Non sembrava niente di che e invece ha scatenato un putiferio. Dan Cathy, imprenditore cristiano, presidente e direttore della catena di fast food Chick-Fil-A, 1614 ristoranti sparsi per gli Stati Uniti con quartier generale in Georgia, ad una conferenza sul matirmonio ha dichiarato: «Siamo per la famiglia, secondo la definizione biblica di nucleo familiare. Siamo un’azienda a conduzione familiare e siamo sposati con le nostre prime mogli. Ringraziamo Dio per questo. Siamo disposti a tutto per rafforzare le famiglie». Non è favorevole al matrimonio gay, insomma. E questo ha scatenato la reazine di molti americani, a cominciare dai sindaci di Chicago e Boston, rispettivamente Thomas Menino e Rahm Emmanuel, che si sono opposti all’apertura di punti vendita nella propria città.
«Siamo pienamente orgogliosi – ha scritto Menino in una lettera indirizzata a Cathy – del nostro sostegno ai matrimoni omosessuali». «I valori Chick-Fil-A non sono quelli di Chicago – gli ha fatto eco Emmanuel – Sono irrispettosi dei nostri residenti». Un’iniziativa senza precedenti, quella dei due sindaci, che discriminano un imprenditore e la sua libera iniziativa di intraprendere in base alle sue idee. Dall’altra parte della costa, Edwin Lee, sindaco di San Francisco aveva usato Twitter per manifestare il proprio disappunto scrivendo che la catena non condivide i valori della sua città che garantiscono eguaglianza a tutti. Nel resto degli Stati Uniti, i sostenitori dei matrimoni gay hanno invitato le coppie omosessuali a boicottare i panini al pollo e a baciarsi davanti ai diversi punti vendita di Chick-Fil-A.
Due giorni fa, però, centinaia di migliaia di persone si sono riunite davanti ai ristoranti di Chick-Fil-A del paese per manifestare il proprio sostegno alla causa della famiglia. La protesta è stata guidata dall’ex governatore dell’Arkansas, Mike Huckabee, che su Facebook ha chiamato a raccolta il paese in un evento battezzato Chick-Fil-A Appreciation Day (Giorno del riconoscimento a Chick-Fil-A). All’invito hanno risposto 650 mila persone, le quali hanno fatto anche file di ore per mangiare un panino al pollo e manifestare la propria solidarietà. «Il sindaco di Boston – ha commentato Huckabee – non consentirà l’apertura di un Chick-Fil-A in città, è sorprendente che ora un sindaco abbia anche il potere di fermare un’attività commerciale perché personalmente non è d’accordo con le vedute del presidente dell’azienda». Attualmente la catena ha all’attivo 1614 ristoranti in 39 stati e nel distretto di Columbia, per il futuro sta cercando di crescere nel Midwest, nella California del sud e aprire ristoranti nelle Filippine ed in Messico.