Cuba: Raul Castro dopo Fidel è il nuovo segretario del partito comunista – Rassegna Stampa/2

Di Redazione
20 Aprile 2011
Fidel Castro, leader simbolo della Cuba comunista, ha lasciato la carica di segretario del partito al fratello Raul. Il nuovo Primo segretario: «Occorre aggiornare il modello economico». Previsto più spazio per l'iniziativa privata. Le alte cariche dello Stato e del partito saranno limitate a due mandati di cinque anni

Fidel Castro lascia il posto di Primo segretario del partito comunista. Il «lider maximo» cubano, che cinquant’anni fa proclamò la natura socialista del regime, cede il posto al fratello Raul, già presidente dal 2008. Il passaggio di carica avviene proprio quando all’Avana è in corso il VI congresso del partito.

“In mattinata, sul sito web del regime, Fidel aveva messo il timbro definitivo, approvando le riforme proposte da Raul al congresso. Soprattutto, scrive l’ex presidente, vedo con molto interesse la proposta di limitare a due mandati di cinque anni le alte cariche dello Stato e del partito. Il numero due del partito dopo Raul è Josè Machado Ventur, e poi viene Ramiro Valdez. […] Ci sono ancora tutti i grandi nomi del secolo passato. Quasi a giustificarsi, Raul ha ribadito che il cambio avverrà nel prossimo quinquennio” (Corriere, p. 19).

Fidel e Raul hanno sempre governato vicini, fin dal 1956 quando salirono al comando della rivoluzione contro il regime di Batista. “Raul è sempre apparso più convinto e meno ideologico del fratello, ma la frase chiave della svolta di questi giorni proclama che «occorre aggiornare il modello economico al fine di dichiarare il carattere irreversibile del socialismo»” (Corriere, p. 19).

Raul prevede già nuove riforme e il cambio del quadro normativo è innegabile. “L’iniziativa privata non è più l’eccezione, non è appena tollerata, ma diventa un braccio dell’economia a fianco di quella statale. Continuerà la distribuzione di terre incolte ai contadini, per diminuire la cronica necessità cubana di importare cibo, e verranno stimolate le cooperative autonome. Dovrà sorgere un sistema bancario e finanziario in grado di aiutare l’imprenditoria. Il diritto di proprietà dovrebbe essere allargato almeno alle abitazioni e alle auto” (Corriere, p. 19).

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