I napoletani accusano De Magistris di «familismo amorale». Intanto suo fratello ottiene un incarico

Di Chiara Rizzo
21 Agosto 2013
Claudio De Magistris potrebbe essere nominato direttore organizzativo della kermesse internazionale Forum delle culture, che si terrà a Napoli. Il sindaco: «Il dna non è un demerito professionale»

Non hanno fatto ancora in tempo a sopirsi le critiche al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, accusato di «familismo amorale» dalla stampa locale e dal centrosinistra (oltre a Pd e Sel, dure critiche dall’Idv che lo sostiene nella maggioranza), che Giggino o’ narcisindaco ne ha combinata un’altra.

FRATELLO CONSULENTE. Questa volta la notizia – così secondo le indiscrezioni riportate dalle pagine locali di Repubblica – riguarderebbe il fratello del sindaco, Claudio, da tempo collaboratore a titolo gratuito del Comune. Con questa posizione, il sindaco inizialmente si è messo al riparo dalle critiche degli avversari politici. Claudio, però, all’inizio dell’estate si è lamentato pubblicamente chiedendo di essere pagato, dato che da gennaio non percepisce alcuno stipendio, dopo che a dicembre è scaduto il contratto con l’ufficio di comunicazione dell’Idv: il fratello del sindaco ha chiesto di essere messo in regola. Detto fatto, dato che, adesso, sembra che l’assessore alla Cultura del comune di Napoli, Nino Daniele, proporrà proprio il nome di Claudio come direttore organizzativo del Forum delle culture, una prestigiosa manifestazione internazionale, che nel 2013 si tiene proprio a Napoli (parte con clamoroso ritardo a settembre, anziché a maggio come inizialmente previsto). La kermesse sarà principalmente organizzata da Andres Neumann, il superconsulente esterno ingaggiato dal Comune per 40mila euro l’anno.
Claudio De Magistris dovrebbe affiancare Neumann, come lui essere dipendente della Fondazione Forum delle culture e non direttamente dell’amministrazione comunale (sebbene il Comune sia il principale finanziatore della manifestazione), e pure lui dovrebbe ricevere infine uno stipendio, anche se per il momento non è dato sapere di quanto.

«FAMILISMO AMORALE? MACCHÈ». De Magistris sindaco si è premurato di replicare alle accuse dei giorni precedenti: «La scelta di non contrattualizzare l’impegno di Claudio doveva essere percepita come espressione di un nuovo modo di intendere la politica. Invece il solito paradosso: un merito diventa un demerito, un elemento di forza morale trasformato maliziosamente in clava per attacchi pretestuosi, il dna diventato l’unico fattore dirimente rispetto alle capacità di un professionista conosciuto per il suo lavoro». Il sindaco però non si è soffermato a spiegare alla stampa e ai cittadini quali elementi del curriculum di Claudio De Magistris rappresentino in effetti la «forza morale» e il «merito» del fratello.

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