Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Cina. «A Wuhan viviamo come nelle comuni di Mao: cambia solo WeChat»

Torna la «vita collettiva» in Cina: divisione delle famiglie in unità residenziali, sorveglianza costante dei funzionari di quartiere, attività patriottiche. Tutto gestito tramite app

Leone Grotti
27/04/2020 - 2:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

«È stato come tornare agli anni Sessanta, ai tempi di Mao Zedong, quando vivevamo nelle comuni popolari: allora c’era chi si occupava di tutto, ma non avevi molta scelta». È questo il paragone che Jiang Hong, 75 anni sulle spalle, utilizza per descrivere la vita a Wuhan, capitale dell’Hubei ed epicentro della pandemia di coronavirus in Cina, durante la quarantena.

VITA COLLETTIVA GESTITA TRAMITE APP

Create da Mao nel 1958 all’epoca del Grande balzo in avanti, le comuni erano la principale divisione amministrativa delle campagne e svolgevano funzioni politiche, economiche e amministrative. Allora la vita si svolgeva collettivamente, il lavoro era assegnato dai leader e la mensa era in comune. Cucinare in casa era vietato e considerato inutile.

Se allora il Partito comunista si serviva dei megafoni per trasmettere il suo verbo, a Wuhan si è servito degli smartphone. Jiang ha dovuto imparare a usare il telefonino e soprattutto “l’app per ogni cosa”, WeChat, indispensabile per adattarsi a quella nuova «vita collettiva». I membri di ogni comunità abitativa, composte spesso da centinaia di persone così come le comuni comprendevano circa 5.000 famiglie, sono connessi nello stesso gruppo WeChat dove ricevono gli avvisi e gli aggiornamenti del governo. Le diverse comunità vengono poi gestite e monitorate dalle autorità insieme ad altre a livello di quartiere.

LEGGI ANCHE:

Un soldato partecipa agli Sniper Frontier

La Russia alle “Olimpiadi dei cecchini” per conquistare l’America Latina

14 Agosto 2022
L'arcivescovo emerito di Hong Kong, il cardinale Zen

Hong Kong processa il cardinale Zen

13 Agosto 2022
wuhan vita quarantena lockdown coronavirus

«COSTANTEMENTE SORVEGLIATI»

Come gli 11 milioni di abitanti di Wuhan, anche la famiglia di Jiang si è ritrovata fin dal 23 gennaio inserita in una di queste unità di quartiere, «costantemente sorvegliati». Ancora oggi che le maglie della quarantena sono state rilassate a Wuhan, Jiang può accedere alla sua unità abitativa attraverso una sola entrata, tutte le altre sono state chiuse da recinzioni, e il cancello è sorvegliato 24 ore su 24.

Ogni giorno Jiang è obbligato a presentarsi al responsabile della sua unità e farsi provare la temperatura, spiegando che cosa ha fatto e dove è andato durante la giornata. I responsabili hanno ricevuto dal Partito comunista il compito di controllare costantemente i residenti e di fare rapporto su ogni movimento strano. Durante il lockdown, però, erano anche incaricati di fare arrivare le provviste ad ogni famiglia, minacciando ogni nucleo familiare che non rispettava le rigide regole imposte dal governo di tagliare loro i viveri.

ALZABANDIERA E ALTRE ATTIVITÀ PATRIOTTICHE

Per imporre questo sistema di sorveglianza e gestione della quarantena Pechino ha inviato a Wuhan 44.500 funzionari del Partito per aiutare i 12 mila già presenti a monitorare oltre 7.000 aree residenziali della città. La figlia di Jiang, Dorothy Wang, che si è ritrovato confinata in città con i genitori senza volerlo (era tornata come milioni di altre persone da Pechino per festeggiare il Nuovo anno lunare in famiglia), ha spiegato al South China Morning Post di essersi sentita «come in prigione. A ciascuna famiglia è stato assegnato un piccolo periodo di tempo per fare una passeggiata nel giardino dell’unità condominiale ogni tanto. Mentre camminavamo i comitati residenziali osservavano che non ci fosse nessun altro in giro nello stesso momento».

wuhan vita quarantena lockdown coronavirus

I funzionari erano anche incaricati di organizzare «attività patriottiche» come il quotidiano alzabandiera virtuale, un karaoke online e anche competizioni di fitness «per tenere alto il morale della gente». La qualità di vita delle persone, proprio come nelle comuni maoiste, è dipesa in larga parte dalla qualità, bravura e comprensione dei funzionari addetti al controllo delle unità residenziali.

L’EMERGENZA FINISCE, LA SORVEGLIANZA NO

Chen Daoyin, analista politico, ha definito il sistema di Wuhan «una versione moderna del centralismo autocratico che la Cina ha sempre conosciuto dal tempo della dinastia Qing». Jennifer Pan, professore associato di comunicazione alla Stanford University, ha aggiunto che «un simile sistema sarebbe stato impossibile da replicare fuori dalla Cina», in paesi non abituati a «sistemi simili già in vigore durante l’era di Mao».

Xi Jinping, dunque, non si è inventato niente. Non ha fatto che replicare una vecchia idea, peraltro disastrosa visto che l’esperienza delle comuni è culminata nella tragedia della grande carestia, utilizzando mezzi moderni. Senza la tecnologia, gli smartphone e le app, infatti, un simile sistema sarebbe stato impossibile da implementare. Anche se l’emergenza è stata dichiarata finita a Wuhan, i rigidi sistemi di controllo non sono spariti con il virus. Le unità di controllo residenziale sono ancora al loro posto e ogni cinese è costretto a portarsi dietro ogni giorno un funzionario del Partito tascabile sotto forma di app. Senza il codice Qr sviluppato da Tencent e Alibaba, infatti, nessuno può uscire di casa. L’app non conosce soltanto dove la persona si trova, dove è stata, che tragitto ha fatto e in quali negozi è entrata, ma anche in quale scomparto si è seduta in metropolitana o sull’autobus. La sorveglianza di massa attuata negli anni Sessanta da Mao era niente rispetto al controllo ipertecnologico di Xi.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Tags: Cinawechatwuhan
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Un soldato partecipa agli Sniper Frontier

La Russia alle “Olimpiadi dei cecchini” per conquistare l’America Latina

14 Agosto 2022
L'arcivescovo emerito di Hong Kong, il cardinale Zen

Hong Kong processa il cardinale Zen

13 Agosto 2022
Un maxischermo a Pechino, in Cina, trasmette le parole di Xi Jinping su Taiwan

«Se invade Taiwan, Xi Jinping si gioca molto più della carriera»

12 Agosto 2022
Taiwan risponde alla Cina con proprie esercitazioni militari

Cambiare lo status quo di Taiwan è rischioso per Cina e Usa

11 Agosto 2022
Jet di Taiwan rispondono alla Cina

La Cina continua a simulare l’invasione di Taiwan. Ecco perché

9 Agosto 2022
Taiwan

Più la Cina si scalda, più il mondo si interessa di Taiwan

5 Agosto 2022

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Enrico Letta, l’ispettore Clouseau chiamato a commissariare il Pd
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il cardinale Jozef Tomko, collaboratore di sette papi
    Angelo Bonaguro
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Pian della Tortilla, Novella degli scacchi, Le campane di Nagasaki
    Miber
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Amici e lettori in Sardegna, sabato a Sassari si ricorda Luigi Amicone

11 Agosto 2022
Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist