
Il Centro studi per la scuola cattolica ha presentato il suo XXII Rapporto in cui sono contenuti diversi numeri interessanti. Dati che, come facilmente prevedibile, confermano il trend degli ultimi anni che ha visto nel giro di 8 anni scomparire circa 1.500 scuole cattoliche.
Quest’anno, rispetto all’anno precedente c’è una perdita di 143 istituti (da 7.955 a 7.812), con la conseguente sottrazione di più di 2.000 posti di lavoro e di iscritti (-27.896). Il numero fornito dal Rapporto è, però, imperfetto perché non tiene conto dei dati di Valle d’Aosta e Province autonome di Trento e di Bolzano che non hanno potuto fornire i loro numeri causa Covid.
A chiudere sono state soprattutto le scuole per l’infanzia (-232), mentre c’è stato un aumento delle scuole elementari (39), medie (20) e secondarie (40). Bisognerà poi tenere presente che questi numeri non tengono conto di quanto accaduto a settembre, quando molte scuole non hanno riaperto.
Secondo il Rapporto le 7.812 scuole cattoliche (che, per la quasi totalità, sono “paritarie”) sono così suddivise: 5.594 sono d’infanzia; 1.060 primarie; 527 secondarie di primo grado; 631 secondarie di secondo grado. Il 57,5 per cento si trova al nord; il 17,2 al centro; il 25,3 al sud e nelle isole. Sono frequentate da 542.000 alunni, di cui con disabilità 8.495 e con cittadinanza non italiana 33.219.
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