
Conte, dall’Inghilterra dicono: è pronto per il Chelsea
Secondo alcuni ci sarebbe già un’offerta pronta: 6 milioni netti l’anno per tre stagioni. Una montagna di soldi per Antonio Conte, il cui ottimo rendimento alla guida della Juventus avrebbe attirato su di sé gli occhi più che interessati del Chelsea di Abramovich, pronto ad aprire il portafoglio in misura larga per assicurarsi schemi e gioco del tecnico pugliese. Il quale, riportava ieri il Daily Star, sarebbe pronto ad accettare.
LUI VUOLE ALLENARE ALL’ESTERO. Sono notizie chiaramente ancora parziali e, non serve dirlo, senza alcuna ombra di ufficialità. Va detto che Conte non ha mai dato segnali di cedimento nel suo amore per i colori bianconeri, forte di un contratto rafforzato un anno fa e prolungato fino al 2015. Ma al tempo stesso bisogna ricordare le sue parole dopo il match col Siena: «L’ho sempre detto che la mia ambizione è quella un giorno di allenare all’estero e fa piacere ricevere attestati di stima. Significa che stiamo lavorando bene, ma il mio pensiero al momento è esclusivamente alla Juve per fare bene in Italia e in Europa». Meglio tapparsi le orecchie quindi, concludere al meglio questa stagione, portare a casa lo Scudetto quasi già vinto e sognare in Champions, per poi rimandare ogni discorso mercato a giugno. E magari dare il tempo alla Juve di preparare le adeguate mosse per assicurarsi il sì di Conte anche per la prossima stagione, distogliendolo dalle sirene inglesi che continuano a chiamarlo Oltremanica.
GIRANDOLE EUROPEE. L’interesse del Chelsea infatti è chiaro, e si sposa al meglio con la pessima situazione attraversata da Benitez, l’attuale tecnico dei Blues. Lo spagnolo ha il piede pronto per partire, in rotta totale coi tifosi del club, che mai lo hanno amato come sostituto di Di Matteo: già la scorsa settimana sembrava che le dimissioni dovessero far seguito al suo sfogo successivo alla vittoria col Middlesbrough, poi alla fine l’ex-interista ha cambiato idea (ma qualcuno dice che dovrebbe lasciare presto, con un incarico ad interim per Capello o Grant). Così Abramovich starebbe pensando a Conte, stupefatto dal 3-0 sonoro della Juve sul suo Chelsea in Champions, lo scorso dicembre: lì deve essere scattato qualcosa, una simpatia rafforzatasi dopo che Pep Guardiola, tra i principali candidati per la panchina 2013-14 dei Blues, spiazzava tutti accasandosi al Bayern Monaco. Così ecco che l’allenatore della Juve si è trovato in cima alla lista del magnate russo: un trasferimento clamoroso ma non impossibile la prossima estate, quando le grandi panchine europee saranno interessate ad una rumorosa e lunga girandola. Dalla fine dell’amore tra Mou e il Real al sempre più probabile addio di Ancelotti al Psg, dai titoli di coda del ciclo Wenger all’Arsenal agli scricchiolii del City di Mancini, passando poi per il pensionamento di Ferguson (ma per quello si parla del 2014), i bisogni del Chelsea e i flop del Barcellona: pochi sono i tecnici sicuri di essere confermati quest’estate.
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Da antijuventino dico: se se ne va Conte, chi rimane a rendere le conferenze stampa interessanti? Sarebbe bellissimo se Conte rimanesse, Mourinho tornasse e l’Hellas tornasse in A. Questo vorrebbe dire Conte, Mourinho e Mandorlini nello stesso campionato: ogni conferenza stampa sarebbe uno spettacolo. Dai presunti favoritismi (Conte e Mourinho) al politicamente scorretto (Mandorlini). Davvero, non ci sarebbe da annoiarsi.