Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Blog Il Deserto dei Tartari

Il Deserto dei Tartari

Don’t Look Up. Una interpretazione letteralmente apocalittica

Rodolfo Casadei
16/01/2022 - 0:08
Blog
CondividiTwittaChattaInvia
Locandina di Don't Look Up
La locandina del film Don’t Look Up, disponibile su Netflix

Potete considerarla un’intuizione geniale oppure un’interpretazione banale; una lettura capziosa oppure il sesamo di una comprensione più profonda, ma Don’t Look Up su Netflix ha tutta l’aria di un film sull’umano anelito al trascendente, o per essere più precisi un film sull’Apocalisse che annuncia il Ritorno di Cristo.

* * * Attenzione: spoiler * * *

«Non guardate in alto»

Non costa nessuna fatica smarcarsi dallo scontro fra estimatori e detrattori della pellicola quando nella stessa si scorge la metafora dell’attesa della fine del mondo – perché possa manifestarsi il mondo nuovo – e degli sforzi sia del potere che degli stessi soggetti alienati per reprimere lo sguardo verso l’oltre che rende l’uomo veramente libero. Don’t Look Up, “non guardate in alto”, nel film è l’imperativo oscurantista di chi vuole impedire che si prenda coscienza di evidenze fattuali che metterebbero in discussione interessi e rapporti di potere.

Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi

Ma è anche, da un paio di secoli a questa parte, l’imperativo di chi vuole incatenare l’uomo a una prospettiva totalmente immanente, di chi fa del materialismo la base di una religione dove l’uomo adora se stesso senza ammettere che sta praticando una forma di idolatria. Imperativo a cui si ribella ogni animo sensibile che non sia stato completamente sottomesso, come il Cyrano di Francesco Guccini: «E voi materialisti col vostro chiodo fisso, che Dio è morto, e l’uomo è solo in questo abisso, le verità cercate per terra da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali».

«Moriremo tutti!»

Ma, si dirà, l’oggetto che gli sguardi incontrano rivolgendosi verso l’alto non è una teofania, ma una cometa assassina, “a planet killer”; non è un angelo, oppure è un angelo sterminatore. Eppure la scelta della cometa come vettore della distruzione presenta già la prima ambiguità: a un asteroide sarebbe calzata meglio la parte dell’oggetto cosmico che estingue la vita sulla terra; la cometa da duemila anni a questa parte evoca l’evento soprannaturale della nascita dell’uomo-Dio. Quando appare nei cieli del film, la prima reazione di chi la vede non è di terrore e di pianti inconsolabili, ma uno stupore che rasenta la meraviglia. Essa rappresenta perfettamente il numinoso di Rudolf Otto e di Mircea Eliade, ovvero il sacro affascinante e tremendo.

La scena di Leonardo Di Caprio nei panni dell’astronomo Randall Mindy che in un crescendo di espressioni allarmate che squarciano il velo delle rassicurazioni ufficiali prorompe in un risoluto «moriremo tutti!», rimanda al medievale «memento mori», «ricordati che morirai», e ai monaci trappisti che nel Seicento lo adottarono come motto. L’ammonizione che un tempo i consacrati a Dio rivolgevano agli individui dimentichi di ciò che è proprio della nostra natura (l’uomo è l’unico animale cosciente della propria mortalità) oggi è pesante prerogativa degli scienziati, i nuovi trappisti investiti di un’autorevolezza dai contorni religiosi. E il loro messaggio è assoluto: che moriremo tutti è una verità indipendente dalla contingenza di una cometa che incoccerà la Terra, è il destino ineluttabile che alimenta la domanda di salvezza. Salvezza che non potrà venire dalla tecnologia.

Il fallimento della tecnologia

Un’interpretazione molto piatta del messaggio di Don’t Look Up è che se si permette alla superficialità del sistema dei media e agli interessi politici ed economici di interferire col lavoro degli scienziati, la sopravvivenza del genere umano è a rischio. Una tv meno stupida, imprenditori meno avidi e politici meno cinici faciliterebbero la difesa del pianeta da una catastrofe cosmica. In realtà la trama smentisce la rassicurante morale progressista: in Don’t Look Up la tecnologia fallisce rovinosamente tre volte (numero simbolico) e con ciò manifesta la sua inettitudine a portare la salvezza.

Fallisce la missione statalista di Russia-Cina-India contro la cometa a causa di una mega esplosione nel cosmodromo di Bajkonur, fallisce la missione neocapitalista della Bash americana che era sicura di poter conciliare gli imperativi della sicurezza con quelli del profitto e della crescita economica, fallisce pure il fantastico esodo attraverso le galassie che permette ad alcune migliaia di individui di raggiungere un pianeta abitabile, dove però i sopravvissuti vengono divorati dalla fauna locale.

Un messaggio cristico paradossale

Don’t Look Up non allude ad alcun messianismo tecnologico, il sacrificio degli scienziati non allineati non è funzionale alla redenzione del sistema. Non lo è nel film, dove la catastrofe non viene evitata, e non lo è nemmeno nella forma della rappresentazione che dovrebbe risvegliare le coscienze degli spettatori e dell’establishment nella realtà. Il messaggio è cristico, benché in una forma paradossale: i commensali dell’ultima cena prima dell’impatto sterminatore, cioè i tre scienziati incompresi e i loro cari, sono tutti agnostici che per conferire un’aura di solennità alla loro ultima esperienza relazionale si affidano alla preghiera del più misero fra loro, un giovane taccheggiatore.

«Padre Nostro e Onnipotente abbi pietà di noi stasera e chiediamo la tua grazia, perdona il nostro orgoglio, perdona i nostri dubbi, ma soprattutto Signore, ti chiediamo di amarci in questo momento buio. Affronteremo ciò che ci aspetta secondo il tuo divino volere con coraggio e accettazione. Amen». È il “sia fatta la tua volontà” di Gesù nell’ultima cena, aggiornato alla circostanza della sua seconda venuta: gli agnelli sacrificali stavolta non sono senza peccato, ma il loro sacrificio è ugualmente indispensabile perché si compia il divino volere. A renderlo pieno ed efficace è la sua accettazione da parte della vittima, come già fu per Cristo. Associati al sacrificio di Cristo, gli umani diventano corredentori di se stessi e rendono possibile il Suo ritorno.

La canzone rivelatrice

Pochi minuti prima delle scene finali che comprendono l’ultima cena con la preghiera del microcriminale Yule, c’è un altro momento topico in cui il senso dell’attesa soverchia completamente il terrore e l’orrore della fine. È quando la popstar Riley Bina (interpretata da Ariana Grande) intona la sua Don’t Look Up, un pop blues struggente che si conclude con queste parole: «Il vero amore non muore, tiene duro e non ti lascia andare. Guarda in alto! Non puoi negare i segni. Quello che stai aspettando, non aspettarlo più. È proprio sopra di te. Guardate in su e spegnete quella merdosa scatola delle notizie, perché morirete tutti fra poco. Guardate in su, arriva. Sono così contenta di essere qui con te, per sempre tra le tue braccia».

Il Regno dell’Uomo e quello di Dio

Grazie soprattutto a ripetuti interventi di papa Francesco, è recentemente tornato alla ribalta un libro scritto nel 1907 da un sacerdote anglicano convertito al cattolicesimo: Il padrone del mondo di Robert Hugh Benson. Vi si racconta l’avvento di un embrione di governo mondiale sotto l’egida di un personaggio carismatico che riunisce in sé alcuni degli attributi dell’Anticristo: l’apparente capacità di portare la pace nel mondo, l’odio implacabile e omicida nei confronti della Chiesa.

Dopo avere distrutto il Vaticano con la maggior parte dei suoi residenti, Felsenburgh (questo è il nome del personaggio) invia le sue forze armate a stanare l’ultimo papa, che si è dato il nome di Silvestro III e ha cercato riparo a Nazaret. Il pontefice attende il suo destino immerso nell’adorazione eucaristica, dopo avere celebrato l’ultima Messa della storia, perché l’assalto finale al papato coincide con l’inizio dell’Apocalisse.

Leggiamo nella traduzione di Paola Eletta Leoni: «Sì! Era giunta l’ora dell’Uomo, che Dio attendeva! Dall’alto, sotto l’ombra di quella volta tremante che si era fatta, in fondo, di un colore impensabile. Egli, a tutti ignoto fuor che a Lui, veniva. Sul Suo carro veloce veniva Colui contro il quale erano state sì a lungo rivolte le sfide». Benson e Adam McKay (il regista di Don’t Look Up) dicono la stessa cosa: perché venga il Regno di Dio, prima deve venire il Regno dell’Uomo, che coincide con un’autodistruzione. Solo se le conseguenze dell’usurpazione del trono sono portate all’estremo, cioè al suicidio, si possono realizzare le parole di Apocalisse 7, 10: «La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all’Agnello».

@RodolfoCasadei

Tags: Cinemafilmnetflix
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Un fotogramma del film “Cento domeniche” di e con Antonio Albanese

Il talento di Albanese, un capolavoro anni Sessanta, il peggiore tra tutti gli Hannibal

1 Dicembre 2023
Un fotogramma del film “The Killer” di David Fincher con Michael Fassbender

Un killer spietato così umano che sarebbe piaciuto a Hitchcock

1 Dicembre 2023

Maccio e Loach non deludono. Pollice verso per il terribile “The Marvels”

24 Novembre 2023
Fotogramma di “Tremila anni di attesa”, film di George Miller

“Tremila anni di attesa” buttati via. E la ballata d’amore più bella di sempre

17 Novembre 2023
Un fotogramma di “Bussano alla porta”, film di M. Night Shyamalan con Dave Bautista

Se “Bussano alla porta”, non aprite. Restate pure sul divano a riguardarvi “Akira”

10 Novembre 2023
Un fotogramma di “Comandante”, film di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino

Il “Comandante” la butta in politica? E voi ributtatevi su “Spaccapietre” o “Essi vivono”

3 Novembre 2023

Video

pizzaballa
Video

In spem contra spem – L’incontro con il cardinale Pizzaballa

Redazione
28 Ottobre 2023

Altri video

Lettere al direttore

Adriana Mascagni
Blog

«Splendevano i campi per la luce che splendeva nel cielo». Buon Natale a tutti i tempisti

Emanuele Boffi
1 Dicembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

“La prima luce dell’universo”, opera realizzata in ferro saldato e bombola esplosa da Giorgio Salvato
Foto

La prima luce dell’universo

1 Dicembre 2023
Foto

Nel centro di Tel Aviv una grande tavola attende gli ostaggi. Il posto di Kfir e Ariel Bibas

30 Novembre 2023
Alba sul monte Sinai
Foto

Sarebbe successo qui. Memorie di un viaggio in Terrasanta

15 Novembre 2023
Roberto Perrone
Foto

Roberto Perrone protagonista a BookCity Milano

14 Novembre 2023
Locandina di invito all’incontro “Dove vai Europa?”
Foto

Dove vai Europa?

6 Novembre 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Unione Europea
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Pnrr
    • Patto di stabilità
    • Inflazione
    • Auto elettriche
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist