Il Deserto dei Tartari
Se il prete gay-friendly discrimina chi non è omosessuale
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La cronaca di Palermo di Repubblica ha dato grande risalto alla notizia: padre Cosimo Scordato, parroco a San Saverio dell’Albergheria, nel corso della Messa domenicale ha presentato alla comunità una coppia di donne che di lì a pochi giorni avrebbe contratto unione civile davanti al sindaco Leoluca Orlando, e ha pubblicamente espresso il proprio rammarico per non poter benedire i loro anelli come si fa con gli sposi. Le due signore non sono praticanti abituali, ma alla vigilia dell’unione civile hanno sentito improvvisamente l’impellente bisogno di una benedizione divina sul loro connubio.
Padre Scordato ha raccontato la vicenda così: «Qualche giorno fa sono venute da me per chiedermi di benedire gli anelli. La Chiesa non ammette questo sacramento per le coppie omosessuali ma le ho invitate comunque a venire a Messa per presentarle alla Comunità, perché la Chiesa deve accogliere tutti. Il mio auspicio è che un giorno la Chiesa accetti di benedire anche queste relazioni omosessuali. Le cose si cambiano poco a poco, un passo per volta».
Che dire? Beh, prima di tutto che questo padre Cosimo sarà anche docente della Facoltà di Teologia di Palermo, ma fa una bella confusione fra sacramento del matrimonio e benedizione degli anelli che simboleggiano l’unione, che sono due cose diverse. Anche molti cattolici non lo sanno o erano distratti quando la questione veniva spiegata nel corso degli incontri di preparazione al matrimonio, ma sacramento del matrimonio e benedizione degli anelli nuziali sono due cose ben diverse. Non è il prete che celebra il matrimonio, ma i due sposi: sono loro i ministri del sacramento. Il sacerdote è uno dei testimoni della celebrazione, ed è quello che ha il potere di pronunciare la benedizione della Chiesa sull’unione, simbolizzata dagli anelli.
[pubblicita_articolo]Un’altra cosa che il docente della Facoltà di Teologia di Palermo non ha ben chiara, è che la Chiesa non riconosce valore sacramentale a un’unione omosessuale e non la benedice (ricordiamoci sempre che sono due cose distinte) non perché vuole discriminare le persone in base alle loro preferenze sessuali, ma per il semplice fatto che quell’unione è intrinsecamente infeconda. Il sacramento del matrimonio è centrato sul fatto che il connubio fra uomo e donna è l’unico capace di trasmettere la vita. Anche quando i figli non vengono, quell’unione è strutturalmente aperta alla vita, ed è l’unico rapporto pienamente umano (non piegato a logiche tecniche) entro il quale può avvenire la generazione.
Potrei però anche pensare che Repubblica abbia citato in modo approssimativo e virgolettato in modo abusivo il pensiero di padre Cosimo, e questa non sarebbe un’ipotesi peregrina, considerati i precedenti della testata, una di quelle abituate a confondere l’Immacolata Concezione col concepimento verginale di Gesù nel grembo di Maria, anche per la penna del suo direttore eterno Eugenio Scalfari. Forse il parroco docente di teologia fa parte più semplicemente di quel gruppo di uomini di Chiesa che pensano che un’unione omosessuale non potrà mai essere un sacramento come l’unione fra uomo e donna, ma merita tuttavia una benedizione perché le due persone sono impegnate a farsi del bene: si aiutano, si assistono, si soccorrono, si fanno carico l’una dell’altra. In una parola: si amano. E la Chiesa non deve mai essere insensibile all’amore, come non lo è nessun essere umano (tranne, dicono alcuni, certi fondamentalisti cattolici).
Il problema di questa posizione è la sua natura discriminatoria. Nel mentre che afferma di voler cancellare una discriminazione, quella contro l’amore fra persone dello stesso sesso, in realtà ne istituisce una molto pesante nei confronti di tutti coloro che omosessuali non sono. L’amore oblativo, infatti, non è una realtà confinata alle coppie omosessuali che chiedono il riconoscimento pubblico legale della loro unione, ed eventualmente una bella benedizione in chiesa. C’è l’amore della madre e del padre per i loro figli, l’amore del bambino per la mamma, l’amore fraterno, quello fra amici, quello della maestra nei confronti degli allievi, dell’educatore nei confronti dei ragazzi e delle ragazze in condizioni di disagio sociale e/o esistenziale. Ci sono donne che assistono con sacrificio per anni una madre, un padre, una sorella malati; genitori che fanno di tutto per un figlio in difficoltà; persone capaci di prestare grosse somme di denaro senza interessi a un amico per la forza dell’amicizia; educatrici che fanno 300 chilometri in treno a loro spese per visitare in carcere una loro assistita finita dietro le sbarre per rapina e violenza.
Un amico del mio nonno paterno rischiò la vita per disseppellirlo dalla trincea che gli era franata addosso a causa di un bombardamento durante la Prima Guerra mondiale. Senza quell’atto coraggioso di amicizia accaduto tanti anni fa io non sarei nemmeno nato. Avendo frequentato un seminario maggiore, padre Cosimo saprà sicuramente che le parole amico ed amicizia vengono dal latino amicus e amicitia, entrambe le quali rimandano al verbo amare. L’amicizia è amore, non ci sono dubbi.
Allora la mia domanda è: perché l’amore delle due signore prossime ad accasarsi in una unione civile avrebbero secondo lui diritto a una benedizione solenne come quella che si riserva agli sposi, e invece tutte le altre forme di amore no? Per quale ragione sostanziale l’amore di quelle due donne dovrebbe essere più meritevole di benedizione pubblica durante la Messa di quello di due amici pronti a rischiare la vita l’uno per l’altro, o di una figlia che assiste premurosamente i genitori malati se necessario per anni, o di un padre che sacrifica le sue tentazioni narcisistiche alla crescita e alla solidità umana e affettiva dei suoi figli?
Sembrerebbe allora che due omosessuali abbiano diritto a una benedizione privilegiata per il fatto che il loro amore comprende anche contenuti erotici, che quell’amore è fatto anche di passione fisica coi relativi contatti fra le parti sessuali dei loro corpi. Io e il mio amico fedele di una vita non possiamo essere benedetti da padre Cosimo e applauditi dai suoi parrocchiani, perché non abbiamo intenzione di andare a letto insieme. Se invece decidessimo di farlo, padre Cosimo ci benedirebbe, Repubblica ci pubblicherebbe un articolo e Rai Due ci inserirebbe nel documentario che sta preparando sull’argomento.
Beh, è evidente che una spiegazione logica e razionale al privilegio che il parroco palermitano vorrebbe concedere ad alcuni a scapito di altri non c’è. Io sospetto che le motivazioni siano altre. Il problema è che oggi nella Chiesa comincia ad esserci un po’ troppa gente che ama essere alla moda, che vuole piacere al mondo, che vuole sentirsi accettata dalla cultura dominante, che vuole conformarsi alla mentalità corrente. È la tentazione della mondanità della Chiesa, che papa Francesco tante volte ha deplorato. Ed è una tentazione prettamente clericale.
In un passato non tanto lontano ricevere gli ordini sacri voleva significare anche entrare a far parte di una élite sociale, essere rispettati come dei maggiorenti, avere un ruolo di prestigio nella comunità cittadina. Con la secolarizzazione della vita civile il clero ha perso questo prestigio, e qualcuno non riesce a sopportare la perdita. A qualcuno non basta più essere ministro di Dio, sacerdote della Santa Chiesa, celebrante che ha potere di trasmutare il pane e il vino nel corpo di Cristo. Rivuole il prestigio di prima, e poiché il mondo non vuol venire sulle posizioni della Chiesa, allora vede come unica soluzione che la Chiesa si identifichi con le posizioni del mondo. Ma vendere l’anima per un po’ di potere terreno non è mai stato un buon affare.
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84 commenti
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Purtroppo di padri Cosimo ce ne sono tanti, ma la cosa che più mi sorprende guardando la foto sono quei fedeli che applaudono, come fosse la cosa più normale e giusta del mondo.
Già non amo gli applausi in chiesa (chissà cosa ne pensa il Padrone di casa …) ma, in questo caso particolare, com minimo mi sarei seduto e me ne sarei stato fermo con qualche colpo di tosse anche se, conoscendomi, è più probabile che me ne sarei andato all’altare della Signora a pregare per le 2 signore … e per il prete.
@AndreaUDT @Tony
Di questo passo ci sarà qualche “autorevolissimo” storico che accuserà di omofobia tutti i Romani autori del ratto delle Sabine!
Papa PaoloVI disse a Atanagora in un incontro che sarebbe stato meglio esiliare i teologi in un’isola per i danni che producono…profetico!
Assolutamente d’accordo con te: quando si parla di cose religiose é sempre meglio evitare di pensare.
Pensare in materia di fede è ciò che ci distingue dai musulmani.
Ci riesci benissimo. Un vero talento naturale.
Proposta:
Casadei recupera in solaio le fedi che il nonno e il commilitone si sono scambiati dopo la frana, le manda a Scordato e durante la messa successiva Scordato gliele benedice pubblicamere.
Così siamo tutti contenti e risolviamo la questione una volta per tutte.
Ma perché Padre Scordato non dovrebbe dare la benedizione al Casadei e al suo amico (che vadano o no a letto insieme) o a suo nonno se fosse in vita? Per il nonno è troppo tardi ma per lui e il suo amico glie la può ancora chiedere e secondo me gliela dà.
Mi pare che come sempre gli articoli del Casadei siano basati su ipotesi mai verificate e non verificabili.
L’unico ragionamento che condivido è che la Chiesa (quasi tutta, non solo i preti di parrocchia) sta inseguendo il cambio dei tempi. In un certo senso è una prova delle teorie evoluzioniste, anche molto in contrasto tra loro, ma d’accordo sul fatto che al cambiare dei parametri ambientali un organismo deve evolvere per sopravvivere.
Giusto oggi su un sito gemello è comparso un editoriale sul “cattosauro” una specie inevolvibile che è appunto in via di estinzione.
La scelta è chiara: o continuare ad avere fedeli (e soldi dall’8 per mille ecc.) o scomparire per mancanza di risorse umane e non solo. Ecco perché la Chiesa già adesso tollera e perdona tutto: omosessualità, aborti, divorzi, contraccezioni, sesso fuori dal matrimonio e fra un po’, eutanasia, droga libera, ecc.
Se continua così, ce la fa di sicuro. Con molti auguri di felice sopravvivenza.
La discriminazione avviene quando a qualcuno viene negato – in questo caso – un servizio, solamente per una categoria a cui appartiene.
Ci sono esempi in cui questo e’ avvenuto? O il titolo dell’articolo e’ stato scelto a caso, o peggio, in malafede per gettare fango su una particolare comunita’?
Rodolfo Casadei sicuramente ha conoscenza di almeno un caso in cui discriminazione e’ avvenuta. Perche’ non l’ha citata? O citate, se sono molteplici?
Sono inorridito di pensare a quella volta che il prete si e’ rifiutato di compiere i rituali per cui lo pagano quando suo nonno e il suo amico si sono sentiti rifiutare la benedizione per quello che si sono voluti scambiare ( un orologio? simbolo religioso? parte delle pietre da cui il nonno e’ stato fortunatamente salvato? ) in segno della loro amicizia. Agghiacciante.
Lo stesso per tutte le volte che eterosessuali che credono nel rito della benedizione di oggetti hanno ricevuto un rifiuto da parte di sto prete.
Sarebbe interessante avere un articolo in cui tutti questi eventi vengono citati. Purtroppo se ne parla solo nel titolo, e l’articolo e’ su tutt’altra cosa.
Daniele, hai capito tutto, sei di un acume sorprendente, un vero volpino.
Forse non ho capito io allora.
In pratica, quindi, chi e’ che e’ stato discriminato da sto prete e si e’ visto rifiutare la sua benedizione? Senza citare i casi di cui sicuramente l’autore dell’articolo e’ a conoscenza, sembra si parli di discriminazioni immaginarie verso persone che non hanno fatto richiesta dei suoi servizi. Che poi non si sa comunque se quest’uomo avrebbe rifiutato o no.
Tutto quello che viene scritto qui e’ opinione legittima dell’autore, ma un titolo appropriato sarebbe “Non sopporto le lesbiche e mi girano le scatole che un prete gli ha benedetto gli anelli”
Comunque mi metto ora a scrivere un articolo anch’io per la redazione sulle discriminazione che ho ricevuto un paio di giorni fa. Mentre stavo andando ad incontrarmi con amici sono passato davanti alla vetrina di un bar e da fuori ho visto che stavano facendo un caffe’ ad una persona che non ero io, e non mi piacevano le sue scarpe!
“…il prete si e’ rifiutato di compiere i rituali per cui lo pagano…”
Ecco cosa succede a credere che il mondo sia un enorme supermercato…
Io sono inorridito a leggerti.
La benedizione un “servizio?” Forse che la canonica e’ una foresteria degli uffici comunali? Il prete un impiegato all’anagrafe?
Vai a pretendere i “servizi” dal barbuto islamico di turno. E prova a lagnarti se ti “discrimina”!
Guarda, garantito: sei tu che non capisci.
Mah, io non ho preteso servizi da nessuno, uomini o donne, barbuti o meno. E non mi sono lamentato. Forse mi confondi con qualcun altro?
Era l’autore dell’articolo che si preoccupava di discriminazione. A quanto si evince dall’articolo, e dai commenti, di discriminazioni avvenute non ne e’ al corrente nessuno, tu incluso. Quindi Rodolfo Casadei, e altri che come lui si sono momentaneamente preoccupati, possono dormire sonni tranquilli al riguardo.
Tutto qui.
“Mah, io non ho preteso servizi da nessuno, uomini o donne, barbuti o meno. E non mi sono lamentato. Forse mi confondi con qualcun altro?”
Sei lo stesso che appena qualche riga qui sopra ha scritto:
“…quella volta che il prete si e’ rifiutato di compiere i rituali per cui lo pagano…”
O ti dimentichi di rileggere i messaggi che invii o ti fai i dispetti da solo.
Gentile Rodoflo Casadei,
vorrei risponderle nel merito del suo intervento così ricco di domande. Premetto che la sua osservazione sull’apertura alla vita non trova fondamento nel momento in cui la Chiesa ammette il matrimonio anche per persone non fertili, anche quando tale condizione non ammette alcuna possibilità, perchè una donna senza utero si può sposare, ma non potrà mai avere figli. E onestamente se ammettiamo il miracolo per una donna senza utero, tanto vale ammetterlo anche per un uomo.
Volendo ulteriormente sviluppare questo punto, vorrei farle notare che i figli vengono benissimo al mondo anche senza benedizioni, il che evidenzia, storicamente e socialmente, che il matrimonio è ben altro: serve infatti, nella sua dimensione di celebrazione pubblica, a rendere pubblico ciò che prima era privato, perchè tutti sappiano che esiste una dedizione speciale ed esclusiva tra quelle due persone. Che tale dedizione riguarda anche le famiglie di origine e pure amici e conoscenti dei coniugi, che prima erano sconosciuti. Si crea un nuovo ponte nella società, che ne trae grande beneficio.
Di conseguenza, ancora una volta a voler sottolineare l’insensatezza della discriminazione delle coppie omosessuali, ogni obiezione può sempre essere fatta in modo identico al matrimonio etero: poligamia, parenti, amici, benevoli, altruisti, ecc. ecc.
L’unico modo in cui la Chiesa potrebbe “spuntarla”, sarebbe quella di celebrare il matrimonio solo dopo la nascita del primo figlio (o la prima adozione. Ma sappiamo che pure le coppie omosessuali possono essere idonee a far da genitori…), e lasciare tutto quello che è relazione prima di tale evento in un indistinto calderone di affetti di cui non curarsi, perchè -con tutta evidenza- non generano vita.
Questo evidenzierebbe in modo efficace tutta l’ipocrisia dell’atteggiamento omofobo e anacronistico di cui la Chiesa si ostina a farsi portatrice, perchè ormai la frittata etica sull’omosessualità è fatta: una cantonata antropologica imbarazzante e ovviamente molto difficile da digerire per chi per secoli si è arrogato l’autorità di dire cosa l’uomo sarebbe e dovrebbe fare.
Invece, oggi appare evidente socialmente e anche scientificamente le unioni omosessuali ed eterosessuali sono equivalenti e la cosa inizia ad essere evidente al punto che pure una parte del clero più progressista inizia a porsi delle questioni.
Senza essere Casadei, basta il famoso esempio dei 2 tori per smontare quanto hai scritto. Una coppia etero sterile rimane 10 milioni di volte più aperta alla vita di una coppia omo. È la imprescindibile differenza tra natura e contronatura.
Non è questione di fare a gara a chi fa più figli, ma di capire qual è il senso del matrimonio. E è evidente che non è solo quello di fare figli, ma -con tutto il rispetto per questo evento che avviene anche senza matrimonio- ben più ampio. L’omosessualità non è contro nulla, né la natura, né tanto meno la società. E’ lei che è contro la partecipazione del suo prossimo alla vita e allo sviluppo sociale, senza alcune ragione.
In un Paese in denatalita sarebbe una bella gara. È vero, il matrimonio è molto di più della biologia. Anche per questo le unioni gay sono intrinsecamente sbagliate. Mancano di alterità che possa davvero diventare reciprocità.
Non è certo lottando contro le unioni omosessuali che si solleverà la natalità, anzi. La sua frase sull’alterità cosa significa? Anche le unioni omosessuali riguardano due persone di due famiglie altrimenti slegate e questo crea appunto alterità, così come quel legame è reciproco. Non mi pare che lei abbia aggiunto alcun argomento, e la sua posizione resta senza ragione.
Anche gli amici di cui si dà conto nell’articolo appartengono a due (e perché poi solo due?) “famiglie altrimenti slegate”.
Inoltre se lei trova “alterità” tra due simili come due (e perché solo due?) gay, analogamente la deve trovare tra due amici.
Alla logica delle osservazioni non si risponde con l’arbitrio dell’ipse dixit.
Come ho già detto, la sua obiezione vale anche per il caso etero, il fatto di essere due, famiglie slegate, alterità. Tutto uguale. Quindi non vedo perchè la cosa dovrebbe essere rilevante al caso gay.
Fischi per fiaschi.
Lucciole per lanterne.
Quando avrà capito quel che le si obbietta, faccia un fischio.
Come al solito, la trollona malefica riesce a spostare il discorso sulle sue solite banalità trite e ritrite e ritrite e della profondità e originalità dell’articolo non rimane traccia, tantomeno del senso religioso che lo permea.
Possibile che si sia costretti ad assumere ,contrastandolo , ma stando alle sue condizioni, il punto di vista basso e strisciante della trollona malefica ?
Fateci caso, ogni volta è così.
Casadei parlava di tutt’altro, parlava di noi , se ci convenga vendere l’anima per un po’ di potere terreno, dimenticando altre forme di amore meritevolissime di benedizioni, senza sesso , ma molto meno in voga, che non avrebbero dato al parroco di Palermo tutta quella fama untuosa.
Credo sia comunque importante non scandalizzarci di questi preti, con la consapevolezza che il male non prevarrà.
Nessuno ti discrimina, vivi come ti pare, ama chi ti pare.
Ma non venire a pretendere benedizioni fossero anche solo laiche (matrimonio egualitario) a un modo di far figli che rende l’uomo merce.
Perché altro modo non ne hai: due uomini o due donne non concepiscono: questo si che è scientificamente provato.
E se gli strizzacervelli dell’APA con le scemenze del concepimento psichico dell’adozione introiettata e del “mi prendo la responsabilità” vedi asterisco del contratto ti hanno convinto del contrario non possiamo farci nulla, ti abbiamo fatto da balia con infinita pazienza per almeno un anno e mezzo. Non ci arrivi, anche questo è ormai un dato di fatto sperimentale.
E piantala di usare la parola “scienza” a membro di segugio.
Sono “parent reported survey”, sondaggi su test psicometrici a cui rispondono i genitori per figli mediamente infanti.
E tutti i Peer di questo mondo non cambiano la sostanza: sempre sondaggi interessati rimangono.
Se per te quella e’ scienza fatti curare dal mago Otelma.
P.s. Preferisco i Galasi o i Galvani che impestano twitter: almeno loro sono sinceri nel loro disprezzo e non lo dissimulano. I toni melliflui e finto cortesi per spacciare per oro la @%€#& li trovo insopportabili.
Se la redazione pensa che io sia troppo diretto faccia una rapida ricerca con queste parole:
“maternità queer foto FtM diventa virale”
Poi, tra poco, qualche psicologo perditempo intervisterà queste donne che prendono ormoni maschili, sospendono ormoni, fanno inseminazione artificiale, riprendono ormoni e fanno quello che vogliono fare e diranno che va tutto bene.
E, subito dopo, ci sarà un taleL che romperà le tasche per un anno di fila dicendo che è scientifico.
Non stiamo parlano di me, Andrea. Lei con me non vuole avere nulla a che fare, ricorda? E francamente cosa lei trovi sopportabile o meno non mi interessa, salvo evidenziare come lei voglia imporre il suo personale giudizio e le sue impressioni alla discussione, senza argomentare, come suo solito.
E se lei vuole discriminare qualcuno gli deve spiegare perchè. E “il mio Dio ha detto che non sei secondo natura” non vale ad di fuori del dominio del suo Dio, che è appunto il suo immaginario.
Nemmeno una donna in menopausa o senza utero concepisce, eppure la fa sposare lo stesso. E nemmeno chi dice di non volere figli nel modo assoluto non concepirà, eppure li si fa sposare lo stesso. C’è un profondo interesse e beneficio sociale nel sancire la dedizione e la solidità di un rapporto di coppia tramite doveri e diritti e questo è utile e buono.
E non mi venga a parlare di scienza lei, che è al massimo maestro dei due pesi e delle due misure (illuminante la sua “collaborazione” con uno come Pennetta, un non-non-creazionista…), lei che è incompetente cacciatore di pagliuzze irrilevanti (e ammesse nelle discussioni) di lavori autorevoli, mentre sorvola con scandalosa superficialità sulle travi ideologiche che condizionano lavori in cui il condizionamento ideologico è evidente (Regnerus, Sullins, Marks, ecc.).
Infatti cosa fa? Va in cerca del caso limite, del transessualismo che è raro e dell’ancora più rarissima genitorialità in quel contesto. Come discutere di Nadya Suleman per negare la validità della maternità eterosessuale.
Quando vorrà discutere in modo intellettualmente onesto, sa dove trovarmi, ha la mia mail e sa che io non mi sottraggo al confronto, come fa lei sistematicamente.
Anche dopo il lenzuolo rimangono sondaggi di parte che un Board di attivisti LGBT arbitrariamente cataloga come 77 a favore e 4 contro.
Anche dopo il lenzuolo due uomini o due donne possono filiare se e solo se riducono l’uomo a merce.
E’ un dato di fatto, e’ scientifico.
E lo sarà anche se disgraziatamente le leggi si piegheranno al @€)co comodo di parte.
Non pretendere che si benedica da parte di tutti, fosse anche laicamente, questi dati di fatto.
La sua disonestà intellettuale è palese Andrea. Se non concorda con il criterio del What We Know Projet, ci illumini, quale propone lei? Diamo retta ai 4 nonostante le macroscopiche (e dai lei deliberatamente ignorante) falle scientifiche e ideologiche? 77 studi peer reviewd, coerenti e condotti da esperti autorevoli e stimati da tutti i loro colleghi. Tranne lei, che collega non è, non è peer e di peer da citare non ne ha. Così si fa la scienza, così si verifica la realtà e si smascherano i ciarlatani, come Stamina, i terroristi dei vaccini e delle cure a ricotta per il cancro.
Lei è pronto a scardinare un intero sistema scientifico per la sua omofobia, perchè secondo lei gli omosessuali non dovrebbero avere alcun ruolo sociale, le loro unioni dovrebbero essere ignorate, e anche se possono essere ottimi genitori dei figli dei loro compagni (figli NATURALI), lei è qui a insultare ancora una volta l’affetto altrui parlando di compravendita, mentre la realtà più comune e diffusa è quella della Step Child Adoption, e la Gestazione Per Altri riguarda in identico modo anche le coppie etero.
Qui non ci sono ragioni Andrea, RAGIONI, per discriminare le coppie omosessuali. Solo pretesti e pregiudizi.
Eh beh Andrea, se non concorda con la Crème brûlée suprême dell’attivismo finto scientista gay lo dica subito e non ci faccia perder tempo!
Se lei è un bigotto retrogrado inviso all’utero in affitto della mutua e allo “sbiancamento anale” (sic!) a carico dei contribuenti (Crocetta il pioniere!) è automaticamente indegno del titolo di interlocutore semaforico e va catalogato tra i biechi sostenitori dei più europeistici rondò!
Vade retro!
Con argomenti come i suoi, scientificamente dello stesso spessore dei gomblottisti dei vaccini, o dei peracottari per la “cura” del cancro, per fortuna che il sistema scientifico ha da tempo sviluppato robusti anticorpi ed è vaccinato contro ciarlatani dello sbiancamento anale come lei.
Ecco, vedo che la cervice semaforica non è poi tanto refrattaria, infatti, pur non capendo nulla, ha centrato l’osso del problema.
Infatti taluni dei cosiddetti “complottisti dei vaccini” sono stati definiti tali dalla crème della créme proprio perché, a differenza di altri, hanno osato condurre ricerche degne di questo nome osservando le cose di persona, invece che limitarsi ad accettare supinamente le “ricerche” condotte dalle stesse case farmaceutiche che spiegano quanto siano sani i loro vaccini.
Non avevo dubbi che certi ciarlatani pseudo-scienziati gloriosi fantini dell’allarmismo anti-vaccini godessero della sua stima… Un’altra perla che la (s)qualifica adeguatamente.
Ovviamente lei non può avere la minima idea di cosa io parli effettivamente, ma ciò le basta e avanza per sciorinare i suoi stupidi pregiudizi semaforici anche su questo argomento col solo intento di sbertucciare.
In realtà io non sono affatto contrario ai vaccini, ma lei continui a conversare col semaforo 🙂
E ora ci spieghi, a chi faceva riferimento, definito “complottista dei vaccini”, che -a differenza di altri- avrebbe fatto ricerche degne di questo nome, osservando le cose “di persona” (che metodologia!).
Credo proprio che la sua cortina fumogena di padreternalismo -al solito- svanirà di fronte all’incapacità di dire qualsiasi cosa concreta.
Avanti. Un nome di chi avrebbe subito tale accusa ingiustamente, contro le disoneste compagnie farmaceutiche del vaccino…
Il problema non è che io non abbia idea di cosa parla (e il suo messaggio è un esempio da manuale di delirio gomblottista), il problema è che è lei che non ha idea di cosa parla.
“E ora ci spieghi, a chi faceva riferimento, definito “complottista dei vaccini”, che -a differenza di altri- avrebbe fatto ricerche degne di questo nome, osservando le cose “di persona” (che metodologia!).
Dunque, per il nostro esperto epistemologo, l’osservazione diretta dei fenomeni non sarebbe un approccio metodologico adeguato.
🙂 🙂 🙂
E si noti che cotanto raglio è stato lanciato nell’aere senza sapere una seppia di quello a cui mi riferivo…
E pretende pure di far lezione, il somaro.
Svicola svicola nella sua cortina di fumo. Sentiamo, a cosa si riferiva? Quando si tratta di concretezza lei e le sue polemiche evaporate.
Quindi alla fine hai ammesso di non sapere un cappero di quello di cui tronfiosamente hai paraponzato finora.
Normale amministrazione.
Noto che sei in buone mani, perciò posso continuare a disinteressarmi di te…
Continui a fare come la volpe con l’uva esimio dott. Barzotto. Lei non si è stancato di me, ha avuto da me una bella lezione, ratificata dalla redazione.
Lei non si è preso una pausa, è stato allontanato in quanto vile multinick blackblock, provocatore delle sue stesse fila, bugiardo e calunniatore, reo costretto dalle evidenze alla confessione.
Ma può provare che mi sbaglio e postare un messaggio con la sua mail originale…O non facendolo confermare di essere un bugiardo, dopo essere già stato platealmente smascherato una volta, per altro con lo stesso metodo (e conferma pure poco sveglio).
Un messaggio come questo?!
Ciao Filomena Triestina Hawk MicheleL, un vero galantuomo dalle intenzioni sempre buone e trsparenti.
Baci e auguri di pronta guarigione.
Svegliati!!!!!!!!
Crouch 2014, la più “fica” e’ “un parent reported survey”.
Sveglia!!!!
Te lo dice pure nel TITOLO.
E’ un sondaggio, NON studia il benessere dei ragazzi, chiede ai gay genitori se va tutto bene.
Ma quante volte te lo ho detto?
E le altre? Caro mio, dopo quasi un anno gli abstract li ho letti tutti e 77.
Sono i tuoi stessi illustri a non trarre conclusioni definitive. Loro lo scrivono!!!
Per cialtroni psicologi in malafede basta.
In medicina, in qualsiasi ramo, nessuno si azzarderebbe a trarre conclusioni con ricerche fatte con quei metodi e quei campioni.
Ma prima o poi ti entra in quella zucca arcobaleno almeno l’alba del concetto di “metodo scientifico?”
Ma cosa vuole che mi svegli Andrea. Il lavoro di Crouch è stato persino preceduto da un lavoro metodologico. Pregi e difetti del lavoro sono ampiamente noti. Il lavoro evidenzia che non ci sono differenze e se queste vi fossero state, la metodologia era adeguata a farle emergere. Questo metodo è scientifico, nel senso che in contesti analoghi è adeguato a rilevare differenze.
Lei inoltre sa benissimo che sui 78 lavoro (non si dimentichi Bos et al) si tratta la questione anche da altri versanti.
Conclusioni definitive non ce ne sono, certo, ma da lì a negare l’accesso alla genitorialità alle coppie omosessuali ce ne corre, perchè le indicazioni, anche se non definitive, sono chiaramente incoraggianti.
E le faccio presente che qui non stiamo parlando di malattie, ma di famiglie vere e bambini che altrimenti non sarebbero mai nati. Nessuno ha il diritto ad impedire ad una coppia lesbica di crescere un bambino, lei lo intuisce, spero.
A questo punto, in base alle indicazioni, lei che invita alla prudenza, dovrebbe capire che non ha senso porre limiti assoluti e che per esempio la SCA sarebbe più che opportuno approvarla. Il problema della GPA è più ampio e riguarda coppie etero e gay, ma in generale non è che ad oggi ci siano ragioni per discriminare le coppie omogenitoriali.
I bambini vengono su bene, e con le evidenze esistenti non dico che lei debba essere convinto quanto me, ma dovrebbe rispettare questa possibilità e non negarla il modo assoluto.
Lenzuolo lenzuolo lenzuolo…
Ma sondaggio su test psicometrici rimane.
Quello e’, e fatto con metodo statistico da brividi: campione di convenienza corretto con interpolazione (gli psicologi “interpolano” stati emotivi) e paragonato a campione random.
Sai cosa? Non perdiamo tempo a votare, facciamo come i tuoi illustri: un sondaggio ai partecipanti della Leopolda sul gradimento di Renzi. E “interpoliamo” e facciamo finta che quello è il risultato delle elezioni.
Caro mio, questo è il livello dell’uso degli strumenti statistici dei tuoi illustri.
E non tirare fuori la meta analisi dei dati degli studi che “studiano gli studi”: vale sempre il principio “Garbage in Garbage out” Dell elaborazione massiva dei dati.
Come vengono su e come si sentiranno da ADULTI non lo da nessuno, nemmeno Crouch che te lo dice pure nelle sue ricerche.
E tu la chiami “scienza” e ti permetti di offendere Pennetta dopo che ipocritamente ti sei rivolto a lui chiamandolo pubblicamente “egregio”.
Cosa non si fa per vedere pubblicato il solito lenzuolo sporco.
Vai a studiare statistica dal mago Otelma.
Lei è proprio della “generazione internet”, oltre i 140 caratteri di un tweet mi va in crisi 🙂
Non sta a lei Andrea decidere cosa è affidabile o meno in psicometria, ma ad esperti del settore, che sono più competenti di lei. Abbiamo già fatto questo discorso diverse volte e lei dovrebbe sapere che la mancanza di esperti a sostegno delle sue -molto appassionate- accuse, non esiste. Le meta analisi (studi di studi) sono valide quanto valutano la bontà del dato e che sia “garbage”, ancora una volta, non lo decide lei.
E non lo decide nemmeno Pennetta, che non ha mai pubblicato uno studio peer review in vita sua. Lui che ha l’orrore del peer-review perchè è per gli pseudo-scienziati come i vaccini per i virus. Il mago Otelma usa metodi molto più simili a quelli di Pennetta che a quelli delle riviste peer-reviwed che trova nel WWKP: frasi non giustificate, condizionamenti ideologici, manipolazioni, omissioni capziose.
E infatti di peer-review non ne esce nulla.
Gli studi sugli ADULTI ci sono e lei lo sa bene, ne abbiamo parlato diverse volte (v. nota alla fine)
E questi dati Andrea lei sa benissimo che peso politico hanno e infatti si da tutto questo da fare a smentirli. Le decisioni si prendono infatti a ragion veduta, e questa è infatti la RAGIONE 🙂
Poi, politicamente, le ricordo che stiamo parlando i famiglie vere, con figli veri e sentimenti veri e nel dubbio il rispetto è dovuto. Quel rispetto che lei pare non voler considerare in modo assoluto. Nel dubbio, Andrea, la gente si lascia in pace e libera. E qui di ragioni per pensare che l’omogenitorialità sia buona ne ha 78…
NOTA:
Lavori su adulti nel WWKP:
1) Goldberg, A. E. (2007). (How) does it make a difference? Perspectives of ADULTS with lesbian, gay, and bisexual parents. American Journal of Orthopsychiatry, 77(4), 550-562
2) Leddy, A., Gartrell, N., & Bos, H. (2012). Growing up in a lesbian family: the life experiences of the ADULT daughters and sons of lesbian mothers. Journal of GLBT Family Studies, 8(3), 243-257.
3) Lick, D. J., Patterson, C. J., & Schmidt, K. M. (2013). Recalled social experiences and current psychological adjustment among ADULTS reared by gay and lesbian parents. Journal of GLBT Family Studies, 9(3), 230-253
4) Tasker, F., & Golombok, S. (1995). ADULTS raised as children in lesbian families. American Journal of Orthopsychiatry, 65(2), 203-215.
5) Wilson, C. L., et al. “Looking downstream: a review of the literature on physical and psychosocial health outcomes in adolescents and young ADULTS who were conceived by Artificial Reproduction Techniques.” Human Reproduction 26.5 (2011): 1209-1219. Quest’ultimo non dal WWKP ma comunque interessante.
Ne abbiamo già parlato di questi pseudo studi.
Compreso quello della Patterson ove se ne sbatte “scientificamente” del coeff. alfa crombach, del half split per la validazione dei test.
Altra roba “scientifica” da proporre?
E Crouch te lo dice nel 2012 che non si sa nulla sugli adulti, proprio nella parte introduttiva dove fa il punto sulla ricerca.
2012.
Ma almeno leggili gli “studi” che citi a vanvera.
Andrea, adesso ha due strade:
a) ricopia e rincolla il lenzuolo;
b) dice che siccome sono fatti da “autorevoli” sono certamente veri.
P.S.: anche secondo me non ne ha letto neanche uno.
Certo che ne abbiamo già parlato, ma lei è svanito nella discussione (articolo: giovanardi-la-cassazione-ha-sdoganato-la-stepchild-adoption ). Avremmo dovuto parlarne via mail (anche con gli autori degli studi, che nessuno le impedisce di contattare), ma lei non ha voluto continuare. Quello che cerca pretesti ma non vuole davvero andare alla base della questione è lei, Andrea.
Io sono dispostissimo ad andare fino alla fonte, agli esperti e porre domande. Capirà anche che se un sociologo venisse da lei, ingegnere, a dirle che i suoi calcoli di statica non gli tornano, lei lo inviterebbe a rivolgersi ad un altro ingegnere per farsi spiegare, visto che il suo progetto è stato certificato da un istituto indipendente di ingegneria (peer-review).
Dove sono gli esperti di psicometria che condividono le sue critiche?
E abbiamo anche già discusso sulla frase di Crouch, che dice che nel caso specifico di GPA e coppie di maschi gay non ci sono dati su adulti. Ma i dati ci sono per adulti adottati, per la SCA e per la GPA per altre coppie e siccome non ci sono indicazioni negative, non c’è motivo per sostenere una posizione aprioristica come la sua.
Lei ha la mia mail Andrea a le ripeto che possiamo andare a fondo della questione. Oppure, come preferisce, può continuare a fare insinuazioni e valutazioni da incompetente senza alcun riscontro di un esperto, ma non andrà molto lontano, come non sono andati lontano altri parvenu come lei, che si sono risvegliati all’alba di qualche discussione ideologica con la pretesa di poter trovare falle in un sistema scientifico che conoscono poco e che per di più faticano a comprendere per evidente condizionamento ideologico.
Andrea, che t’avevo detto?
Guarda, non intervengo perché stai ricevendo già abbastanza bastonate da altri utenti ben più preparati di me, però una cosa te la dico: abbozzala di chiamare l’utero in affitto “GPA”, il nuovo termine politicamente corretto per giustificare questo aborto. Abbozzala.
Le bastonate le han prese i suoi soci, come il redivivo Stoppani (dopo 2 mesi si esilio) e l’evaporata Giovanna. Quanto a lei, che vien qui di quando in quando a dire sciocchezze, se non sa la differenza tra altruismo e lucro, è bene che se ne torni a riflettere, prima di inzaccherare il monitor con le sue polemiche.
Ma sì, è “ovvio” che le “bastonate” le hanno prese quelli che credeva fossero banditi e non smisuratamente stufi di farsi del male relazionandosi con un auto-conversatore etil-semaforico avvezzo alla malafede e all’insulto sistematico.
La realtà è proprio quella che immagina lei.
Spiccicata.
Non pende un filo.
Ah, e io, more solito, non ho argomenti e penso solo a far polemica.
In gamba, eh? 🙂
Il vigliacco Tigrin è stato bandito, per sua stessa ammissione. E guarda caso il vile troll Stoppani si sarebbe auto-esiliato per due mesi esatti (salvo qualche intervento con mail fasulla), dopo aver fatto la figura del black block multinick (e io mi ricordo il messaggio del panino di traverso gonfio di insulti che la redazione ha rimosso), e ora, di botto, fa il troll a mitraglietta, con la mail riabilitata.
Giovanna, la delirante delatrice di multinick, è evaporata guarda caso in una nuvola di troll che hanno infestato il forum per qualche giorno dopo la sua scomparsa, proprio quando -somma beffa- il multinick è stato elegantemente smascherato essere il suo compare.
Di matti qui ne ho visti diversi (tra qualche interlocutore valido) e lei, chiunque sia, che non perde un’occasione di dire qualche scemenza impertinente, da perfetto troll a sua volta, non mi stupisce affatto. Farà la fine dei suoi compari.
Vorrei tanto sapere per quale oscura ragione la altrove tanto solerte redazione continua a permettere a certi bulletti da tastiera di insultare la gente approfittando dell’anonimato garantito al limone.
Cosa serve, tecnicamente parlando intendo, per provocare un intervento della moderazione rispetto a queste palesi scorrettezze?
Un esposto? Una petizione? Una raccomandata? Un’assicurata di Lire 100?
E’ solo una curiosità la mia, si badi bene.
I deliri infatti non mi inquietano più di tanto.
Prendo dal catechismo per non correre il rischio di esprimere un’opinione basata solo sul mio ego:
“La Tradizione ha sempre dichiarato che gli “atti di omosessualità sono intrisecamente disordinati”. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono frutto di una vera comlpementarietà affettiva e sessuale”
aggiunta importante
“[le persone con desideri omosessuali] devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione”
e anche
“1654 I coniugi ai quali Dio non ha concesso di avere figli, possono nondimeno avere una vita coniugale piena di senso, umanamente e cristianamente. Il loro matrimonio può risplendere di una fecondità di carità, di accoglienza e di sacrificio.”
Quindi no, “i preti” non vedono nella fecondità il recquisito fondamentale del matrimonio, solo nell’apertura alla stessa anche se questa poi non si realizza nella nascita materiale di un altro essere umano. Così l’ha “spuntata” la Chiesa?
Sull’omofobia invece, posto che sempre secondo “i preti” nostro Signore ama in egual modo tutti gli uomini, sia quelli soggetti a desideri omosessuali e quelli non soggetti ad essi ed è ugualmente incline a perdonare, se gli viene chiesto, i peccati degli uni e degli altri, sessuali o meno, “l’omofobia” se proprio la si vuole trovare risiede tutta nell’idea della non complementarietà di questi rapporti, affettiva e sessuale, che non rende possibile qualificarli come oggetto di benedizione; ora questo punto si può negare, ma assieme ad esso neghiamo ogni differenza tra uomo e donna, psicologica e fisica, e già che ci siamo neghiamo che solo il confronto con ciò che è veramente altro da se può portare alla maturazione mentale ed emotiva (e se siamo religiosi, a fare la volontà di Dio) e torniamo serenamente a credere a Babbo Natale. Possiamo fare tutte le elecubrazioni mentali del caso su questo punto orrendo, cattivo e scomodo. Tutti vogliamo bene al nostro “amico gay” e gli auguriamo ogni bene, ma la realtà rimane che i tipi di sessualità che “i preti” reputano illeciti (e che non sono solo gli atti omosessuali) sono del tipo che lascia un’aridità sempre crescente, che non si estingue mai e asseta con l’illusione di dissetare, aprendo sempre di più delle ferite mentre si crede di richiuderle; al di là della retorica, questo è qualcosa che l’esperienza può dimostrare, purtroppo per chi ne ha fatto esperienza sulla sua pelle o conosce chi è in questo circolo vizioso.
Spesso per piacioneria e per essere “moderni” rischiamo di sostenere il diritto di tutti a farsi del male mentre non tocchiamo neanche con un dito i problemi e le sofferenze che permettiamo di infiltrarsi nella società, come degli astemi che sostengono il diritto di tutti a rovinarsi la vita con l’alcol perchè è un segno di libertà, per poi guardare con schifo l’ubriacone che vomita all’angolo della strada.
Galasi parla di amore, ma perbacco ha ragione! Anche i pedofili amano i bambini e i pastori le loro pecore e entrambi hanno pure rapporti intensi “d’amore” con i loro partner proprio come la coppia di donne.
Quindi che differenza c’è tra loro?
“Love is love” è una fesseria. Ci si sposa per mettere al corrente la società di un fatto di cui essa può trarre beneficio e di cui la coppia gode di riflesso. Per amarsi non serve il permesso di nessuno, e le obiezioni, come ho spiegato nel mio messaggio sotto, sono identiche per i casi etero o omo.
Ribadisco, “love il love” è una fesseria, perchè è come dire che per amarsi serve il certificato.
E per quale motivo la società non potrebbe “trarre beneficio” se a chiedere di sposarsi fossero in tre o in quattro o in dieci?
Dove sta l’impedimento? O dov’è il danno che la società ne riceverebbe?
Dal mio messaggio sotto:
Di conseguenza, ancora una volta a voler sottolineare l’insensatezza della discriminazione delle coppie omosessuali, ogni obiezione può sempre essere fatta in modo identico al matrimonio etero: poligamia, parenti, amici, benevoli, altruisti, ecc. ecc.
Leggi di Più: Don Cosimo Scordato discrimina i non omosessuali | Tempi.it
Non riesco a capire perché, ogni volta che ti viene fatta questa domanda, cerchi di fare l’anguilla parlando d’altro.
Hai fatto un’affermazione precisa e chiara: “Ci si sposa per mettere al corrente la società di un fatto di cui essa può trarre beneficio”.
Allora, o precisi di quale “beneficio” si tratti oppure ogni obiezione alla plurifamiglia “à la galasì” è manifestamente priva di fondamento, anzi è pure contraddittoria.
Dello stesso che traiamo quando riconosciamo l’unione tra persone etero non fertili, per età, condizione fisica o intenzione. Si proibisca ai suddetti di convolare a nozze e si potrà farlo ragionevolmente anche per le coppie gay. Poi discutiamo di adozioni….
Come previsto, svicoli.
Te lo ripeto: quale motivo impedisce di convolare a nozze quattro o più persone se la società “riconosce” di trarre beneficio dall’unione di due?
Non ti nascondere infantilmente dietro al “matrimonio non fertile”, la risposta in quel caso è ovvia e te l’hanno già detta (anche se non ti piace).
Poi discutiamo di compravendita…
Sulla famiglia decide la società stessa, così prima come dopo il riconoscimento delle unioni omosessuali, per cui la questione della poligamia è infatti identica a quella etero. Come ho già detto, queste polemiche sono capziose, perchè non sono pertinenti più al caso omo che a quello etero.
Di compravendita discuta con il suo salumiere.
Se al rigore della logica si sostituisce l’arbitrio di quel decide “la società”, si finisce per vagolare confusi come un ubriaco che parla coi semafori.
Il motivo per cui la questione del poliamore sorga spontanea in seguito all’ammissione al matrimonio delle coppie gay l’hanno capito tutti tranne chi fa il pesce in barile (a quanto scrivono) da un anno e mezzo parlando ai semafori.
Alla società servono i figli, e il matrimonio serve essi, i quali hanno bisogno di un papà e di una mamma che forniscano sostentamento ed educazione, e perché ciò avvenga nel loro vero ed esclusivo interesse non servono due papà, due mamme, o di n papà e n mamme.
Ma siccome i gay non figliano, allora serve far finta che il matrimonio non riguardi più i figli, ma il “love is love”, per cui la quale… Tutto fa brodo.
Eh, certo, la società è arbitraria… E come prendiamo le decisioni? Le demandiamo ai messaggi di Fatima? Quello che pensa di ricevere la verità dai semafori celesti, o peggio dalla sua patetica arroganza, è lei.
Osserviamo pure la storia e la contemporaneità. Dove è diffusa la poligamia? Negli stati in cui da decenni ci sono i matrimoni anche per le coppie omosessuali? No di certo. Sono in quei paesi dove l'”arbitrio” della società è sostituito da una oligarchia di arroganti gerarchi religiosi che impongono la sharia o qualche altra deriva ideologica religiosa, come quella cristiano-mormona.
Alla società servono figli, (e a 7 miliardi avviati per 8 non so nemmeno quanti…), ma questo cosa centra? Non sarà forzando gli omosessuali a diventare etero che sistemerà le cose o vuol far passare anche questa panzana? Se le coppie oggi non fanno figli non è di certo per le unioni civili.
Figli che arrivano benissimo anche senza matrimonio e hanno pienissimo diritto ad essere amati ed accuditi anche senza l’assenso di della Chiesa o del Comune.
Il senso del matrimonio, è ben altro da quello di accertare chi deve essere il pater pagnotta, ma serve a rendere noto a tutti che su quel legame si può fare affidamento, a partire dalla famiglie di origine dei coniugi, fino ai reciproci amici e conoscenti. A questo serve il matrimonio, pater pagnotta, e per questo tutti discorsi su filiazioni, poligamia e altre assurde polemiche, valgono allo stesso modo per etero e gay e non hanno alcuna ragione di essere.
Questo, mio caro pater pagnotta, si chiama argomentare: osservare la storia, la società, i legami tra le persone, il senso delle istituzioni e delle relazioni tra persone; la scienza, la medicina, l’antropologia e il sapere umano, che in fine è sempre stato quello che ci ha guidati, anche quando qualcuno si credeva più sapien-santontone di altri perchè (pres)unto da qualche divinità.
“Come prendiamo le decisioni”?
Massì, facciamo funzionare lo stato di diritto ome un semaforo telecomandato da una scimmia:
Il fondamento logico e razionale delle cose lo mandiamo a farsi sbiancare il didietro a spese del contribuente come Crocetta e, come cantava Jannacci, alle istanze per cui latita un motivo giuridicamente fondato, basta rispondere “perché no!”
Poveri noi.
Lei parla di logica e razionalità? Senza il minimo argomento?
Poveri noi, con interlocutori come lei, che non sono capaci di sostenere una discussione argomentata e che quando non sono d’accordo non ammettono che forse potrebbero anche sbagliarsi -soprattutto vista l’assenza di argomenti-; sbaglia l’interlocutore, a priori, e se non si piega, persino la società, la democrazia.
Di dittature ne abbiamo già avuto abbastanza, è arrivato tardi.
“Senza il minimo argomento.”
E se lo dice lui…
Basta leggere.
Appunto.
La smetta di fare lo scemo. Le ho già detto che siccome il motivo è identico a quello che vale per le coppie etero, non è pertinente. Cassato il “love is love” non c’è alcuna differenza.
Lo scemo lo fa lei, visto che nega la differenza che non si può negare e fa finta che gli altri non abbiano argomenti.
Il matrimonio serve a dare ai figli l’ambiente ottimale per crescere.
L’ambiente ottimale per crescere lo forniscono solo le coppie etero.
Gli altri tipi di sodalizi no.
Perbacco, ma ti è così difficile mettere insieme due ragionamenti logici, senza scivolare di lato con il mantra della capziosità e della non pertinenza?
Eppure è semplice: tu sostieni che il riconoscimento dell’unione di due persone “è utile alla società” (hai cassato il “loveislove”, e va bene, anche se su questo ci hanno fatto tutta la campagna gli stessi promotori).
Io ti ho domandato perché una unione di più di due persone non potrebbe essere ugualmente (se non in modo anche maggiore) “utile alla società”.
E’ troppo difficile o devo farti il disegnino?
P.S.: mi dispiace per te, ma il mio salumiere non fa parte della corporazione di quelli che cedono bambini “generosamente a contratto”. Magari il tuo ne sa di più, soprattutto se è amico di quelli di Vendola e Lo Giudice.
Mi faccia un disegnino del perchè -oggi- non abbiamo la poligamia in Italia e in nessuno dei paesi in cui ci sono matrimonio e unioni civili per omosessuali.
Poi se riesce a dimostrarmi che questa cosa è influenzata dalle unioni omosessuali, discuteremo di questo. Altrimenti -come ho già evidenziato- la cosa non è pertinente e la sua polemica inutile.
Te lo faccio, ma solo dopo che hai risposto alla domanda, birbantello.
Escamotage infantili come questi ne vedo a decine ogni giorno, caruccio.
La menata del “negli altri paesi ecc. ecc.” è la tua solita non-risposta, così come lo è il tuo tentativo di buttarla in caciare tirando fuori gli omosessuali (dei quali nella domanda non c’è traccia, ma questa è una tua fisima vecchia, Toni docet).
Il “non è pertinente” lo vai a raccontare a qualcun altro: ricordi tanto un professorino che avevo alle superiori, che quando il genietto della classe gli faceva domande difficili alle quali non sapeva rispondere, se ne usciva con questa battutina, con grande ilarità di tutti.
L’arrogante che pensa di poter ridurre la questione ad un disegnino è lei e io ho spiegato in modo chiaro perchè la questione è pretestuosa e polemica, oltre che non pertinente. Ora a lei, abile disegnatore, tratteggiare la ragione per cui invece lo sarebbe, soprattutto cassato il “love is love”.
Caro il mio infante, tu non hai spiegato un bel nulla.
Come tuo solito, ti sei appoggiato alla consueta ringhierina traballante del “negli altri paesi ecc. ecc.” e della “poligamia” (che non ho neppure citato).
Hai fatto un’affermazione e non riesci a darne conto. In compenso mi dai dell’arrogante (ma capisco che è il tuo modo gentile di discutere).
Se lei non vuole leggere quello che scrivo e discuterlo, non vedo perchè dovrei aggiungere altro. Si tenga il suo punto di vista; poichè è indiscutibile non lo discuterò, come non ha senso discutere di dogmi per di più con chi non è interessato al dialogo.
“…non vedo perchè dovrei aggiungere altro…”
Beh, magari l’avresti potuto fare per rispondere alla domanda…
Pienamente d’accordo!
L’impressione immediata che mi ha fatto quest’articolo è di dire cose vere, troppo vere , forse.
Allora..mi chiedo
Charamsa, il monsignore diventato famoso per il coming out pre sinodale, era il segretario aggiunto alla commissione teologica internazionale.
Don Scordato è docente della Facoltà di Teologia di Palermo.
Da ignorantissimissimo…ma non sarebbe il caso che il clero iniziasse a fare quello che ha detto Gesù 2mila e rotti anni fa? “«Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.”
(Forse è un’attività che sa troppo da “fondamentalista cristiano”?)
Invero, io mi sono più istintivamente chiesto se non sia il caso di scacciare i mercanti dal tempio con i metodi spicci di N.S.G.C. …Poi mi sono ricordato anche di cosa fu detto ai servitori tornati scandalizzati dal campo dove proliferava la gramigna.
…Rimaniamo saldi nella Fede, Carità e Speranza! …e cerchiamo di “contagiare” gli altri.
Ringrazio Casadei per le sue sempre ottime riflessioni.