsi nessuna anteprima mondiale della Hollywood che conta, sarà David Cronenberg, con il suo attesissimo Cosmopolis, tratto dal romanzo cult di Don DeLillo e intepretato da Robert Pattinson. Il film sfiderà nella sezione In concorso, tra gli altri, Like Someone In Love di Abbas Kiarostami, Beyond the Hills di Cristian Mungiu, Amour di Michael Haneke, Vous N’avez encore rien vu di Alain Resnais, che torna sulla Croisette dopo aver fatto innamorare la giuria nel 2009 con il bellissimo Il profeta. Ci sarà anche l’Italia a lottare per la Palma d’Oro con Reality, di Matteo Garrone, che dopo Gomorra prova a bissare il successo raccontando la storia di un pescivendolo (interpretato dal carcerato Aniello Arena) che, spinto dalla famiglia, si presenterà alla selezioni del Grande Fratello. Bernardo Bertolucci e Dario Argento, invece, presenteranno i loro film Io e te e Dario Argento’s Dracula nella sezione Fuori Concorso, che include anche l’opera postuma di Claude Miller, regista prematuramente scomparso, che sarà ricordato con la proiezione di chiusura del suo film Therese Desqueiroux.
Tante le proiezioni attese nelle sezioni collaterali: il documentario Roman Polanski: A Film Memoir, di Laurent Bouzereau, le versioni restaurate de Lo squalo di Steven Spielberg e di C’era una volta in America, che De Niro presenterà in una versione inedita di 4 ore e 19 minuti. Madrina della manifestazione l’attrice di The Artist, Bérénice Bejo, mentre la giuria, presieduta da Nanni Moretti e composta da Diane Kruger, Emmanuelle Devos, Andrea Arnold, Alexandre Payne, lo stilista Jean Paul Gaultier, Ewan McGregor, Hiam Abbass e Raoul Peck avrà il compito di annunciare il vincitore il prossimo 27 maggio.
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