

Un numero sempre crescente di mamme inglesi si sta affidando all’allattamento al seno, consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità in media fino al sesto mese di vita del neonato. Il metodo naturale è preferito soprattutto dalle mamme over trenta, l’81 per cento di loro infatti lo sceglie. Lo stesso dato, preso negli anni Novanta, era fermo al 66 per cento. Poco più di un terzo di queste mamme sceglie poi di allattare il bambino anche dopo i sei mesi, mentre negli anni Novanta erano il 21 per cento.
ORARI FLESSIBILI. Heather Trickey, responsabile della ricerca sul parto per conto della sanità inglese, spiega che la maggiore preoccupazione al momento riguarda l’aiuto da dare alle donne in questa fase della loro vita di mamme. «Ci interessa che le mamme che allattano smettano di fumare, che non vengano giudicate, che siano capite sul posto di lavoro se devono fare orari più flessibili nei primi mesi di vita del bambino. A volte le mamme che allattano sono costrette a dover inserire nella dieta del neonato il latte artificiale, proprio per problematiche legate agli orari di lavoro».
FACEBOOK CONTRARIO. Anche gli studi scientifici continuano a incoraggiare l’allattamento al seno, ritenuto migliore per lo sviluppo del bambino. L’unico a scoraggiarlo è Facebook, che ha chiuso l’account di una mamma, Gina Crosley Corcoran, rea di aver postato una foto di se stessa mentre allatta il suo piccolo. Motivazione: «Tutte le foto che contengono un seno violano i nostri termini». Le mamme non si sono fatte intimorire e hanno quindi fondato il gruppo “The feminist breeder”, una bacheca per le mamme che vogliono pubblicare foto in cui si trovano insieme ai loro bambini, alla faccia di Zuckerberg.
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