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Navi da guerra russe che attraccano nei porti di Cuba e del Venezuela, l’Iran che firma accordi di cooperazione strategica con la Bolivia e consolida la sua presenza in tutta l’America latina, la Cina che diventa il primo mercato mondiale per i prodotti latinoamericani, mentre costruisce la più grande fabbrica di auto elettriche delle Americhe in Messico: costrette sulla difensiva nella loro periferia (la Russia in Ucraina, l’Iran in Libano e nei Territori palestinesi, la Cina nel Mar Cinese meridionale), le potenze revisioniste che sfidano gli Stati Uniti sembrano essere passate al contrattacco all’insegna del motto “se ci mettete sotto pressione nel nostro cortile di casa, veniamo a crearvi problemi nel vostro”.
Gli occhi e le orecchie della Russia
L’endorsement russo alla candidatura di Nicolás Maduro per un terzo mandato come presidente del Venezuela alle elezioni del 27 luglio è arrivato sotto forma dell’approdo nel porto de La Guaira della...
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