L’alto dibattito, conseguenza della sconsiderata uscita (calligrafica) del portiere del Parma Gianluigi Buffon, che ha scritto sulla sua maglia “boia chi molla”, non è stato inutile. Anzi, ha prodotto dei risultati. In esclusiva per Tempi, ecco alcuni slogan scelti da personaggi del mondo del calcio e adattati alla loro situazione. “È l’aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende” (Alberto Malesani, tecnico del Parma che ha sfasciato la sua squadra e deve armarsi altrimenti a Parma lo menano); “1, 100, 1000 Vieri” (Sergio Cragnotti, presidente della Lazio, che spera di beccare altri 90 miliardi per un giocatore); “El pueblo unido jamas sera vencido” (O.W. Tabarez, ex allenatore del Cagliari, che il giorno prima aveva l’appoggio di tutti e il giorno dopo l’avevano esonerato); “Fate l’amore, non fate la guerra” (Ronaldo, che alla guerra del football ha preferito l’amore con la bionda Milene: auguri e figli maschi); “Colpirne uno per educarne cento” (Luciano Gaucci, presidente del Perugia e della Viterbese, che caccia prima i vice, così gli allenatori imparano); “Più società e meno stato” (Adriano Galliani e Antonio Giraudo, rispettivamente amministratori di Milan e Juve che non vogliono più dare una lira del Totocalcio allo Stato e al Coni che, così, finanzia gli altri sport. Commento di Galliani dopo le Olimpiadi di Atlanta: “Abbiamo vinto 13 medaglie d’oro? Ce ne fosse stata una vera”).
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi