Chi sono i dodici disabili cui papa Francesco laverà i piedi alla Messa in Coena Domini. «Mi fa sentire una regina»

Di Redazione
17 Aprile 2014
C'è Osvaldinho, oggi in sedia a rotelle per un tuffo sfortunato, Marco, Angelica e la poetessa. Ognuno ha una storia da raccontare e sono assistiti della Fondazione Don Gnocchi

La TV2000 ha raccolto le voci di alcuni dei disabili cui papa Francesco laverà i piedi alla Messa del Giovedì Santo. Angelica, una di loro, racconta di essere stata una contadina, ultima tra gli ultimi, ma che questo gesto la fa «sentire una regina»

Tratto da Zenit.org – La carezza del Papa ai sofferenti. I dodici assistiti della Fondazione Don Gnocchi a cui il Santo Padre dedicherà il gesto della lavanda dei piedi, in occasione della Messa in coena domini del giovedì Santo, al Centro “Santa Maria alla Provvidenza” di Roma sono il simbolo – ciascuno nel proprio calvario di lacrime e dolore e nel proprio bisogno di prossimità e speranza – delle vecchie e nuove forme di fragilità nelle quali la comunità cristiana è chiamata a riconoscere Cristo sofferente e a dedicare attenzione, solidarietà e carità.

I dodici pazienti a cui papa Francesco laverà i piedi sono affetti da disabilità – per alcuni cronica e per altri temporanea – con la quale fanno i conti dalla nascita o da quand’erano giovanissimi. Di età compresa dai 16 agli 86 anni (nove italiani e tre stranieri, di cui uno di fede musulmana), sono affetti da patologie invalidanti di carattere ortopedico, neurologico e oncologico.

Il più giovane si chiama Osvaldinho ed è originario di Capo Verde, pur risiedendo a Roma. Nell’agosto dello scorso anno, un banale tuffo in mare ha straziato la sua adolescenza. L’acqua troppo bassa e l’impatto violento gli hanno causato un trauma vertebro-midollare costringendolo su una sedia a rotelle.

C’è poi una donna romana, Orietta, di 51 anni, colpita a due anni dal vaiolo che gli ha provocato un’encefalite. A 3 anni, invece, Samuele, oggi sessantaseienne, è stato colpito dalla poliomelite, malattia che a quei tempi falcidiava i bambini e a cui don Gnocchi si era dedicato una volta terminata l’esigenza dei mutilatini.

A un giovane di 19 anni, di nome Marco, proveniente da Sabaudia (Lt), è stata riscontrata nell’ottobre scorso una neoplasia celebrale. Arriva dalla provincia di Latina (dal paese di Maenza) anche Angelica, 86 anni, che nel 1988 ha subito il primo intervento per protesi all’anca sinistra, inizio di un calvario che ha avuto il più recente capitolo nell’agosto scorso: caduta con fratture scomposte dell’anca già operata e di varie costole.

E poi, ancora. Daria, 39 anni, è affetta da tetraparesi spastica neonatale; Pietro, 86 anni, affetto da deficit dell’equilibrio e della deambulazione e ipotonotrofia muscolare; Gianluca, 36 anni, che da quando ne aveva 14 ha subito vari interventi per meningiomi; Stefano, 49 anni, affetto da oligofrenia grave e spasticità in esiti di cerebropatia neonatale; Hamed, 75 anni, libico di religione musulmana, che ha subito gravi danni neurologici a seguito di un incidente stradale; Giordana, 27 anni, etiope, affetta da tetraparesi spastica, scrive poesie e cura con altri disabili il Centro per l’emittente web “Radio Don Gnocchi”. Infine Walter, 59 anni, affetto da sindrome di down.

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5 commenti

  1. Sandra

    Poi la posso dire una cosa ?se i mass media appaudono troppo io mi preoccuperei
    purtroppo siamo in un ‘epoca dove l’ignoranza regna sovrana
    secondo l’insegnamento della chiesa cattolica un non battezzato non potrebbe stare in chiesa nella chiesa si entra a far parte in seguito al battesimo adesso arriva Papa Francesco lava piedi a musulmani e giù applausi……ma ho molti dubbi con questo non significa escludere ma ci sono delle regole non va bene tutto e il contrario di tutto come insegna Francesco
    poi Gesù i piedi li ha lavato ai discepoli mica agli altri (sono pronta alla lapidazione)
    io in questo pensiero unico non mi ci ritrovo

  2. beppe

    purtroppo abbiamo dovuto sorbirci il commento di tv 2000 condito da un unico testo usato come preghiera all’inizio e alla fine della diretta , tratto da una meditazione di carlo maria martini.

    1. Paolo

      si si è la dittatura dell’impostazione martiniana ficnchè ci sarà questa impostazione nella chiesa io non verserò più l’8xmille alla chiesa cattolica i personaggi che lavorano nei mass media cosiddetti cattolici compresa sat 2000 andassero a lavorare per guadagnarsi lo stipendio da me neanche un euro
      questa impostazione è vomitevole e caratterizza tutti i mass media cattolici avvenire famiglia cristiana jesus sat 2000 a sua immagine il messaggero e chi più ne ha ne metta guai a chi si discosta da questa dittatura

  3. maria catena

    Io conosco un grave disabile colpito anzitempo da febbre gialla acuta, tanto acuta che visto anche il suo daltonismo non ebbe modo di riconoscerla in tempo. Per molto tempo pensó a una mutazione genetica in senso antropologico e fini per essere considerato un mutante. Da reietto avrebbe voluto porre fine a una esistenza contro natura ma incontró solo medici obiettori di coscienza che lo scambiarono per un embrione e quindi ora vorrebbe farsi lavare i suoi piedini da qualche buon cattolico, rigorosamente osservante. Chi si offre volontario? So che voi siete di buon cuore.

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